Entro il 2021, l'IRAN vuole propri astronauti in orbita [0902-GEN]

Il Direttore della Iran Aerospace Agency, Reza Tagipur, ha dichiarato Giovedì che la propria Nazione è decisa a intraprendera la strada per arrivare a compiere voli spaziali orbitali, ciò utilizzando mezzi propri.
Reza Tagipur ha citato l’esempio dei Cinesi e degli Indiani, e considerando lo stato della ricerca spaziale del proprio paese, ha rivelato che il traguardo è attualmente nel 2021.
Contemporaneamente il Ministro Iraniano delle Telecomunicazioni e delle Tecnologie, Mohammad Soltani, ha rivelato che in Iran si sta procedendo alla costruzione di altri sette satelliti, da lanciare nei prossimi anni, di cui quattro esemplari, con carichi utili fini a 100 Kg. saranno immessi in orbita bassa.
Il 2 Febbraio l’Iran si è unita al Club delle Nazioni Spaziali, lanciando in orbita con il vettore nazionale Safir il satellite Omid, suscitando timori e perplessità, per ragioni politiche, in USA, Francia, Israele e Regno Unito.
Nel campo delle missioni spaziali con uomini a bordo, si sta assistendo ad un fiorire di iniziative, sopratutto nei paesi Asiatici.

Di per se potrebbe sembrare una “boutade”, ma se l’URSS avesse fatto la stessa dichiarazione nel 1949 (ossia 12 anni prima del volo di Gagarin) chi mai l’avrebbe presa sul serio??

Beh, c’è una leggera differenza tra l’URSS del '49 e l’IRAN di adesso… uno si era appena spartito il mondo con gli USA, l’altro come potenza economica/politica conta più o meno quanto il due di briscola…

Il paragone con Cina e India poi è fiori dal mondo. Cina e India sono da 30 anni le fabbriche del mondo, e sono gli stati che stanno tenendo positivo il ritmo di sviluppo mondiale… c’è un po’ di differenza anche qui con l’Iran…

Nel 1949, alla vigilia della prima esplosione atomica sovietica (assolutamente non prevista dagli americani), l’URSS non era ancora una “superpotenza credibile”. Era un paese devastato, letteralmente, dalla Seconda Guerra Mondiale e la cui tecnologia non veniva percepita come particolarmente avanzata.

In campo spaziale poi, gli americani erano convinti che i russi non avrebbero combinato niente di buono dal momento che loro si erano accaparrati il gruppo di Peenemunde (von Braun & Co.), grazie alla “Operazione Paperclip”.
Ricordiamoci che gli americani hanno continuato a sottostimare i russi fino alla prima metà del 1957. I primi lanci dell’R7 misero sull’avviso la CIA e gli Sputnik 1 e 2 furono un autentico shock per gli USA.

Detto questo naturalmente il paragone geopolitico con l’IRAN attuale è improponibile, quello che mi premeva sottolineare è che spesso queste astronautiche “emergenti” vengono (vedere il caso eclatante della Cina) guardate con sufficienza sopratutto da noi europei. A metterci soldi e tecnologie (anche acquisite da terzi ed in questo caso i buoni rapporti Cina-Iran potrebbero essere illuminanti) 12 anni sono un periodo sufficiente per realizzare una capsula manned capace almeno di un volo sub-orbitale.

e adesso senza voler aprire un post politico…

ricordiamo che un regime totalitario se decide qualche cosa la effettua, senza dover tener conto di nessuno.

Chiuso semi OT!

Non è una questione di regime… è una questione di investimenti, c’è poco da fare. Gli americani sono i migliori perchè ci investono più di tutti gli altri messi assieme, e lo fanno da 50 anni a questa parte…
Quanto puo’ costare lo sviluppo di un lanciatore umano? L’Iran puo’ permettersi di investire 1 miliardo di dollari (sempre che basti) in un lanciatore umano ? Se può permetterselo allora lo farà, ma io ho i miei dubbi…

Si, ma non è meglio che prima cerchino di diventare indipendenti su altre cose, come cibo, medicine, ecc… E poi come pensano di arrivarci al 2021, vendendo petrolio?

un po’ di notizie sull’economia iraniana

E’ vero, ma facciamo attenzione al costo del lavoro nei paesi del III mondo.
Se gli USA sono costretti a spendere almeno 1 Mld di dollari per rendere man-rated un vettore non è assolutamente detto che costi tanto ad un paese come, ad esempio, la Cina.

