Da cosa dipese il prolungato blackout radio nel rientro dell'Apollo XIII?

Guardando il film e documentandomi in giro, ho appreso che l’Apollo XIII non impiegò i soliti 3 minuti per uscire dal blackuot radio, ma addirittura 6 minuti (o erano 4?) ? Da cosa dipese? Entrarono con troppa incidenza?
Ringrazio anticipatamente

Non vorrei sbagliarmi, ma avendo il dvd di apollo 13 con il commento di Lovell per tutta la durata del film, lui, al momento della scena del rientro, dice che i 4 min sono stati messi solo per la suspance e invece nella realtà impiegarono soltanto i soliti 3 min…

Su Wikipedia (fonte piuttosto attendibile) c’è scrito che durò 6 minuti. Da cosa dipese questo ritardo?

Beh…la wikipedia non è come la bibbia, c’è gente che ogni tanto ne spara molto grosse…io mi ricordo questo fatto del dvd, cmq controllerò…ma cmq se davvero fosse così, può essere un problema derivante dal fatto che gli astronauti avevano disabilitato molte utenze per risparmiare energia e alcune di esse erano letteralmente dei blocchi di ghiaccio e hanno dovuto prima andare in temperatura, questa cmq è una mia ipotesi! L’angolo di rientro, da quello che diceva il film si era poi ulteriormente abbassato dopo l’ultima correzione, e può essere anche per quello…poi non saprei :smiley:

(p.s. nella wiki inglese non ci sono note sul blackout)

Ok grazie. Mi informerò meglio

Nel libro “Lost Moon” di Jim Lovell e Jeffrey Kluger a pagina 404, viene riportato che il ritardo nella ripresa delle comunicazioni non fu di 6 minuti ma di 5 minuti e 3 secondi. A pagina 405 infatti, Lovell riporta le seguenti parole:

" … nella parte anteriore della sala l’orologio digitale della missione, segnava 142 ore e 38 minuti. All’ora 142 e 42 minuti, Joe Kerwin avrebbe salutato l’astronave. Mentre trascorrevano i primi due minuti sia nella sala principale sia nella galleria panoramica non vi fu nessun movimento. Durante il terzo minuto alcuni controllori si agitarono nervosamente sulle loro poltroncine. Durante il quarto un certo numero di persone nella sala di controllo allungò il collo lanciando occhiate verso Kranz. << Bene Capcom>>, disse il direttore di volo spegnendo la sigaretta che aveva acceso 4 minuti prima, << avvisa l’astronave che siamo in linea>>. <<Odissea, Houston in linea passo>>, chiamo Kerwin. Dall’astronave giungevano solo disturbi elettrici. Passarano 15 secondi. <> disse Kranz, <<Odissea, Houston in linea passo>>, altri 15 secondi. <<Odissea, Houston in linea passo>>. Altri 30 secondi. Gli uomini ai quadri fissarono gli schermi. Gli ospiti nella galleria VIP si guardarono. <>, ordinò Kranz. Passarono lentamente altri 3 secondi, poi vi fu un cambiamento nella frequenza dei disturbi statici. Immediatamente dopo si udì la voce inconfondibile di Swigert: <<Tutto bene, Joe>>.

Questa frase invece può dare un’idea del motivo per cui la ripresa delle comunicazioni tardò tanto:

“Dopo la fine della tempesta di ioni che aveva circondato la navicella, gli strati dell’atmosfera, sempre più densa, avevano rallentato la velocità da 25.000 miglia l’ora a una caduta libera a 300 miglia all’ora, relativamente più dolce. Fuori dalle finestrelle, il rosso infuocato era stato sostituito da un arancione chiaro, poi da un rosa pastello e infine dal famigliare azzurro. Durante i lunghi minuti del black-out la navicella avava attraversato il lato notturno della Terra ed era ritornata in quello diurno …”.

Le cause effettive però non credo siano mai state chiarite! Ho cercato anche sul libro “Apollo the definitive sourcebook”, scritto da R. Orloff e D. Harland (ex giornalisti NASA), ma non ho trovato nessuna delucidazione in merito. Probabilmente il ritardo è stato dovuto a cause tecniche dipendenti dalla posizione delle stazioni riceventi sulla Terra, rispetto alla posizione reale della capsula, o più semplicemente al fatto che non tutti i rientri sono uguali per quanto riguarda il comportamento del gas ionizzato attorno alla navicella.

Fonte informazioni: “Apollo 13” edizione italiana di “Lost Moon” di James Lovell e Jefrey Kluger -Sperling Editore
“Apollo the definitive sourcebook” di Richard W. Orloff e David M. Harland - Springer & Praxis edition

Oggi ho riascoltato il commento di lovell al film apollo 13, e difatti parlava di 5 min e (non si capisce)…chiedo scusa per l’errore! Ma ciò non toglie quello che penso della wikipedia ;D

Certamente Wikipedia, per sua stessa natura, è esposta a possibili contaminazioni con materiale scadente.
Diciamo che la si può prendere come ottimo punto di partenza; quando si cercano info più approfondite ci siamo noi :smiley: :smiley: :smiley:

Come sempre disponibili e chiari. Vi ringrazio tutti :smiley: