Uno degli aspetti chiavi del nuovo programma spaziale americano, il programma Constellation, è sicuramente quello della sicurezza. Sicurezza non solo durante il volo oltre l’atmosfera ma anche a terra sulla rampa di lancio durante le operazioni del conto alla rovescia o anche solo di preparazione del vettore per il lancio. A questo proposito è stato studiato un interessante sistema per permettere la rapida evacuazione del personale presente in rampa nonché dell’equipaggio della capsula Orion, nel caso che vi sia una qualche situazione di pericolo. Il sistema, denominato Emergency Egress Systems (EES), consiste in quello che possiamo tranquillamente definire “rollercoster”, dal momento che è costituito da una serie di cabine che una volta rilasciate corrono lungo un’apposita rotaia fino ad un bunker posto in vicinanza della rampa di lancio.
Proprio ultimamente si è cominciato con lo specificare i requisiti ai quali tali cabine dovranno sottostare. Non si è ancora deciso se saranno aperte oppure chiuse, anche se sembra si stia optando per quest’ultima soluzione dal momento che permetterebbe una protezione maggiore nel caso l’abbondano di emergenza della rampa sia dovuto a perdite di fluidi ipergolici, i quali sono molto tossici per l’uomo.
In totale le cabine saranno tre e serviranno per evacuare, senza alcun aiuto da parte di squadre di soccorso, ben 18 persone ovvero 6 astronauti, 6 tecnici adetti alle operazioni in rampa, 6 uomini della squadra di soccorso. Inoltra dovrà essere possibile far evacuare, se necessario, 12 persone ferite le quali dovranno essere sistemate sul pavimento delle cabine stesse. Ovviamente tutte queste persone dovranno poter entrare nella cabine così come sono vestite ovvero gli astronauti con le loro tute di volo, il personale presente in rampa con vestiti ordinari.
Le cabine dovranno essere tali da garantire il massimo della protezione degli occupanti, ovvero protezione da fuoco, fumo e contaminanti vari. Oltre a questo dovranno essere tali da garantire l’incolumibilità degli occupanti durante la veloce corsa fino al bunker. Quest’ultimo sarà ovviamente in cemento armato e svolgerà inoltre la funzione di ricovero delle cabine per la loro ordinaria manutenzione. Si prevede che prima di ogni lancio il sistema venga collaudato ( a questo proposito non si sa se gli occupanti delle cabine saranno gli astronauti stessi, oppure personale di rampa oppure qualche volontario).
Per quanto riguarda la rotaia di guida delle cabine, nonché la struttura di sostegno della stessa (ricordiamo che stiamo parlando di una sorta di montagne russe), dovranno essere in grado di sopportare le sollecitazioni impresse sia da forti venti che dal vettore al momento del lancio.
Questi sono alcuni dei requisiti previsti per il sistema di abbandono di emergenza della rampa di lancio. Si può facilmente comprendere come l’intero apparato sia piuttosto complesso data la sua fondamentale importanza. Tuttavia un completo e definitivo del progetto non si avrà prima del novembre del prossimo anno.