Elon Musk avanti tutta: BFR su Marte, Luna e Terra

"Una precisazione. Il metano liqufatto (LNG) viene gia’ utilizzato persino per i trasporti su strada.

Qui uno studio con le quote di mercato per gli USA."

Anche in Italia ci sono ormai diversi distributori di LNG, uno l’ho scoperto vicino a casa mia (Treviso) la settimana scorsa

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io ne ho due nel raggio di 5 km.
Mi raccontano i camioniti che il LNG consente un risparmio del 70% (SETTANTA) sui costi del carburante. Con un pieno di LNG fanno gli stessi km che con un pieno di diesel ma il costo è 1/3

Scusate se vado OT, ma qui per LNG non si intende il propano pressurizzato tanto da renderlo liquido (come il gas per accendini per intenderci), mentre in ambito astronautico il metano liquido (criogenico)?

LNG: Liquid Natural Gas. Si tratta proprio di metano liquefatto a temperatura criogenica. Tecnologia molto diversa dal GPL che alimenta molte automobili (ma nessun autocarro, che mi risulti).

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Come scrivevo piu’ su, non so se i Raptor possono usare direttamente LNG commerciale ma e’ verosimile. Sicuramente va raffreddato ulteriormente per aumentarne la densita’ ma questa e’ una tecnica che SpaceX usa sempre. In ogni caso in teoria a tendere il metano potrebbe permettere anche un bel risparmio di costi rispetto all’RP1.

Poi mi pare di ricordare che per risparmiare ulteriormente EM in un tweet (che ora non cerco) ha detto che a tendere vorrebbe autoprodursi anche il metano con il processo Sabatier. La stessa cosa che vuol fare su Marte, ma fatto sulla Terra. Solo che se lo fa qui ribalta l’industria energetica, dopo aver ribaltato quella automotive e quella spaziale.

Alcune considerazioni.

L’LNG non è normalmente puro metano, ma contiene anche tracce di propano e butano (~5%). Non sono per niente certo che sia una percentuale di “purezza” accettabile per i motori Raptor riutilizzabili, dove residui di combustione potrebbero essere un grosso problema.

I propellenti di un motore a razzo non sono intercambiabili a seconda del prezzo alla pompa e non sono stati scelti per un solo motivo, ma per una serie di caratteristiche tecniche attorno ai quali il motore viene progettato “su misura”.

Capisco sia naturale misurare la realtà con il metro del nostro quotidiano, ma qui non stiamo parlando di risparmiare sul pieno di un’auto dal punto di vista del reddito di una persona media. SpaceX per ora compra LOX e LCH4 in quantità letteralmente industriali. Un Falcon 9 porta circa 396 tonnellate di propellenti, che ipotizzando un un costo medio di 10 euro al kg, assommano a poco meno di 4 milioni di dollari. Non una cifra trascurabile, ma neanche un fattore che dimezzato porterebbe a un risparmio significativo.

Infine, SpaceX sta investendo ora per poter produrre ossigeno liquido e, se tutto andrà bene con un paio di noie legali, anche metano liquido direttamente a Boca Chica. Lanciando in serie razzi i cui costi di produzione unitari sono spalmati su decine di lanci, quelli dei propellenti avanno sicuramente un peso maggiore.

Nah, l’industria estrattiva per gas naturale e liquefazione dell’ossigeno esiste già da un mare di tempo. Musk pensa solo che produrselo da sé invece che comprarlo, date le quantità in gioco, sia più conveniente.

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Infatti I Raptor usano Metano e non LNG come giustamente definito da @marcozambi, così come i BE-4 della Blue Origin, infatti anche se Blue Origin ha sempre affermato che funzionino a LNG Tory Bruno ha confermato che in realtà usano Metano. Ovviamente non si può mai parlare di Metano puro in quanto ci saranno sempre delle impurità seppur in percentuali molto basse, ma le percentuali sono ben diverse.

