La seconda che hai detto.
Era una proposta (non so quanto fattibile) relativa alla versione manned di HTV.
Ah ecco, grazie Peppe!
Ricordavo solo le perplessità relative a complessità e peso del sistema
Scusate la domanda, ma ora con la Soyuz invece come funziona? La torre di salvataggio estrae sia il modulo di rientro che quello orbitale?

Scusate la domanda, ma ora con la Soyuz invece come funziona? La torre di salvataggio estrae sia il modulo di rientro che quello orbitale?
Esatto.
La torre di salvataggio estrae il modulo orbitale con quello di rientro attaccato dietro.
Una volta ad una certa distanza dal rampa, si attivano dei pirotrecni che separano il modulo di rientro dal resto della torre di salvataggio (più modulo orbitale) che continuano per la loro strada.
Una volta libero il modulo di rientro dispiega il paracadute di emergenza (700 mq di superficie contro i 1.000 di quello nominale) ed atterra a qualche Km di distanza dalla rampa di lancio.
Il sistema è stato provato “dal vivo” nel corso della missione Soyuz T-10A, negli anni ottanta, che fu vittima di un’esplosione sulla rampa del vettore. I due cosmonauti a bordo della Soyuz furono recuperati incolumi.
Interessantissimo.
In teoria i moduli orbitali potrebbero essere equipaggiati in modo differente a secondo dei tipi di missione.
Da quì probabilmente la possibilità di riparare i satelliti in avaria.
Avrei una curiosità: Il nuovo sistema Russo ha costi minori per missione rispetto ad un eventuale ed ipotetico analogo sistema Americano basato su Saturn IB/Apollo/modulo orbitale di dimensioni paragonabili a quello dell’ASTP? Capisco che è un pò difficile rapportare i costi degli anni 70 al valore del denaro di oggi…ma così,tanto per capire.

E’ inoltre richiesto uno studio di fattibilità per missioni con orbite inclinate anche a 63°, 72°, 83° e 98°.
Di primo acchito mi vien da dire che la capacità di ottenere varie inclinazioni orbitali dipende più dal vettore che non dal suo carico.
Novosti Kosmonavtiky oggi riporta due notizie interessanti:
- La nuova capsula atterrerà nei dintorni del nuovo cosmodromo di Vostochny, infatti verranno create 3 zone operative full-time. La prima proprio adiacente allo spazioporto, la seconda 90 Km s/e e la la terza ancora 90 km oltre.
- Per il recupero terra/acqua in seguito ad un rientro di emergenza della nuova capsula “Rus”, verranno impiegati dei nuovi Ekranoplan (WIG) che garantirebbero una velocità di intervento superiore agli attuali mezzi.
dei nuovi Ekranoplan (WIG)
esistenti/in progetto/in fase di realizzazione?