Se intendevi usando un tug allora scusa, non avevo capito… in questi termini certamente la cosa potrebbe essere fattibile e degna di approfondimento… chi vivrà vedrà…
Albyz ha scritto:
Se intendevi usando un tug allora scusa, non avevo capito
tranquillo son io che non mi ero ben espresso…speriamo che il futuro sia più roseo e che per i prossimi grandi progetti si riusciranno a mantenere i tempi e costi
Ottimo lavoro!
In piu’ vorrei anche aggiungere che in base al Memorandum of Understanding (MoU) tra ASI e NASA era compresa anche la possibilità di un HAB module completamente progettato e costruito dall’Italia sulla base del MPLM.
Ottimo lavoro!In piu’ vorrei anche aggiungere che in base al Memorandum of Understanding (MoU) tra ASI e NASA era compresa anche la possibilità di un HAB module completamente progettato e costruito dall’Italia sulla base del MPLM.
Verissimo, doveva costruirlo l’Alenia Spazio (ora Thales/Finmeccanica) di Torino…
Ottimo lavoro!In piu’ vorrei anche aggiungere che in base al Memorandum of Understanding (MoU) tra ASI e NASA era compresa anche la possibilità di un HAB module completamente progettato e costruito dall’Italia sulla base del MPLM.
Ah quindi l’HAB costruito in italia non era lo stesso HAB che è poi stato costruito e messo a terra negli USA?
Se così fosse devo correggere il primo post, scorporando le due cose… avete qualche info o link in più?
In poche parole questo:
http://www.buildlab.com/particle.php?ar=134
ma non riesco a capire se è l’unico HAB o era un secondo da aggiungere…
Si tratta di due cose diverse.
La NASA inizialmente voleva costruirsi il proprio US-Hab (di cui probabilmente oggi esiste solo il mock-up ed è solo utilzzato per il training?, ho qualche dubbio)
Poi dopo cancellato c’e’ stato il MoU NASA/ASI nel 2001, anch’esso poi definitivamente tramontato dopo un paio di anni.
C’e’ poi anche SpaceHab con il modulo Enterprise…
vai un po’ nel mio sito dove ho qualche info in più…
Ma che io sappia l’HAB americano, quello che oggi è usato per il training è stato cancellato con il Columbia e infatti quello che esiste non è un mock-up ma il vero HAB che avrebbe dovuto volare ma che è stato “riciclato”, per questo mi chiedevo l’utilizzo del “nostro”, visto che l’accordo è di un paio di anni prima…
Per il sito… dove in particolare parli di questo? non l’ho trovato… :?
Sarò forse uno un poco gnocco, ma rimango dell’idea , che sarebbe stato meglio eliminare una delle missioni che vedono il trasporto in orbita di un MPLM, e sostituire il carico con il lancio del modulo abitativo.
Essendo ormai già stato realizzato l’intero modulo, basterebbe completarlo con tutti i sistemi necessari e renderlo operativo a tutti gli effetti.
Certo il lavoro comporterebbe degli aggravi di spesa, ma penso che il gioco ne valga la candela.
Qualcuno può dire che le missioni del MPLM sono necessarie x il sostentamento degli astronauti in orbita, ma il tutto si potrebbe compensare con il lancio di qualche Progress o di un ulteriore ATV.
Teniamo presente che , con il pensionamento dello Shuttle, non si vedrà volare più nessun modulo MPLM, quindi, non sono indispensabili!
Se il tutto dipendesse da me, sostituirei il carico dell’ STS130 con il lancio del modulo abitativo.
Meglio dei rifornimenti in meno, ma più spazio e comodità a bordo.
Si anche io un po’ sono perplesso sull’inserimento di tutti questi lanci degli MPLM con la carenza di voli che ci sono…
Non vorrei che con quei lanci vengano inviati tutti gli allestimenti dei vari moduli (rack in primis) e che non siano inviabili con altri mezzi… è l’unica spiegazione che mi sono dato…
Questo è uno dei problemi che bisognerà affrontare con il pensionamento dello Shuttle; come portare in orbita altri Rack?