Comunque visto che l’ossigeno è praticamente gratis (è il trasporto che costa in pratica) e che comunque il metano costa sicuramente meno del Kerosene RP-1 per kg, potrebbe anche essere che un pieno carico di Starship/Super Heavy possa costare a SpaceX meno di un pieno carico di un Falcon Heavy o per lo meno avere un costo comparabile.

Secondo questo articolo dell’anno scorso, un pieno carico di Starship/Super Heavy dovrebbe costare circa $900,000, quindi relativamente poco, ma comunque troppo per voli commerciali P2P. Ovviamente la produzione propria cambia l’equazione.

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Oltretutto non avrebbe dipendenze dal mercato per disponibilità e oscillazioni dei prezzi. Proprio in questi giorni Musk (in buona compagnia) sta commentando su Tesla e la mancanza di chip sul mercato, per quanto riguarda i costi delle materie prime sappiamo cosa sta succedendo. Sterilizzare questi problemi facendo tutto in casa è un vantaggio strategico non da poco.

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Preciso solo che volevo testimoniare che il LNG è ormai una forma di carburante diffusa.
Pure il processo di purificazione del LNG per arrivare a LCH4 è conosciuto e diffuso.
Peraltro ci sono giacimenti in Texas che producono Gas con metano al 90%

Su Nasaspaceflight mi sembra che speculavano che volessero prodursi il metano in casa, ma che il pozzo presente nel sito di costruzione fosse di scarsa qualita’ o addirittura improduttivo, e che l’utilizzo del processo Sabatier fosse economicamente non competitivo con l’approvvigionamento da pozzi esistenti, tramite gasdotti o navi metaniere.

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In fin dei conti devono solo “attraversare la strada” per arrivare al distributore

Distanza 7 km in linea d’aria
https://www.txlng.com/

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Ci andrei cautissimo nell’equazione fare in casa = risparmio. Nell’equazione c’è la possibilità di avere dei pozzi su giacimenti sufficientemente capienti e produttivi, con sufficiente purezza, costruire un impianto di raffinazione etc etc. Tutte cose non scontate e soprattutto non gratis, che i maggiori attori hanno già e con economie di scala non paragonabili.
Forse sperimenteranno un impianto pilota per validare le tecnologie e ci vedo tutto il senso del mondo in vista della produzione extraterrestre, di più sono meno ottimista

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L’Air Force Research Lab ha annunciato il Rocket Cargo Vanguard:

Non si parla solo di Starship e pare che siano molto seri nel sviluppare tecnologie di questo tipo.

Questo secondo me è uno dei punti chiave:

Under the new Rocket Cargo Vanguard, the DAF will seek to leverage these commercial advances and position the DoD to be an early adopter of the new commercial capability.

Mostrando interesse per primi (e fornendo anche dei fondi) hanno la possibilità di plasmare e inserire requisiti a loro utili sui nuovi lanciatori che disporranno di queste capacità.

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Segnalo questo paper pubblicato nei giorni scorsi. Nulla di particolarmente “concreto”, si tratta sostanzialmente di proposte su come sfruttare Starship in relazione ai piani interni di SpaceX a riguardo.
Personalmente quello che ha catturato la mia attenzione non è stato (soltanto) il contenuto del paper, ma anche chi sono gli autori e le rispettive istituzioni a cui sono associati.

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Decisamente
Direi che la NASA ci crede e intende essere della partita
È facile immaginare una collaborazione sempre più stretta tra NASA e SpaceX…

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Piccolo ma interessante dettaglio emerso alla riunione del NASA Advisory Council di oggi:

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Wow, non è un caso che manca Blue Origin vero??

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SpaceX vince un contratto da 102 milioni di dollari da parte del USAF per dimostrare la capacità di trasportare cargo (militari e umanitari, qualsiasi cosa voglia dire…) in giro per il mondo con Starship:

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La slide del twitt citato mi pare sia la pagina 19 di questo pdf che cita altrove BO 4 volte

Le aziende citate nel twitt sono le stesse di una collaborazione NASA cominciata nel 2014, quando Bezos & lawyers non si erano ancora ̶r̶e̶s̶i̶ ̶a̶n̶t̶i̶p̶a̶… opposti al GAO

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