Esame di Stato

Buongiorno a tutti,

spero di non ripetere argomenti già discussi ma ho cercato e non ho trovato nulla se non un post di 15 anni fa per cui magari potrebbe essere utile aggiornare l’argomento, almeno per me :stuck_out_tongue_winking_eye:

Mi sono laureato in ingegneria aerospaziale al PoliTo a dicembre e ora sto frequentando il master SEEDS in ambito esplorazione spaziale. Diciamo che nel mio futuro spero di vedere un lavoro in azienda in campo spaziale e credo che il master possa aiutarmi parecchio in questo ma staremo a vedere tra qualche mese… Un mio collega mi ha fatto venire il pallino per l’esame di Stato a cui non avevo mai minimamente pensato. Non lo vedo molto utile per il settore aeronautico o spaziale ma non vorrei sbagliarmi e pentirmi amaramente tra qualche anno di non averlo fatto in un momento in cui le nozioni sono ancora abbastanza fresche. Qualcuno ha esperienze in merito?

Grazie mille per i consigli e buona giornata

Giovanni

Dipende dalla direzione della tua carriera.
Fuori dall’Italia difficilmente ti servirà mai l’esame di stato italiano. Anzi sia nell’industria che nelle agenzie ci sono persone che coprono il ruolo Engineer che in realtà ingegneri non sono.
C’è da dire inoltre che la direzione mi sembra quella di abolire l’esame di stato.
La decisione è tua non ti fare influenzare sia dagli amici che da estranei su internet.

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Ciao. Benvenuto nel forum.

Porto la mia esperienza: mi sono laureato in ing.aerospaziale al PoliTO e non ho fatto l’esame di stato.
Sono 10 anni che lavoro nel settore spaziale, per una grossa multinazionale, posso dire che l’esame di stato non da alcun vantaggio.
Inoltre molti dei miei colleghi ingegneri non hanno sostenuto l’esame, soprattutto fra i più giovani.

Questo vale però per il lavoro dipendente in Italia.
Per l’estero quoto @Ritberger in pieno.

L’unico beneficio dell’esame di Stato puoi averlo nel caso tu voglia fare il libero professionista in Italia con partita iva oppure il piccolo imprenditore nel settore. Ed anche in questo caso i casi in cui ti tornerà utile saranno limitati.

Ad ogni modo, nel dubbio, fresco di studi mettersi un pezzo di carta in più in tasca non guasta mai, anzi!

Amen

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Aggiungo il mio consiglio, essendo un ingegnere Aerospaziale uscito dal PoliTo e che ha fatto il SEEDS (tanti anni fa).

Se puoi e se non ti costa troppo in termini di tempo, fai l’esame di stato adesso, finché hai gli studi universitari freschi nella tua memoria. È vero che al 99% non ti servirà mai a niente, ma se dovesse capitarti quell’1% tra 15 anni o anche più, passare l’esame allora sarà una difficoltà insormontabile.

Io ho fatto l’esame di stato subito dopo la laurea, l’ho passato e confermo che non mi è mai servito assolutamente a niente (non ho mai neanche ritirato il certificato). Ma se dovessi per qualunque motivo farlo adesso, non saprei neanche da dove cominciare… e chissà che non mi possa ancora servire tra altri 15 anni, se mai dovessi tornare in Italia e cambiare lavoro per chissà quale motivo

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Aggiungo la mia esperienza in un settore non aerospaziale. Ho lavorato per tanti anni all’estero come ingegnere e non solo non avevo l’esame di stato, ma nemmeno la laurea in ingegneria!
A quanto ne so l’esame di stato per gli ingegneri c’è solo in Italia e lo trovo una cosa veramente inutile.
Ti suggerisco due cose, di non fare l’esame di stato e di non ascoltare i consigli degli altri :joy:
Bene usare le informazioni ricevute per farsi un’opinione propria.

