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NASA: UN NUOVO ASTRONAUTA ITALIANO SBARCHERA’ SULLA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE
Il capitano Luca Parmitano sarà il quarto astronauta italiano sulla Stazione Spaziale
Roma, 16 febbraio 2011 - Annunciata oggi dalla NASA, congiuntamente ai partner internazionali russi, europei e giapponesi, la lista delle prossime spedizioni di astronauti nel periodo 2012-2104 alla volta della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Notizie eccellenti per lo spazio Italiano. La expedition crew Soyuz 36/37 prevista per la metà del 2013 prevede tra l’equipaggio un nuovo astronauta italiano, il capitano dell’Aeronautica Militare Luca Parmitano che ha terminato nel 2010 il suo addestramento per la qualifica di astronauta presso l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Il capitano Parmitano è stato selezionato dall’ESA nel 2009 insieme ad altri 5 europei tra cui l’italiana Samantha Cristoforetti anche lei ufficiale pilota dell’Aeronautica Militare.
L’opportunità di volo di Luca Parmitano è stata resa possibile grazie all’accordo tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA che consente ad astronauti italiani di volare addestrandosi nel corpo astronauti dell’ESA.
“La scelta della NASA di un nuovo italiano da far volare sulla Stazione Spaziale nel 2013, proprio nel momento in cui sulla ISS è già presente da dicembre 2010 Paolo Nespoli, che sarà raggiunto ad aprile da un altro veterano dello spazio, Roberto Vittori, rappresenta per l’Italia – ha dichiarato il presidente dell’ASI, ing Enrico Saggese - un importante riconoscimento degli sforzi ed degli investimenti dell’ASI nello sviluppo e nella realizzazione della Stazione. Sforzi che proseguiranno nei prossimi anni dal momento che di concerto con ESA, NASA e le altre Agenzie Spaziali mondiali, stiamo definendo il prolungamento della vita operativa della ISS fino al 2020.”
L’avamposto spaziale è in orbita intorno alla terra dal 2000 ed è permanentemente abitato da astronauti di diverse nazionalità e ad oggi tre italiani l’hanno già visitato, Luca Parmitano sarà il quarto italiano a farlo, rappresentando quindi la continuità della presenza italiana nell’avventura spaziale nella quale il nostro Paese è protagonista sin dagli anni ’60.
fonte: Ufficio Stampa ASI
Paolo D’Angelo
www.paolodangelo.it