DOSSIER SPUNTIK - commenti al libro dei fratelli Judica Cordiglia

Ok, Paolo prendo per buono il tuo consiglio. Proverò a leggere il libro non appena posso…

Ecco cosa accade quando si vuole fare tutto nello spirito della segretezza. Vi ricordo che per decenni ufficialmente l’URSS smentiva d’aver mai pensato di mandare uomini sulla Luna, poi l’URSS è crollata ed allora gli sceletri sono caduti fuori dagli armadi. Mi pare molto strano che “questo” caso invece rimanga oscuro. Però so bene anche che spesso l’URSS mandava veicoli nello spazio con registrazioni di attività biologiche, forse per testare i suoi strumenti, forse per ingannare gli USA.
C’è ancora da far notare come ancora oggi i russi siano molto legati al loro programma spaziale e forse conservano il segreto del primo vero uomo nello spazio per non ledere il loro “onore”. A 26.000 km/h in orbita dentro una capsula senza protezione termica per il rientro? Sparati nello spazio per un guasto ai motori?
Se veramente ci sono stati dei “lost”, sarebbe meglio che si venisse a sapere, mantenere oltre il segreto infangherebbe solo l’onore della cosmonautica, a mio modesto avviso.
Ciao.

Per i russi, astronauticamente parlando, non può esserci stato niente di peggio che dover ammettere di aver perso (e non di poco) la corsa alla Luna.

Come tu giustamente scrivi, alla caduta dell’URSS, gli archivi si sono aperti lasciando uscire in tutta la sua crudezza la storia della missione N1-L3 con tutto il rosario di date dei falliti lanci dell’N1, ma anche con moltissima documentazione a supporto nonché con hardaware ancora sopravvissuto (pensa ai moduli lunari LK), ed infine con moltissime testimonianza dirette, in primis quella di Vasily Pavlovich Mishin l’allora braccio destro di Korolev.

Al punto che oggi non è un problema parlare della mancata missione lunare sovietica, anzi questa è diventata un motivo d’orgoglio per i russi perché comunque “ci hannno provato”, il che è molto meglio che non aver mai tentato. In ogni caso oggigiorno è possibile reperire anche dei volumi, in lingua russa, che descrivono questo particolare aspetto della storia dell’Astronautica.

Se saltasse fuori la storia, ad esempio, di un cosmonauta morto (o più) prima di Gagarin, questa nulla toglierebbe all’orgoglio russo, dal momento che il primo uomo ad andare ed a tornare vivo sarebbe comunque stato russo, ossia Gagarin (questo è già stato scritto in più di un’occasione). Probabilmente ne farebbero dei martiri del passato regime per esaltare ancor più l’attuale spirito nazionalista russo.

Ecco cosa accade quando si tirano fuori certi argomenti, ai più resta il dubbio - difficilissimo da sradicare - che qualcosa di vero in fondo in fondo ci deve essere. Peccato che alla luce dei fatti storici queste teorie si dimostrino completamente infondate.

In ogni caso, vorrei ricordarlo a beneficio di tutti, quando i russi hanno sofferto la loro prima (e vera) tragedia spaziale, e mi riferisco alla tragica morte di Komarov a bordo della Soyuz 1, non hanno avuto esitazioni a renderla di dominio pubblico pur nel clima opprimente di sicurezza estrema dell’URSS di Brenzhnev e sopratutto nel momento più delicato della gara USA-URSS per la conquista della Luna, gara in cui si inseriva il volo di Komarov, il quale è divenuto un martire e trattato con tutti gli onori del caso già all’epoca.

Per quante ombre possa ancora avere la morte di Komarov di certo non è diventato un “Lost Cosmonaut”…

Caro Arcipeppe, forse, come vedi dai commenti di coloro che il libro l’hanno letto, sarebbe meglio rimandare ogni commento sul libro a dopo la lettura del libro stesso. Invece che farne un altro thread sui Lost Cosmonauts (ce ne sono già abbastanza, credo), sarebbe più costruttivo, almeno a mio modesto parere, trattare specificamente del libro come ha giustamente fatto l’original poster.
Poi magari potremo parlarne quando verrete al KSC, davanti a una bella “prime rib”!
Ciao,
Giovanni

Beh intendevo soprattutto del payload non del “vettore”.