Con un adeguamento dell’anelo di docking , del ATV, sarebbe stato possibile fare tale operazione al termine dei voli Shuttle però, vista la bassa programmazione di voli ATV, 1 all’anno, penso proprio che tale scelta vada accantonata fin da subito.
Per quel che concerne l’HTV , di questo passo…
Insomma, siamo bloccati su tutti i fronti!
Penso che sia giusta la tua linea di pensiero.
Uhmm anche se si adattasse l’ATV presumo che poi non passino per la giunzione fra Zarya e Nodo 1…
Per i rack oltre all’HTV che comunque dovrebbe avere successivamente frquenza annuale ci sono le capsule COTS, entrambe saranno attraccate anche ai nodi e non all’adapter, per cui non dovrebbero esserci problemi… mi sembra ne portino 4 per volta…
Adattare l’ATV per farlo agganciare ai boccaporti dei nodi , come ora si fà con i MPLM.
Per quel che riguarda i progetti COST…???
Penso che sia piuttosto complicato anche perchè l’ATV funzionerà anche da booster e quindi deve essere agganciato ad una estremità… senza considerare tutti i sistemi di docking automatico già installati…
Per la seconda domanda… non ho capito
Soprassedendo a tutti i vari sistemi x permettere l’aggancio, vedi antenne varie, non essendoci più lo Shuttle i vari PMA della ISS potrebbero essere spostati su altri boccaporti.
Per quel che riguarda la 2° domanda, volevo solo dire che in merito sono ancora molto dubbioso!
Comunque, se tutto andrà come si deve, saranno degli ottimi sistemi.
Per quel che riguarda la 2° domanda, volevo solo dire che in merito sono ancora molto dubbioso!
E quando mai…
Penso invece che sia la strada giusta per un motivo su tutti, sono aziende private che devono rendere, e si giocano tutto in quegli anni in cui possono diventare vitali per la NASA, giocandosi un’immagine che sarà di tutto o niente… forse ci sarà qualche intoppo, ma se vogliono sopravvivere hanno una sola via… quella di svolgere il compito loro assegnato… vedremo…
Sono dubbioso x il fatto che, finora, l’unica società privata che abia fatto qualcosa di concreto , nelle missioni umane, è stata la SPACEHAB inc.
Ora, con il pensionamento dello Shuttle, saltano fuori tutte queste società pronte ad offrire i loro vettori (??) per il lancio di carichi e astronauti verso la ISS.
Fino ad ora dove sono state?
Se davvero hanno queste grandi potenzialità, come mai non hanno provveduto prima a conquistare il mercato dei lanci e delle capsule?
Avendo ancora costi esorbitanti, il poter lanciare astronauti in orbita, come possono far fronte alle alte spese di preparazione?
Ho ancora tantissimi dubbi, ma spero tanto di sbagliare.
Occhio però che almeno per le due vincitrici del programma COTS, il sussidio della NASA non è solamente in termini di denaro ma anche di consulenza tecnica e passaggio di altri progetti/studi.
Per ora SpaceX penso abbia fatto qualche cosa di più di “concreto”, due lanci sperimentali, contratti già firmati per la messa in orbita di piccoli satelliti e la costruzione della struttura del grande Falcon 9 completata… Per la Kistler onestamente non so molto… altre aziende private da non dimenticare sono Bigelow che si appresta ad inviare in orbita il secondo modulo gonfiabile, Virgin Galactic che con il predecessore di SpaceShipTwo ha vinto l’Xprize e con quest’ultima vende già i biglietti per i suoi lanci suborbitali… il mercato è in fermento, che nessuna abbia fatto qualche cosa di concreto non me la sento proprio di dirlo, e da qui penso che non si torni indietro…
Tiro su questo thread per pubblicare un paio di foto recentissime postate sul forum di nsf della struttura del CAM (non conosco lo stadio di lavorazione cui era giunta al momento della cancellazione), ormai non più utilizzata e rimasta “parcheggiata” (nel vero senso della parola visto che si trova in un parcheggio) al Tsukuba Space Center in Giappone.
Siamo sicuri che si tratti del modulo reale? Guardando le immagini , il metallo mi sembra meno “lucido” rispetto agli altri moduli visti, in fase di intergrazione, nello SSPF.