Curiosity conferma: viaggi verso Marte a forte rischio cancro per gli astronauti.

l’effetto di un bel pezzo di metano congelato? forse attivare l’estrazione di risorse da altri corpi celesti, ma a questo punto tralasciando l’aspetto economico dell’operazione, mi chiedo e la morale esoecologica nell’aggredire un altro mondo per i nostri consumi?

‘morale esoecologica’? Fortunatamente gli umani non penso si fermeranno di fronte a queste cose quando sara’ economicamente vantaggioso.

:star_struck:

Come al solito, noto che nei topic seguiamo SEMPRE E FEDELMENTE le orme di Clarke, con qualche digressione su Asimov (segregazione genetica) :nerd:

Ecco, appunto, lo sarà mai? Probabilmente ancora per decenni sarà più conveniente “raschiare il fondo del barile” qui sulla Terra… con tutti i danni alla biosfera relativi. Ma che vuoi che sia? Dobbiamo solo dimostrare di essere più intelligenti di batteri in una capsula di Petri… :roll_eyes:

io invece spero che si fermino perchè la logica dell’economicamente vantaggioso conduce alla rovina

Riguardo alle radiazioni, invece c’è un articolo interessante che mi era sfuggito

http://www.nasa.gov/centers/kennedy/exploration/researchtech/trashdiscs.html

L’idea è di utilizzare la spazzatura che inevitabilmente verrà prodotta durante un lungo viaggio per creare uno schermo dalle radiazioni.

Riguardo alla morale eso-ecologica non so, magari potrebbe essere un argomento da trattare in un altro topic con maggiore approfondimento. Però penso che se i primi animali che colonizzarono la terra ferma si fossero fatti queste domande non ci saremmo noi a digitare su questa tastiera. Sicuramente questo ha distrutto alcune cose che erano presenti (piante, morfologia del terreno) ma allo stesso tempo creato cose meravigliose.
La preservazione ad “ogni costo” blocca ogni futura costruzione.
A mio parere la differenza sostanziale rispetto ai nostri antenati acquatici è che, avendo delle capacità predittive più evolute (ma non di tanto), sappiamo che la nostra vita è legata al sistema di ambiente in cui viviamo, quindi bisogna rispettarlo e cercare di prevedere quanto le nostre azioni possano modificare questo sistema e con quali costi (inteso non dal punto di vista economico-finanziario).

Può darsi…però non mi sembrerebbe neppure eticamente corretto andare a danneggiare altri corpi celesti…diciamo che il rispetto e l’attenzione che dovremmo rivolgere alla biosfera terrestre, penso andrebbe rivolto anche ad altri eventuali corpi celesti che si intende in qualche modo “sfruttare”. Non perchè ci vive qualcuno, o per questioni religiose o ideologiche; ma in quanto non mi sembra moralmente appagante danneggiare qualcosa di così complesso, solo in virtù della logica del profitto…questo poi non significa che penso non si debba ricorrere a eventuali risorse esterne alla Terra, ma credo vada fatto con parsimonia, la stessa che dovremmo utilizzare anche sulla Terra :slight_smile:

molto interessante! grazie.

Non stavo giustificando lo sfruttamento indiscriminato di altri corpi celesti (che tra l’altro al momento mi appare piuttosto improbabile tecnicamente e giuridicamente); temo che a breve avremo problemi più pressanti da risolvere sul nostro pianeta che distoglieranno la nostra attenzione - già scarsa - dallo spazio…

Vero, temo tu abbia ragione.

Ma scusa,
Premesso che probabilmente ( per secoli o forse per sempre) sarà troppo costoso andare a sfruttare le risorse di altri corpi celesti…
…in linea teorica l’estrazione di metalli dagli asteroidi,di elio-3 dalla luna,di idrocarburi da qualche satellite di Giove o di Saturno,che danni potrebbero arrecare?
Sinceramente mi pare fondamentalismo ambientale…con l’aggravante che in quei posti desolati,al contrario della terra, non c’è neanche un ecosistema da danneggiare.
L’impatto sarebbe molto minore di quello dello sfruttamento degli scisti,che sembra avviato ad essere il prossimo “serbatoio” energetico per almeno il prossimo secolo.
Tra la rapace e avidità e l’ecologismo estremo, una sana via di mezzo no?

Quella dello shale è una bolla destinata a scoppiare prima… non senza aver fatto la sua dose di danni:

http://www.ecoblog.it/post/69127/il-rapido-declino-della-produzione-dei-pozzi-tra-le-cause-della-bolla-del-shale-gas
http://www.ecoblog.it/post/71301/le-perdite-e-il-flaring-di-shale-gas-potrebbero-aggravare-leffetto-serra