No, che io sappia no, ma visto che di solito le registrazioni venivano comunicate all’ANSA e l’ANSA le rilasciava prima che la TASS rendesse pubblico il lancio, nei giornali dell’epoca ci sarebbe riportato l’annuncio senza poi una conferma. E non penso neanche che queste possibili “registrazioni” non confermate da parte sovietica siano state fatte sparire, perchè ci si guadagnerebbe molto di più dicendo che il lancio non era stato neanche annunciato ma divulgando la registrazione piuttosto che far sparire la registrazione…

Concordo poi su tutto, e non considero infondata l’ipotesi di Ares Cosmos della possibilità che fossero (almeno quelle “ante-Gagarin”) prove di trasmissione o per quel che ne possiamo sapere cavie-animali, ma allora perchè non è mai venuto fuori cosa quelle missioni fossero realmente, non ci vedo nulla di male nel render note cose di questo tipo, non si infangherebbe la memoria di nessuno… per le successive invece fossero “registrazioni” nel senso di prove di trasmissione… beh che senso avrebbe trasmettere dialoghi di prova di quel genere?
Non mi sento, come ho già detto, di considerare delle invenzioni o delle frottole le registrazioni in quanto decine di persone hanno assistito alla loro registrazione, molte di esse dopo non più di due giorni sono state confermate come lanci dalla TASS e prevedere con tale precisione un lancio sovietico era impossibile volendo inscenare una frode.

Ho in programma una serie di acquisti su Amazon, ma credo che farò un ulteriore ordine per questo libro. Leggerlo mi sembra comunque doveroso. Come ho scritto a suo tempo sul mio sito, ogniuno poi è libero di trarre le sue conclusioni.

Caro Giovanni, mi farebbe particolarmente piacere venire al KSC, ma come ho già scritto in altri thread, in quel periodo dovrei essere a Torino per fungere da collegamento, proprio per la missione di Nespoli.
Ovviamente mi avrebbe fatto ancora più piacere fare due chiacchere, sopratutto di aeronautica (visto l’interlocutore…), magari davanti ad un Bud con una bella bistecca…

Caro Archipeppe,
magari sarò io a venire a Torino (dove abita mio fratello): ci faremo una pizza da Spaccanapoli e magari invitiamo anche Gianbattista J-C.
Ciao e spero di incontrarti presto,
Giovanni

Teneteci informati. Io abito a Milano e parteciperei volentieri.

Paolo Amoroso

Bhè, mi inserirei volentieri pure io … 8-[

Io non ho ancora letto il libro, mi è arrivato precisamente oggi, ma essendo al momento occupato in una doppia lettura, non lo inizierò propriamente a breve!

La mia chiaramente non vuole quindi essee una riflessione sui contenuti del libro.

Il discorso da te fatto e da me quotato suona molto come:
“Non ci si può inventare una palla così grossa! Non ci crederebbe nessuno!”

Il punto è che queste cose girano anche intorno a questo ragionamento, più la palla è grossa e più uno pensa che sia troppo grossa per essere una palla per cui per assurdo: Più grossa è e più ci si crede!

Ripeto, non ho letto ancora il libro, ma non credo che mi convincerà della veridicità della registrazione della Donna Astronauta(che a mio avviso è interessante a affascinate quanto improbabile) che chiede aiuto e probabilmente neanche del “Rantolo”.

Non sono uno che “si trattiene” da questo punto di vista e nn cerco “la diplomazia”: A mio avviso, per quanto ora ne so(potrò sempre cambiare idea se arriveranno nuove News o chiarimenti che rendano le cose molto meno campate per aria), non è possibile che i fratelli siano stati vittima di uno scherzo per cui le possibilità si riducono solo a 2:

-I fratelli dicono la verità (cosa che come è palese NON è supportata dai fatti ne a mio avviso da semplici deduzioni logiche)

  • I fratelli mentono sapendo di mentire cercando di cavalcare il sensazionalismo.

Per ora credo proprio che non vi sia nulla che mi possa distogliere dal trovarmi d’accordo con la seconda opzione.

A mio avviso questa storia finisce troppo spesso per presentare analogie con il “moon Hoax”, troppe assurdità e troppe teorie che fanno semplicemente a pugni con la logica!

Forse queste teorie potevano essere credibili fino alla caduta del muro; ora non ha proprio nessun senso sotenere che i servizi segreti russi abbiano anche solo un minimo interesse nel mantenere il segreto su una cosa simile(dopo aver rivelato praticamente tutto, compresi appunto i fallimenti della missione lunare).

Senza contare che tutti coloro che ne sono a conoscienza(e sarebbero veramente tanti!) farebbero a gara per poter raccimolare qualche soldo vendendo l’esclusiva a qualche giornale!

…Poi, sinceramente, ammettere di aver messo un uomo nello spazio addirittura prima di Gagarin sarebbe molto meno vergognoso di tante altre cose… è pur sempre un ulteriore record!

No, non era questo l’intento del post, quello che volevo dire è che dal modo con cui sono state effettuate le registrazioni, ovvero con persone sempre presenti (e di cui si conosce il nome) e non facendo saltar fuori le registrazioni da un cappello, avvisando sempre prima l’ANSA senza sapere cosa fosse (e dopo giorni i lanci venivano immancabilmente confermati dalla TASS), le decine di altre registrazioni di missioni “vere”… sembrano esserci più contraddizioni a pensare che si siano inventati più o meno coscentemente tutto piuttosto che le registrazioni siano realmente avvenute…

Non posso che quotare in pieno il pensiero di Iceman, che ha espresso in maniera chiara e cristallina molte delle istanze che ho cercato di riassumere nei miei post.

Il fatto che, al momento della ricezione, fossero presenti altre persone (per di più note) insieme agli Judica-Cordiglia non aggiunge una virgola alla tesi che quelle registrazioni appartengano a dei presunti “Lost Cosmonauts”.
Ovvero, il fatto che ci fosse molta gente ad ascoltare la ricezione audio non implica automaticamente che tali ricezioni siano da addebitare a cosmonauti russi morti nello Spazio.

Perfettamente d’accordo ma sminuisce la tesi che siano menzogne tirate fuori da qualche parte a cose fatte… come si sarebbe potuto prendere per il naso e registrare con dieci persone che ti stanno osservando e che scrivono ogni tuo minimo movimento, e questo non per una volta ma per molte, senza la minima differenza si trattasse di registrazioni “confermate” come quelle di missioni conosciute e registrazioni “fantasma”?
E rimane sempre valida la domanda, come avrebbero fatto a prevedere per ogni registrazione incriminata che esattamente due giorni dopo la TASS avrebbe annunciato un lancio reale? E ogni volta non erano supposizioni ma certezze visto che si è sempre informata l’ANSA e prima uscivano i giornali italiani e poi gli annunci della TASS?

Ehm… una cosa non ho mai capito… permettetemi una considerazione semplice, semplice.
Ma i voli di questo ‘programma parallelo’ sarebbero andati TUTTI in malora ?

Non vi sembra assurdo ?!

Salute e Latinum per tutti !

Io non ho mai parlato di programma parallelo e lo considero improbabile almeno quanto te, anche perchè se il programma fosse parallelo, tutto il discorso dei lanci annunciati dalla TASS e di tutti i relativi satelliti sarebbe assurdo…

Mi sono sicuramente espresso male, io parlavo solo dei ‘manned’.

Salute e Latinum per tutti !

Si si anche io :wink:

Due ipotesi per risponderti:

a) Bastava che “qualcuno” trasmettesse da un altro sito, ovviamente non visibile agli inconsapevoli testimoni, tutte le trasmissioni che venivano recepite “in diretta”.
b) Bastava essere d’accordo con la CIA (fantapolitica??) per sapere in “real time” di un lancio russo e quindi di preparare le cosidette "trasmissioni in diretta.

Con questo non voglio accusare nessuno (per carità) sto solo sostenendo due ipotesi, logiche e plausibili, su come sia stato possibile offrire ricezioni “in diretta” ad un pubblico ignaro, e “sincronizzarle” con lanci reali effettuati dalla Russia.

Devo aggiungere altro???