Così salvaremo la Terra dagli asteroidi

Le principali ipotesi allo studio prevedono, fra l’altro, un trattore gravitazionale e un’esplosione nucleare per cambiarne l’orbita

Sventare il rischio che un asteroide o una cometa colpisca la Terra provocando i disastri che per ora abbiamo visto soltanto al cinema è un serio obiettivo per molti scienziati. E tra questi si aggiunge ora anche il gruppetto dei cervelli inglesi della sede britannica della società spaziale Astrium che, a titolo personale, elaborano il progetto Apex, partecipando così al premio bandito dall’americana Planetary Society. L’interesse all’argomento è talmente consistente, anche se non molto pubblicizzato, tanto da coinvolgere persino il Pentagono che nel marzo scorso era tra gli organizzatori assieme alle maggiori agenzie spaziali dei vari continenti, della «Planetary Defense Conference» organizzata a Washington. E proprio in quell’occasione abbiamo ascoltato la presentazione di una serie di progetti mirati alla difesa dagli oggetti cosmici che possono avvicinarsi, minacciosi, alla Terra. La dimensione del rischio è ormai ben definita grazie alla Safeguard Survey, la ricognizione che ha censito la popolazione dei soggetti pericolosi, che è di circa un migliaio con un diametro superiore al chilometro.
LE POSSIBILI SOLUZIONI - Quattro sono le vie allo studio e tra queste la Nasa preferirebbe quella che fa ricorso a uno scoppio nucleare nelle vicinanze di un corpo invadente. Gli altri tre presentati da vari ricercatori fanno tutti ricorso alla deviazione della traiettoria dello stesso corpo. Tra queste c’è anche la proposta dell’ESA europea (progetto Don Chisciotte) che prevede una sonda da mandare in orbita all’asteroide la quale lo studia per bene e poi gli scaraventa contro una sorta di razzo che conficcandosi in superficie lo sposta nella sua orbita. C’è poi chi considera il riscaldamento del corpo celeste con specchi. Così dal suolo si verificherebbero delle emissioni che funzionerebbero come gli scarichi di un razzo provocando una reazione che causerebbe lo spostamento dell’oggetto. Infine c’è l’idea dell’ex astronauta Russel Schweickart, del gruppo che preparò lo sbarco sulla Luna, il quale assieme ad un altro astronauta, Ed Lu, ha sviluppato il progetto del «Gravity Tractor», un trattore gravitazionale che, avvicinandosi, basterebbe la sua consistente massa a trascinarlo su una traiettoria diversa.
APHOPIS - Naturalmente per tutti l’occasione buona per sperimentare le varie soluzioni è l’asteroide Aphopis che in teoria potrebbe colpire la Terra nel 2036. Esagerare il rischio in arrivo dallo spazio forse non è il caso, ma sottovalutarlo potrebbe essere pericoloso. Se finora se n’è parlato poco è perché il problema non era conosciuto. Ma ora le cose sono diverse e non c’è più alcuna scusa per ignoralo.
Giovanni Caprara
01 settembre 2007
da corriere.it
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/08_Agosto/31/asteroidi_caprara.shtml

Se ne era già accennato qui

Interessante… :kissing_heart:

E come salveremo la Terra dagli Umani?
:scream:

Quì la vedo più dura.