Considerazioni in attesa del lancio di SLS

Però…
Che bestione!!:scream::scream:
Una cosa é leggere i numeri sull’altezza e sul diametro dell’SLS un altra è vederlo a confronto con gli uomini che ci lavorano.
Davvero impressionante. Grazie @marcozambi :pray:
Spesso viene criticato ed a volte ammirato ma il primo lancio sarà sicuramente un evento storico da “popcorn sul divano”
Non vedo l’ora😁

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Chiunque ami l’astronautica guarderà quel lancio sperando che raggiunga gli obbiettivi di missione al primo tentativo.
Criticoni e super fan di alternative ancora da realizzare come il sottoscritto quel giorno farà il tifo per SLS e si godrà lo spettacolo!!

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L’astronautica, per fortuna, non è il calcio. Ogni lancio è un emozione, ogni nuovo programma è un’opportunità, ogni nuova idea è sempre una sfida. La nostra visione è storicamente viziata dalla “corsa alla Luna” del XX secolo, oggi in realtà non esiste nessuna vera gara.
Esistono vari programmi di varie nazioni, pubblici e privati, che corrono in parallelo secondo proprie agende e proprie schedule.
Tutti insieme fanno l’astronautica moderna e aggiungo che ce ne vorrebbero di più…

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Un test del motore rs-25, credo sia un’immagine di repertorio, ma si capisce la composizione degli esausti dal doppio arcobaleno: vapore acqueo.

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Non è relativo ad Artemis I ma riguarda comunque SLS.

Il 2020-08-05T22:00:00Z è stato testato per 22 secondi un nuovo materiale per gli ugelli dei Solid Rocket Booster presso l’area di test Est del NASA Marshall Space Flight Center ad Huntsville, Alabama.

La costruzione dell’ugello permette al booster di sopportare temperature che raggiungono i 2760 °C al momento del lancio. I materiali impiegati nella costruzione vengono sottoposti a test a scale riddotte e normali: in questo caso si è trattato di un motore, a dimensioni ridotte a 60 centimetri di diametro e 6 metri di lunghezza, che ha utilizzato quasi 815 kg di combustibile e prodotto 10000 kg di spinta. È stato testato un solvente, e il suo impatto sulle operazioni con i motori, che verrà utilizzato nei voli SLS da Artemis III in poi; il test è servito per valutare il componente in un ambiente simile a quello che ci sarà al lancio, verificando che non ci siano cambiamenti di rendimento durante tutta l’accensione. Infine sono stati raccolte informazioni durante il comportamento del solvente nella fase di assmeblaggio dei booster.

La dimensione ridotta del motore è il giusto compromesso tra tempi e costi di produzione di un modello in scala 1:1 e un’eccessivo range di insicurezza sui dati ottenuti da un motore troppo piccolo. Il team di ricerca ha comunque intenzione di testare il solvente in un motore in scala reale, ovvero 54 metri di altezza e 3.65 in diametro.

NASA ricorda inoltre che il test, pur effettutato per supportare al meglio SLS, sarà utile anche ad altre agenzie e aziende: verranno condivisi i dati ottenuti, aumentanto le capacità di utilizzo e rendimento e migliorando il ritorno economico dei cittadini.

Data sharing enhances capabilities and maximizes the return on investment for the taxpayer.

Qui ci vedo una parziale giustificazione del costo di SLS, ovvero: il vettore costa tanto, però i dati che otteniamo li condividiamo così se altre aziende/agenzie trovano una soluzione, la possiamo usare anche noi in nome di una condivisione (o magari futuro “sdebitamento” da parte di NASA), ottimizzando i costi.

Dopo aver ricordato a cosa servirà il programma Artemis e che sono già stati ordinati gli SRB per le prime due missioni, NASA chiude l’articolo con una punzecchiata a Starship.

SLS is the only rocket that can send Orion, astronauts, and supplies to the Moon on a single mission.

I miei due interventi non vogliono essere polemici, non sono solito fare queste analisi e forse ci sto sbagliando, ma giustamente NASA deve tirare acqua al suo mulino, come ogni azienda altrettanto giustamente fa.

Fonte: NASA tests new solvent for SLS.

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5 messaggi sono stati uniti ad un Argomento esistente: Starship come lander lunare e sfruttamento minerario della Luna

A dire il vero, il lander verrà lanciato separatamente, quindi “to the moon on a single mission” non é proprio corretto…

… Sempre che il lander non sia Starship! :joy::joy:

Intanto i costi di sviluppo sono aumentati fino al 30% in più rispetto alla baseline del 2014, se la data di lancio rimane novembre 2021, salendo a 9,1 miliardi di dollari per SLS più 2,4 per i sistemi di Terra.

Nel 2014 i costi previsti erano 7 e 1,8 miliardi, rispettivamente, con data di lancio prevista a novembre 2018, nel 2017 7,2 e 2,3 con data dicembre 2019, ora, 2020, abbiamo 9,1 e 2,4 con data fissata per novembre 2021.

