Domande sulle tute lunari Apollo

Ciao.

Avrei qualche domanda sulle tute spaziali per escursione lunare Apollo.

  1. Il casco in policarbonato utilizzato per il lancio veniva utilizzato anche sul suolo lunare con in aggiunta il visore e la copertura, oppure era un casco dedicato?
  2. Per quale motivo gli astronauti non indossavano le tute durante il rientro, dove in teoria potevano esserci rischi di depressurizzazione?
  3. Riallacciandomi alla domanda precedente mi pare di aver letto da qualche parte che in teoria le tute dovevano rimanere sulla luna per ridurre il peso al decollo, ma come era possibile visto che non mi pare che esistesse una qualche tubo tipo espulsione siluri sul LEM.

Grazie

Renato

innanzitutto non esiste una tuta lunare. La tuta Apollo era la A7L progettata per essere utilizzata per EVA ed utilizzata dal decollo in poi.
nello specifico
3) sulla luna erano lasciai gli zaini di supporto vitale, i calzari e il sovracasco da cui 1) il casco vasca di pesci era utilizzato sulla luna con l’aggiunta del sovracasco.
2) deriva dall’apollo 7 qui per la sinusite di Shirra gli astronauti non indossarono la tuta a pressione per paura di peggioramento della sintomatologia, il rientro fu eccellente e da allora la tradizioen fu mantenuta.

Ma nel forum di sono veri Maestri che potranno fornuire risposte più dettagliate e precise delle mie.

  1. npon ti so rispondere.
  2. Credo che avessero esaurito energia/ossigeno, poi erano troppo pesanti per una eventuale evacuazione d’emergenza dall’Apollo. A differenza della Soyuz, la valvola che immetteva aria dall’esterno si attivava dopo una certa quota.
  3. era impossibile “lasciare” le tute sulla Luna perché il modulo di rientro aveva due soli portelli e nessun compartimento depressurizzabile.

Questo è il poco che so. Lascio la palla agli esperti.

Quindi se ho ben capito: gli astronauti a cabina pressurizzata indossavano il casco e connettevano la tuta ai sistemi vitali del LEM (immagino attraverso dei connettori ausiliari), quindi depressurizzavano la cabina, aprivano lo sportello, gettavano il gettabile (stando bene attenti a restare in ombra), richiudevano, ripressurizzavano e via?

esatto ma senza il dover pressurizzare e depressurizzare, potevano collegarsi al sistema del LEM comunque, poi si sfilavano i calzari, il casco e gettavano tutto seguito dallo zaino, mi sembra che gettarono via anche l’hasselblad… ma non sono sicuro! sul restare in ombra mi hai fatto sorridere :slight_smile: sarebbe bastato socchiudere gli occhi e non guardare direttamente il sole :stuck_out_tongue_winking_eye: considera che hanno fatto queste operazioni quando erano già dentro il LEM! nelle risposte precedenti avevo letto che i PLS erano esauriti… in realtà erano ricaricabili sia di acqua che di ossigeno ed elettricità!

Non è che l’esposizione alle radiazioni solari non filtrate dal visore li avrebbero come minimo “abbronzati di brutto”?

Renato

non se rimanevano all’interno del LEM

più che altro i visori bianchi del casco servivano per circoscrivere l’area da osservare in modo che il riverbero prodotto dalla lce solare non intralciasse la visuale, il visore schermante la luce solare (quello ad effetto specchio, per comprendere) era in realtà costituito da due schermi uno più leggere ed uno più forte come effetto filtrante. in Apollo 17 Schmit fu molte volte ripreso dai controllori di Huston perchè appunto non abbassava teli visori. Lui sosteneva che preferiva correre il rischio di abbaglio per osservare al meglio le rocce, non ebbe mai danni alla vista, per altro.

per quanto riguarda le operazioni entro il LEM

ricordiamo che il sistema di supporto vitale (ECS), entra in funzione alla seprazione fra LEM eCSM, permette la depressurizzazione e la pressurizzazione della cabina, in base alle esigenze della missione, mantiene la cabina in un range di temperature accettabili e deve fornire l’acqua necessaria agli astronauti e alle varie apparecchiature di bordo, per il sistema antincendio e per il sistema di raffreddamento, oltre che ovviamente fornire di ossigeno la cabina e depurarla di anidride carbonica.
Un sottosistema importante è che è richiamato dalla tua domanda è Atmosphere Revitalization Section (ARS) che purifica l’ossigeno nella cabina e nelle tute spaziali, rimuovendo l’anidride carbonica, gli odori, le impurità e l’eccesso di vapore acqueo

Cosa facevano gli astronauti prima di una EVA? rifornivano di acqua ed ossigeno il loro sistema di sopravvivenza portatile, quindi gonfiavano la loro tuta spaziale. Depressurizzavano la cabina e poi aprivano il boccaporto che dà accesso alla scaletta.

Ed anche qualcosa d’altro in qualche occasione :face_vomiting: (per chi non l’ha capito: i sacchetti con i rifiuti solidi e liquidi “umani”).