Dopo l’annuncio della scoperta di acqua nelle zone illuminate sulla Luna, gli scienziati NASA comunicano di aver scoperto del ciclopropenilidene (C3H2) nell’atmosfera di Titano. L’importanza della scoperta sta nel fatto che è presente solo nell’atmosfera del satellite di Saturno, oltre al fatto che è una molecola candidata ad essere precurosore delle prime forme di vita. La presenza del composto nell’atmosfera di un corpo celeste ha sorpreso i ricercatori, in quanto il ciclopropenilidene reagisce facilmente con altre molecole con cui viene a contatto. Non è invece così raro trovarlo nelle nubi di gas e polveri, dove le temperature non facilitano lo sviluppo di reazioni chimiche. Per avere una conferma dei dati ottenuti, il team NASA ha utilizzato i dati ottenuti dai 127 flyby ravvicinati da parte di Cassini tra il 2004 e il 2017: gli strumenti a bordo non hanno individuato direttamente il C3H2, ma una sua forma ionizzata, il C3H3+.
Titano è particolare in quanto è l’unica luna del sistema solare che possiede un’atmosfera, ben 4 volte più densa di quella terrestre, che è anche meteorologicamente attiva tanto da generare anche sistemi idrici in superficie. Il componente principale è l’azoto con qualche traccia di metano: le molecole organiche complesse che si vengono a formare sono in fase di studio, in quanto successivamente sono precipitate attraverso le piogge sulla superficie, dove verranno studiata da Dragonfly. Gli scieniziati ritengono infatti che queste molecole possano essere le stesse che hanno permesso lo sviluppo della vita nella Terra, quando le condizioni sulla Terra, anche nell’atmosfera, erano simili a quelle su Titano.
Il ciclopropenilidene è, assieme al benzene, l’unica molecola ciclica trovata nell’atmosfera della luna di Saturno: sebbene non siano note reazioni biologiche basate sul composto, le molecole cicliche sono importanti in quanto formano la struttura principale delle basi nucleotidiche di DNA e RNA.
La nube del Toro, l’unica struttura, oltre a Titano, in cui sia stato trovato del ciclopropenilidene.
Credits: Conor Nixon/NASA’s Goddard Space Flight Center.
La scoperta è stata resa possibile grazie al radiotelescopio ALMA, in nel deserto di Atacama nel Cile settentrionale e pubblicata il 2020-10-14T22:00:00Z sull’Astronomical Journal.