La chiave del costo estramente elevato di certe tecnologie non sta tanto e solo nell’R&D ma anche nel costo specifico del lavoro.
Avendo a disposizione molta manodopera di basso costo, anche se di elevato valore intellettuale (come dimostrano ampiamente Cina ed India) è possibile non solo ridurre, e di molto, i costi di produzione ma anche quelli di Ricerca & Sviluppo che tanto incidono nei progetti spaziali…

Noi pensiamo all’occidentale, con missili che devono garantire un alto livello di sicurezza prima di diventare adatti al volo umano. Poi il personale che li fabbrica ha costi molto più elevati che in altri stati.
Ma la questione sicurezza è molto sentita solo da noi, dove l’opinione pubblica ha un certo peso. Nella maggior parte del mondo l’opinione pubblica è quella di una ristretta minoranza della popolazione, che spesso tollera senza problemi lavoro minorile, 0 protezione sul lavoro ecc., ecc.
Far volare una Soyuz ha dei costi dovuti alla sicurezza, ma se togliamo quasi tutta la sicurezza quanto ci vengono a costare? Se la manodopera e gli equipaggi costassero solo un decimo di quelli odierni, sarebbero in molti a poterseli permettere.
Quanto agli incidenti… eh, i media sono degli specialisti in propaganda e salterebbero fuori con … “gli eroi dello spazio”, “il sacrificio degli spiriti nobili”, ecc. E il gioco è fatto.
Procurarsi informazioni tecnoche poi non è proprio un problema.
Non dico che l’Iran manderà nello spazio dei veicoli manned pericolosi, ma il pericolo stà che presto o tardi, pur di garantirsi un accesso allo spazio, si guarderà meno alla sicurezza. In fin dei conti il materiale umano è in abbondanza.
A questo punto mi immagino uno spazio colonizzato da ferrivecchi, astrocosmonauti sgarruppatissimi.
Cyberspazio astronautico.

la notizia, girando per la rete non e’ poi nuova infatti

novosti del 20/08/2008 http://en.rian.ru/world/20080820/116164664.html

Ynet del20/08/2008 http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3585540,00.html

e aggiungo che poi c’è anche il fattore delle materie prime e dei ricavi dell’industria.

i soldi cmq non gli mancano…

Al di là di tutto, credo che un’altra nazione che sviluppa tecnologia per lo spazio (quali che siano i fini) non sia una brutta cosa!
In fin dei conti si tratta sempre di qualcun altro che investe soldi nello spazio, questo non può che far bene all’astronautica in genere! Ricordiamoci che se l’aereo fosse rimasto cosa per pochi, oggi non avremmo quello sviluppo (e sicurezza) che ha l’aereo!
Tutto questo ovviamente se questa ricerca e investimento viene fatto secondo delle regole e stabilendo finalmente delle regolamentazioni a livello internazionale per l’accesso allo spazio (trattamento e generazione dei detriti in primis)!
Ma qui sto sognando, me ne rendo conto! :disappointed:

Al di la di ogni considerazione fin qui fatta mi sembra che gli iraniani siano almeno un po’ troppo ottimisti!

bisognerebe sapere se l’ente spaziale iraniano abbia compilato una road map o meno.

Queste dichiarazioni vengono da una nazione che ha appena messo in orbita bassa (bassissima… :stuck_out_tongue_winking_eye:) un satellitino di pochi kg… :roll_eyes: A mio modesto parere si tratta della solita “sparata” di MaḥmÅ«d Aḥmadinejād… Altre prospettive molto più realistiche quelle di Cina (già in orbita dal 2003…) ed India! :wink:

giust’appunto e’ in rete un’analisi del sistema safir, interessante davvero

Veramente interessante il pdf, grazie pilgrim1 :wink:

Sì davvero interessante. Però zitti zitti i loro passettini in avanti li hanno fatti…

di nulla amici… :beer: