Continua l'analisi per l'installazione del modulo BEAM sulla ISS

Continuano gli studi di compatibilità e fattibilità per la possibile installazione di un modulo gonfiabile, costruito dalla Bigelow Aerospace (BEAM - Bigelow Expandable Activity Module) e destinato a collaudare tecnologie di costruzione con struttura non rigida da utilizzare in avamposti umani in LEO e oltre.
Il modulo sarebbe costruito e finanziato dalla Bigelow Aerospace e solamente poche componenti, come il sistema di aggancio al braccio robotizzato SSRMS e le connessioni al resto della Stazione sarebbero forniti e finanziati dal programma ISS, il modulo avrebbe una vita in orbita di 3 anni con certificazione a 5.
Una volta agganciato al portello posteriore di Tranquility il modulo verrebbe gonfiato e poi lasciato agganciato alla ISS con il portello chiuso per evitare qualsiasi rischio per il resto della ISS fino al termine delle propria vita operativa.
I vertici del programma ISS hanno confermato che non hanno bisogno di questo modulo per le attività già programmate sulla ISS e/o come spazio logistico aggiuntivo, destinandolo quindi completamente a banco prova, vuoto, per le tecnologie che Bigelow vorrebbe collaudare in ambiente controllato. Sempre a questo riguardo, il programma ISS non finanzierà ulteriormente il modulo oltre gli studi di fattibilità in corso, ma verrà gestito completamente dalla Bigelow.
Una volta trasportato sulla ISS all’interno del “trunk” di una capsula Dragon verrebbe installato con l’ausilio di una EVA per sbloccare il portello di aggancio e l’apertura dell’oblò.
Il modulo avrebbe pochissime esigenze in termini di utenze energetiche o di comunicazione, il controllo termico sarebbe passivo e autonomo, la trasmissione dati wireless e senza interfaccia con la rete della ISS, tutti i sensori saranno dotati di batterie e non sarà necessario consumare risorse della ISS con un sistema di ricircolazione dell’aria autonomo.
I sensori, come scritto autonomi, dovranno rilevare i parametri verso i quali si focalizzerà il collaudo del modulo, ovvero fra i tanti: livello di radiazione, sistemi di rilevazione di perdite ad ultrasuoni, dinamica strutturale di gonfiaggio, temperatura e pressione. Tutti i sensori dovranno essere certificati per poter funzionare senza un sistema di rilevazione di fumo, non installato nel modulo ma presente in tutti gli altri ambienti della ISS.
Una delle criticità ancora in fase di analisi è la metodologia di smantellamento al termine della propria vita operativa, non potendo essere sgonfiato sarà necessario abbandonarlo nello spazio ed è in fase di valutazione la possibile traiettoria di allontanamento della ISS in totale sicurezza per il resto della Stazione dopo lo sgancio dall’SSRMS.

Fonte: NASA, space.com, nasaspaceflight.com

Dunque lo scopo della ISS quale sarebbe? Quale sarebbe la differenza rispetto a Genesis 1 e 2?

Credo, a un costo paragonabile, sia più utile averlo continuamente sott’occhio e in ambiente controllato per poterne osservare il funzionamento e soprattutto i malfunzionamenti, piuttosto che in completo feed light senza che nessun uomo ci possa entrare.

…e poi non si sa mai che si scelga per qualche motivo di operare all’interno del modulo (ammesso che vi sia tutto il necessario per farlo )

Alberto, hai appena scritto “Una volta agganciato al portello anteriore di Harmony il modulo verrebbe gonfiato e poi lasciato agganciato alla ISS con il portello chiuso per evitare qualsiasi rischio per il resto della ISS fino al termine delle propria vita operativa.”

Quindi al massimo potrebbero guardarlo dall’esterno. Probabilmente viene fatto anche per avere il modulo in volo alla quota della ISS, con gli stessi stress ambientali, per la certificazione. Altrimenti avrebbero dovuto metterlo in orbita ad una quota significativamente diversa.

Ho scritto che verrebbe lasciato chiuso, non che non potrà essere più aperto. Immagino che ispezioni periodiche, manutenzione dei sistemi o quant’altro possano avvenire senza grossi problemi. E ovviamente ispezionato anche dall’esterno.

Perchè? Genesis II è su un’orbita molto simile a quella della ISS, anzi ancora più alta…

Non ho capito bene dove si aggancerebbe: il portello anteriore di harmony è dove ora c’è il PMA2? Ma questo verrà spostato? Mi ricordo che si era detto di adibirlo a ripostiglio, dato che gli Shuttle non lo useranno più.
Ancora: esiste un portello richiudibile tra Destiny ed Harmony? (comodo per tenere gli altri al sicuro quando 1-2 astronauti dovessero ispezionare il BEAM)

Pardon mio errore… portello posteriore di Tranquility… Corretto…

Ah, capito! Quindi è dove adesso c’è il PMA3? :smiley:

No, quello è il portello di sx (port), quello verso il lato Russo :wink:

Quali sarebbero le sue dimensioni? Li dove prevista la sua installazione, non comporterebbe problemi per le capsule Soyuz vista la vicinanza con il loro punto di aggancio?

Sicuro di questo? Se la notizia dice che viene lasciato chiuso per motivi di sicurezza, questo preclude anche la posssibilità di aprirlo per tempi limitati…

MAH se viene tenuto chiuso per tutto il tempo non capisco fino in fonda a cosa serve tenerlo sulla ISS, visto che comunque anche qualche orbita più in là non avrebbe incontrato condizioni profondamente diverse…

…se lo aprono una volta per farci un giro, non vedo perchè non lasciarlo aperto…cioè, immagino che dietro alla scelta di aprire o non aprire ci siano certificazioni e indicazioni di sicurezza ben precise, per cui se i portelli vanno tenuti chiusi immagino che vadano tenuti chiusi sempre, altrimenti finisce come con i petali di cupola
“apriteli all’occorenza”
“si si…”
FATTO: sono sempre aperti! :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Beh, innanzitutto non è detto che se le “autorità” ADESSO hanno deciso di non aprirlo, non possano cambiare idea in futuro, magari dopo che hanno visto che per cinque/dieci anni ha funzionato bene…

E comunque i vantaggi sono molteplici: non c’è bisogno di controllo di assetto, non c’è bisogno di reboost (un conto è fare MPLM, un conto è fare ATV…), c’è la possibilità di fare riparazioni tramite EVA (Roskosmos per qualche dollaro svenderebbe anche la mamma di Putin), c’è la possibilità di fotografarlo ogni volta che arriva/parte una Soyuz (con immenso impatto dal punto di vista del marketing)

Si tratta di risk mitigation in caso di perdite, se banalmente venissero mantenuti chiusi per diminuire statisticamente le possibilità di coinvolgimento del resto della ISS non vedo quale sia il problema (se il rischio fosse considerato accettabile) ad aprirli periodicamente per un controllo… è lo stesso discorso che è stato fatto per Cupola e mi pare che si fosse ipotizzato anche per il PMM nel caso il rischio con lo scudo implementato fosse risultato ancora troppo alto, alla fine è solo statistica…

…chissa se portano su pure una scatola di tip top per le emergenze…