L’accensione di un solo booster avrebbe effetti catastrofici ed immediati.
Ritengo che sia stata presa seriamente in considerazione all’inizio della fase di progettazione dello Shuttle, quando fu scelta la configurazione 040C (in pratica Orbiter + ET + SRB) nel 1972.
Evidentemente nella progettazione degli SRB devono essere stati inseriti dei sistemi di accensione multipli, e ridondanti, proprio per evitare il caso da te descritto.
Dato che in un booster a propellente solido l’unica cosa che si può guastare sul serio è proprio il sistema di accensione, va da sé che deve essere realizzato in maniera tale da potersi accendere sempre e comunque, in qualsiasi condizione/situazione, una volta avviata la procedura di partenza.
Lo stesso discorso vale per la separazione degli SRB dall’ET, la mancata separazione di un SRB avrebbe effetti catastrofici sulla dinamica del sistema Orbiter+ET. Questo spiega il gran numero di thrusters e pirotecnici presenti su ogni SRB il cui scopo è, oltre ad allontare l’SRB dall’ET, quello di garantire una sicura separazione tra boosters e serbatoio.
Ci sono delle circostanze che devono essere prese in seria considerazione in sede di progetto, allo scopo di trovare una soluzione convincente e funzionale al problema.
Questa è proprio una di quelle circostanze, in genere la soluzione è quella di ridondare al massimo possibile (triplicare, quadruplicare, ecc.) i sistemi considerati critici, come quelli di accensione dei due SRB.
Difatti, almeno finora, questa è un’eventualità che non si è mai verificata e mai si dovrà verificare.
Era una domanda che mi ero fatto anch’io, ma in effetti non ricordo di nessun caso di Booster a combustibile solido che non si sia acceso, su nessun tipo di vettore…
Considerando che la tecnologia dei propellenti solidi è di derivazione militare, pensate a tutti i missili A/A, A/S, SAM o ai vari ICBM, MRBM e SLBM, non soprende che si affidabile e “consolidata”.
Non mi ricordo di aver mai sentito di un razzo a propellenti solidi che non si sia acceso…