La tipologia di impatto che potrebbe crearsi su altri corpi celesti in conseguenza delle attività che citi, naturalmente non le saprei prevedere, però penso che sicuramente avrebbero ripercussioni, anche solamente causate dalla costruzione delle infrastrutture, dai rifiuti che inevitabilmente si genereranno, dalle sostanze chimiche che probabilmente sarà necessario utilizzare…tutto questo, come sta avvenendo sulla Terra, finirebbe in qualche modo per compromettere “l’ambiente” del pianeta o satellite interessato…comprendo perfettamente la domanda “ma se tanto non vi è neppure una biosfera, qual è il problema?”, però credo che cambiare un equilibrio che si è creato nel tempo sia sempre un’opzione da valutare attentamente, e non penso debba essere giustificato da motivazioni legate al profitto od all’avidità dell’uomo, specialmente se esistono altre soluzioni…con questo non sono certamente contro ogni modifica in assoluto, ma penso che debbano esserci motivazioni diverse, che vadano al di là della semplice logica del profitto…certamente lo sfruttamento delle scisti bituminose e similari non è la soluzione, o meglio, è una soluzione assurda, soprattutto perché abbiamo già identificato il sole come fonte energetica alternativa sostenibile. Ora non mi dilungo in tale discorso in quanto non è il luogo opportuno, credo, però volevo spiegare perché secondo me, non si tratta di “fondamentalismo ambientale”…non cito poi le problematiche geopolitiche che potrebbero sorgere in merito allo sfruttamento di risorse extra-terrestri…
Credo che le missioni spaziali debbano tirare fuori “il meglio” dell’essere umano.
Naturalmente questa è la mia opinione, è ovvio che su tematiche così delicate e complesse i punti di vista siano tanti e diversi.

Prendo atto delle tue perplessità,ma francamente per me preoccuparsi dell’“ambiente” di una roccia senza vita è un non senso.
Del resto,anche organizzare un volo spaziale in orbita bassa comporta uno “spreco” di risorse ed una certa inevitabile creazione di scorie lungo tutta la filiera produttiva, senza contare l’impatto del lancio sull’ecosistema di Cape Canaveral,gli stadi che finiscono a mare e i detriti orbitali (una vera e propia montagna di spazzatura,anche pericolosa).
A quel punto,solo per inviare una sonda sulla luna o su un asteroide hai già “compromesso” (relativamente) l’ambiente terrestre …e non puoi estrarre il minerale per non turbare quattro sassi arsi e desolati nella profondità dello spazio??
Ma scherziamo?
Beh,allora sediamoci comodamente sotto le stelle a guardare il creato e lasciamoci morire di inedia; tra l’altro il nostro corpo sarà ottimo concime per il praticello.

Sulla Terra abbiamo una biosfera vasta, complessa e fragile: tutelarla e custodirne la varietà credo sia un imperativo oer qualunque forma di intelletto abbastanza evoluta da comprenderne il valore (noi forse non ne siamo ancora del tutto consapevoli, come genere umano in toto).

Differente è a mio modo di vedere il discorso per quanto riguarda mondi inanimati: concordo che sia “brutto” sporcare o devastare un pianeta, ma sinceramente ritengo che se davvero la Terra dovesse essere (come supponiamo) l’unico pianeta abitato del sistema solare, allora ben venga lo sfruttamento di altri corpi celesti se ciò può servire, almeno in parte, a sgravare la nostra Terra di una parte del peso dell’umanità. Mandare i rifiuti su Marte sarebbe da incivili, ma se l’alternativa fosse nasconderli in fondo ai nostri oceani brulicanti di vita, io onestamente voterei per Marte.

Noi ora vediamo il sistema solare come un luogo sacro e improfanabile, ma quando avremo la tecnologia oer esplorarlo con maggiore facilità ed eventualmente sfruttarne le risorse, non vedo perché dovremmo preservarlo mentre continuiamo con le nostre attività a distruggere l’unico pianeta che per quanto ne sappiamo custodisce la vita cosi come noi la intendiamo.

Discorso diverso ovviamente se trovassimo un corpo celeste abitato…ma a a quel punto subentrerebbero ben altre priorità e ben altri interessi, almeno in prima istanza.

punterei seriamente su produrre meno rifiuti e sul riciclo: si può e si deve!
e…per me tutto l’universo è sacro

io punterei sul consumare meno a livello di individui. Non capisco per esempio la gente che lasciano accesa la luce o il monitor quando se ne vanno dall’ufficio.

Tuttavia, l’uomo ha il diritto-dovere di esplorare ed usufruire di tutte le risorse con cui viene a contatto, specialmente quelle ricche di materiali importanti. A proposito, ieri su facebook ho visto una bellissima vignetta di feudalesimo e liberta’, che diceva pressapoco:
Neil Armstrong - 24 miliardi di dollari spesi per piantare una bandiera sulla luna (*)
Vasco de Gama - miliardi di libbre d’oro guadagnati in scambi commerciali per le sue scoperte

(*) sappiamo che e’ riduttivo dire cosi’, ma nel contesto dell’iperbole, nemmeno troppo sbagliato

Il succo e’ che senza lucrative attivita’ commerciali, di scambio, di estrazione, di “exploiting” delle risorse, la scienza e la politica avranno vita ben limitata, sempre.

Appunto: “prendetene e mangiatene tutti”,sia pure con criterio.

Sì, con molto criterio.
Come disse Gandhi, “Nel mondo c’è quanto basta per le necessità dell’uomo, ma non per la sua avidità”