La data è considerata a rischio soprattutto per l’epidemia di COVID-19 che ha un impatto difficile da valutare. I costi precedenti l’inizio dello sviluppo (formulazione e altro, sostanzialmente quanto fatto con Constellation) sono esclusi dal conteggio.

Fonti:
https://blogs.nasa.gov/artemis/2020/08/26/eyes-forward-as-artemis-missions-set-to-begin-next-year/
e

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Se davvero i costi di sviluppo all’inizio della fase operativa saranno aumentati solo del 30%, credo che si potrà definire SLS un grande successo :grin:

Parlando seriamente, un aumento del 30% (purtroppo) è decisamente nella norma nell’ambiente spaziale.

Come dice la legge di Akin numero 29 “To get an accurate estimate of final program requirements, multiply the initial time estimates by pi, and slide the decimal point on the cost estimates one place to the right.”

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Gli antichi greci avrebbero potuto lavorare per SLS! Mi merito a sforamenti di budget attorno al 30% viene in mente la prefazione del libro X del De architeptura di Marco Vitruvio Pollione… :laughing: :smiley:

IG-20-012.pdf Nulla di nuovo, dato già rivelato a marzo 2020 da un report OIG, ovviamente i siti come ars tecnica stanno cavalcando questa “notizia” come scoop, quando chiaramente non lo é…

(architect mode on)
Emh non per fare il preciso ma Vitruvio non appartiene al mondo greco quanto a quello romano. Vitruvio operò sia sotto Cesare sia sotto Augusto, tanto da dedicare a quest’ultimo il suo monumentale trattato in 10 volumi il celeberrimo “De Architectura”.
Dimenticato durante il Medioevo fu riscoperto nel Rinascimento tanto da dare vita allo stile Neoclassico, un esempio per tutti: la Casa Bianca.
(architect mode off)

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Infatti in quel passo Vitruvio descrive la legislazione della città greca di Efeso, secondo la quale nel caso in cui i tecnici addetti al progetto/realizzazione delle opere pubbliche avessero sforato i preventivi di un quarto del costo stimato avrebbero dovuto rimetterceli … di tasca loro! E il buon Vitruvio afferma “Magari vigesse questa legge anche a Roma…”. Scusate il parziale OT in storia della tecnologia :slight_smile: Ma era per dire che, data la mole del programma SLS in tutti i termini di budget (progetto, tempi, costi…), gli obiettivi del programma (spiegati sempre benissimo da molti di voi qui quando qualcuno critica l’esistenza di un bestione simile) nonché per le vicissitudini politiche… anche a me il 30% sembra un aumento nella norma, più giustificabile per le condizioni al contorno e per la sua evoluzione rispetto ad altri programmi! :smiley:

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Verissimo.
Però ricorda che ci legge potrebbe non avere la nostra stessa cultura in storia dell’architettura e dunque equivocare sulla figura storica di Vitruvio… :wink:

Tornando all’astronautica non sempre la regola del 30% è vera e nemmeno auspicabile. Quanto allo SLS se contiamo il tempo di sviluppo dal 2006 siamo oltre, ma molto oltre il 30% vitruviano.

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Giusto! Mi ero perso con le date e non avevo notato che la baseline era del 2014… In effetti considerare l’aumento fra il 2006 ed il 2014 è un altro paio di maniche: se poi consideriamo che il 30% di cui parliamo è un aumento percentuale rispetto ad un aumento percentuale (dal 2006 al 2014)… Se qualcuno ha delle cifre affidabili a portata di mano… :slight_smile:

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Sarebbe bello se la NASA trasmettesse lo streaming “live”…

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cosa comporterà l’hot fire del core in termini di refurbishment, tempi e costi collegati?

Il lavoro di refurbishment è diviso in 2 sezioni. Quello “critico” che va completato immediatamente a stennis e quello “finale” che verrà completato in parallelo con lo stacking di tutto il razzo vettore.

La maggior parte del lavoro riguarda la AJR che dovrà asciugare tutte le componenti interne degli RS-25, e fare un check esterno e interno del nozzle per verificare che non ci siano stati danni non segnalati dai vari sensori.

In parallelo si effettueranno dei leak check per verificare che tutti i sistemi collegati all’alimentazione propellenti, idraulica etc etc siano rimasti ermetici. Verranno inoltre eliminati i residui di propellente dai serbatoio.Questo è il lavoro fondamentale.

Il resto lo si farà nel VAB durante lo stacking. Principalmente controllo dell’elettronica e della sua idoneità al volo (alcune componenti hanno un tetto ore, oltre il quale vanno riqualificate oppure sostituite). Possibile anche l’applicazione di SOFI nell’area del Main Propulsion System. Durante la costruzione per il CS-1 è stata applicata una quantità più generosa di SOFI, consci del fatto che dovevano sostenere due accensioni. Tuttavia una ulteriore “passata” potrebbe essere richiesta.

In totale si stimano 42 giorni di lavoro per avere CS-1 idoneo al lancio.

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@SaturnPower Ammettilo che sei un program manager del programma! :stuck_out_tongue: Grazie della puntuale e attenta spiegazione dello sviluppo di SLS che ormai da tanto tempo curi… grazie davvero! :smiley:

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