Dopo il commissioning, il controllo di GOCE trasferito in ESRIN ed ESOC

La missione spaziale europea GOCE (Gravity field and steady-state Ocean Circulation Explorer) ha completato la fase di commissioning e di calibrazione del sistema di assetto e dei payloads, con il conseguente trasferimento della responsabilità di controllo del satellite ai team delle operations. Lanciato in marzo, GOCE ha l’obiettivo di mappare il campo gravitazionale terrestre con un’accuratezza notevolmente superiore ai modelli noti, evidenziando inoltre il livello dei mari, i cambiamenti climatici e fenomeni come attività vulcaniche e terremoti.

Il controllo dello spacecraft è quindi stato trasferito dal Project Manager di GOCE, responsabile della fase di sviluppo, al Manager di missione. Il cambio di consegne è stato effettuato simbolicamente presso la sede ESA ESRIN di Frascati. La fase di sviluppo, di fatto iniziata con il progetto, cui sono seguite la costruzione ed i test, le fasi AIV, il lancio e le prime attività orbitali di controllo delle prestazioni e calibrazione, apre quindi la strada all’utilizzo operativo del “satellite alato”. La fase di operatività sarà diretta dal centro ESRIN, mentre il satellite verrà monitorato e controllato sempre da ESOC.

La missione GOCE è la prima missione di ESA che mapperà le variazioni globali del campo gravitazionale terrestre, con estremo dettaglio e forte accuratezza spaziale, e la prima missione del programma ESA sull’esplorazione della terra, Earth Explore Programme. GOCE è lungo complessivamente 5 metri, è un satellite compatto a forma di grande freccia, con dei pannelli solari body mounted che conferiscono al satellite una forma aerodinamica, indispensabile nell’ambiente orbitale in cui opererà: un’orbita terrestre bassa a circa 250 km di quota. Quest’orbita, caratterizzata da una forte resistenza atmosferica, è ideale per lo studio di alta precisione del campo gravitazionale in modo pressochè continuo. Dei propulsori a ioni correggeranno la traiettoria sottoposta alle forti perturbazioni del drag atmosferico.

Il payload di GOCE è costituito da un gradiometro ad alta precisione, EGG (Electrostatic Gravity Gradiometer), dalla sensibilità dell’1% di un Angstrom (1 Angstrom = 0.0000000001 m), che funzionerà attraverso il comportamento di diverse masse campione, sottoposte ai valori puntuali del vettore di accelerazione gravitazionale su di esse, che ne determinerà lo spostamento. Sarà quindi possibile evidenziare il campo gravitazionale al variare della posizione del satellite e quindi mapparlo ad alta precisione.

Le ultime review, completate il 15 ottobre e l’11 novembre, hanno comportato il test in volo dello stato completo del satellite e il check incrociato dello scambio dati tra il payload e le facilities di terra, di fatto aprendo la strada alla fase operativa. Le milestones più importanti sono state tuttavia l’accensione del propulsore elettrico di controllo orbitale a bassa spinta e l’accensione del gradiometro. Da ottobre è quindi stato possibile iniziare delle misurazioni preliminari per la calibrazione in orbita della strumentazione, iniziando il lavoro del gradiometro. Ci si aspetta di mostrare al mondo il nuovo modello del geoide a Giugno 2010.

Ecco che finalmente diventa pienamente operativo questo particolarissimo satellite!
Adesso attendiamo con ansia i suoi dati scientifici che, se non ricordo male, sono giù stati oggetto di critiche…

questa missione mi appassiona parecchio, trovo sia veramente interessante. Mi permetto solo di fare una puntualizzazione, cioò che la propulsione principale è a ioni :stuck_out_tongue: