Due deroghe per la licenza di rientro del COTS Demo-1 di SpaceX

L’FAA, la Federal Aviation Administration ovvero l’agenzia per la sicurezza del volo più importante al mondo ha reso noto che nel concedere la licenza di rientro atmosferico alla SpaceX per l’imminente volo del primo prototipo della Dragon, ha derogato a due dei requisiti richiesti per l’ottenimento.
Fra le due deroghe la primi è formale mentre la seconda sostanziale rispetto ai requisiti imposti per l’ottenimento.
Per poter soprassedere ai due requisiti sono state richieste da SpaceX altrettante deroghe e alla fine entrambe sono state accettate.
Il primo requisito formale e non rispettato era quello di procedere alla richiesta di rilascio della licenza almeno 60 giorni prima del volo, questo non è stato fatto, trasmettendola solo l’11 Ottobre, ma si è provveduto ugualmente al rilascio. Il secondo invece, non potendo SpaceX dimostrare il raggiungimento del valore richiesto di rischio statistico per la popolazione di 0,00003 incidenti da detriti per volo, FAA si è fatta carico dell’approvazione dei requisiti di sicurezza in quanto il rischio calcolato complessivo era di 0,000047.

Come elementi attenuanti al mancato raggiungimento del fattore di rischio richiesto è stato considerato che:

  • Lo scudo termico è stato modificato di modo che se la capsula rientrasse con un assetto errato la stessa si distrugga in volo senza arrivare al suolo
  • La missione può essere prolungata per permettere un rientro in una zona predefinita
  • La capsula può espellere in maniera autonoma il propellente nel caso il rientro non sia nominale, con la possibilità di comandare l’espulsione anche dal suolo
  • Nel caso il deorbit burn non sia nominale tutto il propellente verrà espulso.
  • Un comando da terra, ricevuto tramite uno dei tre ricevitori radio di bordo e trasmesso da diverse stazioni a Terra e a diverse frequenze, può far espellere tutto il propellente e scaricare completamente le batterie per evitare fumi tossici o esplosioni all’atterraggio.
  • La Dragon ha un sito di atterraggio preimpostato e raggiungibile autonomamente a oltre 780km dalla costa.
  • I sistemi critici di bordo sono monitorati autonomamente in real-time
  • La capsula ha almeno il doppio di propellente ed energia a bordo rispetto al necessario
  • I sistemi di guida inerziale e il computer di bordo fanno parte di hardware già ampiamente testato nello spazio in differenti missioni
  • Il paracadute “drogue” è ridondante e i paracadute “main” sono 2 volte ridondanti
  • Il sistema propulsivo è ridondante e il rientro può avvenire anche con 2 thruster fuori uso
  • Tutti i sistemi primari sono ridondanti.

La missione originariamente prevista per l’8 Novembre è attualmente prevista per non prima del 9 Dicembre, con l’ultimo rinvio annunciato da poche ore e causato da problemi al lanciatore rilevati in precedenza. Si tratta del secondo lancio del vettore pesante di SpaceX, il Falcon 9 e del primo volo di un prototipo della capsula Dragon, vincitrice del programma COTS della NASA per il rifornimento di materiale alla ISS.
La missione avrà una durata di alcune ore e servirà per testare le fasi salienti di volo della capsula, dal lancio, la sopravvivenza in orbita, il rientro e infine il recupero.

Per diminuire i rischi al rientro, l’accensione avverrà solamente se la capsula passerà i test sullo stato dei sistemi che verranno effettuati una volta in orbita, diversamente non verrà impartito il comando per l’accensione e la capsula rimarrà in orbita.

Fonte: FAA

Rimarrà in orbita ok… ma prima o poi dovrà pur rientrare in qualche maniera.

Si però dovesse rientrare in maniera incontrollata è previsto, come scritto, si disintegri.

Appunto.
Forse ho capito male io, ma mi sembra che la precisazione dell’ultima frase sia ridondante.

Sappiamo che lo scudo termico è modificato in modo da autodistruggere la capsula in caso di assetto errato.
Sappiamo che la missione più essere prolungata per permettere il rientro in una zona predefinita.

Quindi perché specificare che il comando di rientro verrà impartito solo se i sistemi sono ok? Non era già sottinteso?

Beh, senza quella condizione potrei decidere di tentare di comandare un rientro anche se sono a conoscenza di problemi ad alcuni sistemi.

D’accordo.

Ma se una volta in orbita i problemi non sono risolvibili, prima o poi devi rientrare comunque, comandato o decaduto.
Non è che c’è un’ulteriore opzione con Dragon in orbita per un tempo infinito.

Forse non riesco a spiegarmi. :smiley:
Senza quella condizione il rientro è incontrollato per cui, viste le caratteristiche costruttive, la capsula si distruggerebbe senza creare danni al contatto con l’atmosfera, se invece avessi dei segni di malfunzionamento ma decidessi comunque di tentare il rientro è possibile che la capsula cercando di mantenere l’assetto corretto di rientro sopravviva interamente o parzialmente a questa fase e arrivi al suolo provocando danni.

Ok, ora ho capito (sono zuccone io).
Grazie.