Curiosity conferma: viaggi verso Marte a forte rischio cancro per gli astronauti.

Certamente quasiasi missione spaziale comporta ripercussioni sull’ambiente, ma si tratta di missioni scientifiche e tecnologiche, i cui fini sono portare l’uomo verso nuovi confini, nuove conoscenze, nuove tecnologie…lo trovo diverso rispetto allo sfruttamento delle risorse di un altro corpo celeste perchè quelle terrestri non ci bastano o, probabilmente non vogliamo farcele bastare:

Felottina, condivido :slight_smile:
Poi certamente, capisco il punto di vista anche di chi la pensa diversamente…se devo scegliere il meno peggio, meglio contaminare una roccia inanimata che un pianeta in cui c’è vita.

Neppure io!

:beer:

A mio avviso il punto è che al momento lo sfruttamento delle risorse di altri corpi celesti non è economicamente conveniente; e che scienziati e soprattutto politici dovrebbero tener ben presente la particolarissima fase di transizione che stiamo vivendo. Per dirla con l’astrofisico Tom Murphy:

I want to caution against harboring illusions of space as the answer to our collision course of growth on a finite planet. We live at a special time. We have enjoyed spending our inheritance of fossil fuels, and are feeling rather heady about our technological prowess. For many generations now, we have ridden an exponential growth track, conditioning ourselves to believe that our upward trajectory is an eternal constant of our existence. We’ll see. When we cross to the down-slope of fossil fuel availability—beginning with oil—we’ll see how timeless the growth phase seems to be, and whether we can afford a continued presence in space. We should be mature enough to admit that we have no context in which to evaluate how successfully the human race will navigate this unprecedented transition.

http://physics.ucsd.edu/do-the-math/2011/10/why-not-space/

Mi associo bit per bit. Dobbiamo essere molto, ma molto più realistici. Con una crescita esponenziale non si va da nessuna parte, e tanto meno nello spazio - la crisi delle risorse esplode (e non uso il futuro) mentre non siamo ancora pronti.