Si è conclusa l’inchiesta, svolta da una Commissione di Stato, sull’incidente che ha provocato il fallimento dell’ultimo lancio di un Proton lo scorso Marzo.
Il problema come già saputo aveva riguardato l’upper stage Breeze-M, il quale aveva fallito il suo compito di portare nell’orbita voluta il satellite AMC-14.
La causa è stata associata alla rottura del condotto che collega il gas generator alla turbina del propellente nel propulsore principale dello stadio, il quale aveva smesso di funzionare 2 minuti prima del previsto, provocando un rilascio del payload in un’orbita troppo bassa e sancendone la perdita totale della missione.
La causa della rottura, secondo la commissione è l’effetto combinato di fluttuazioni di pressione a basse frequenze e per periodi prolungati, alte temperature ed erosione interna del componente.
La commissione ha invitato il costruttore, Khrunichev, responsabile sia dei booster che dell’upper stage Breeze-M a prendere le necessarie contromisure, aumentandone l’affidabilità prima di poter riprendere i voli in programma.
Sul Proton il Breeze-M ha volato 24 volte, il propulsore sotto accusa è lo stesso montato anche sui Rokot e sui Soyuz-Fregat.
Frank McKenna, Presidente di ILS, società di gestione dei lanci, intanto ha incaricato una propria commissione, con la presenza di rappresentanti dei propri clienti e delle proprie compagnie assicuratrici nominandola Failure Review Oversight Board (FROB).
La FROB, dopo aver esaminato il rapporto della commissione d’inchiesta valuterà la prossima settimana se le proposte di modifica portate dal costruttore risponderanno agli standard della Società la quale el dovrà approvare prima di ridare il permesso per la ripresa dei futuri lanci programmati.
Son problemi seri, per ILS, soprattutto vista l’affidabilità di altri vettori…
Sei sicuro di questo? A me risulta che il Breeze-M (o Briz-M in lingua originale) non abbia niente a che vedere col Soyuz. Quest’ultimo ha sempre 3 stadi (contando anche i booster laterali, che i russi considerano il 1° stadio) che sono gli stessi della versione man-rated FG, mentre il Fregat è un piccolo upper stage montato direttamente dentro l’ogiva e agganciato al payload. I due upper stage sono diversi, sia come dimensioni che costrutttivamente. Il Rokot invece usa una versione diversa, il Briz-K, da cui deriva la variante M del Proton.
Per il Rokot lo stadio dovrebbe essere in pratica lo stesso solo riadattato per questo lanciatore e rinominato nelle due versioni KM e K (a dire il vero è al contrario, questi sono più vecchi).
L’errore è mio nella news sopra, in quanto era riferito non all’intero stadio, ma al propulsore, sotto accusa per il problema avuto, montato sul Breeze-M il quale è lo stesso impiegato, ovviamente, per le due versioni K e KM ma anche per il Fregat, e non l’intero upper stage…
I’m sorry… ho corretto l’articolo per i feedRSS ma ho lasciato il giusto appunto
Ok, ora mi torna.
Pare che per quella missione ILC o l’acquirente (non è ancora chiaro) abbiano voluto eseguire un profilo di missione anomalo dopo essere stato comunque sconsigliato dalla Khrunichev.
Solitamente un’orbita di quel tipo viene raggiunta con 5 accensioni nell’arco di 9 ore, in questo caso invece si è voluto realizzare un profilo di missione con 3 sole accensioni prolungate.
E potrebbe essere proprio l’utilizzo per periodi prolungati del propulsore ad averne provocato la perdita.
Primi “ovvi” provvedimenti, revisione processo qualità:
MOSCOW, April 24, 2008 – Khrunichev Space Center and its partner International Launch Services today announced a broad-based quality initiative for Khrunichev and all of its subcontractors. “This will reinforce our dedication to quality across the board, ensure we improve our performance and enhance our position as a leading space company,” said Vladimir Nesterov, Khrunichev General Director.Key elements of the quality initiative are as follows:
· Appointment of a Deputy Director General responsible for Quality Control and Management, reporting to the General Director;
· Incorporation of the new subsidiaries (Khimmash [DBKhM], Voronezh [VMZ] and Polyot) into a unified Khrunichev Quality Management System (QMS);
· Recertification of the QMS to the latest international quality standards by a certified independent auditor;
· Continued yearly audits and recertification;
· Increased Quality Awareness/Excellence Program;
· Re-evaluation of all factors to improve the launch vehicle design quality; and
· Enhanced customer visibility into product and process quality.“This is a broad-based initiative and not just focused on the specific issues related to the AMC-14 Proton Breeze M failure,” Nesterov said. “The substance of this initiative is demonstrated by the commitment of resources and management attention to implement it.”
“The goal of this effort is to provide high-quality launch systems that our customers can count on for the long run,” said ILS President Frank McKenna. “We are committed to providing increased visibility to our customers and the insurance community through the establishment of comprehensive processes.”
“The Proton system is the premier launcher for not only the Russian space program but also is a primary launcher for the commercial space-based telecommunications industry,” Nesterov said. “Proton has more than 40 years of flight history, and this initiative will ensure it will continue successfully for many years to come.”