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Alziamo l’asticella

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Diciamo che molte volte chi ha un background scientifico come fisici/matematici/ informatici può tranquillamente ricoprire molti ruoli da ingegneri ( anche se tendenzialmente i fisici sono meno pragmatici :stuck_out_tongue_closed_eyes:)

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Grazie a tutti per le risposte, sicuramente è utile sentire opinioni di chi ha più esperienza. Diciamo che è confermato quello che credevo e cioè che in generale sia abbastanza inutile ma forse in questo momento può essere fattibile e quindi tanto vale farlo. In merito al fatto che volessero abolirlo, io avevo capito che volessero accorparlo all’esame di laurea ma che la cosa non fosse retroattiva e quindi il mio timore era che tra qualche anno potessero uscire una schiera di ingegneri veri e propri mentre io sarei rimasto senza il titolo, ma potrei aver capito male. Per @Buzz potrei chiedere dove lavori adesso? Qual è stato il tuo percorso professionale dopo il SEEDS?

Da circa un anno lavoro in ESA a Oberpfaffenhofen come mission manager per la stazione spaziale. Il mio percorso post SEEDS è iniziato da Thales Alenia a Torino, passando poi per Airbus a Brema con attività al DLR di Oberpfaffenhofen e poi in Airbus ad Ottobrunn.

E confermo che in tutto ciò l’esame di stato non mi è mai servito, ma non mi sono mai pentito di averlo fatto all’epoca.

Tanti miei colleghi del master sono sparsi per l’Europa in Thales Alenia, o in Airbus, in OHB, in DLR, in ESA. Altri invece hanno lasciato il settore e intrapreso altre carriere (in quasi 20 anni, le ramificazioni possibili sono davvero tante).

Buon continuamento dei tuoi studi, chissà che non ci vediamo qui ad Oberpfaffenhofen tra un paio d’anni :wink:

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Grazie per la risposta, spero vivamente di aver fatto la scelta giusta e di riuscire ad entrare nel settore… Per ora so solo che avevo fatto due domande per ESA YGT ma sono stato rifiutato su entrambe. Mi avevano avvertito che fosse molto difficile entrare da italiani

Io credo questa sia una leggenda metropolitana. Perché ESA dovrebbe rendere più difficile la selezione agli italiani?

PS : questa diceria gira da anni…

Ciao. Non sono molto ferrato sulla selezione ESA per il programma YGT, lo sono un pochino di più sulla selezione per i tirocini nelle agenzie e istituzioni dell’UE. Credo che la logica sia simile, ma se così non fosse sarò lieto di essere smentito.

Il sottotesto non è che ESA rende più difficili i testi per gli italiani (o per provenienza da X stato membro). La questione risiede da una parte nelle quote riservate alla rappresentatività per i diversi stati membri e dall’altra (e a volte congiuntamente) al fatto che più domande provengono dallo stesso SM, più concorrenza ci sarà per i candidati da quello stesso SM. Per cui la selezione diventa se non più difficile sicuramente più competitiva. Ed è per questo che diventa relativamente più semplice ottenere un tirocinio Blue Book alla Commissione europea se si è cittadini di Malta rispetto a essere cittadini italiani. Questo non vuol dire che il metro di misura non sia lo stesso per i candidati maltesi e italiani.

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È difficile entrare come staff (cioè dipendenti di ESA veri e propri), perché da italiani abbiamo sfondato la quota (legata a quanti soldi si mettono nella torta del bilancio ESA) di molto. E non siamo i soli eh, gli spagnoli ci fanno buona compagnia.

I contratti da YGT però seguono una logica un poco diversa in quanto le quote ai “resettano” al massimo ogni due anni, che è la durata massima dei contratto di lavoro come YGT.

Come confermato da altri, non ci sono criteri più penalizzanti per gli italiani come YGT.

Nessuna quota è prevista invece per i lavori da contractor (sennò sarei nei guai :sweat_smile: ).

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Ma ancora non sono passati 8 anni?
I tedeschi sono sempre sotto-rappresentati :wink:

Si sì intendevo fosse più difficile per problemi di rappresentanza ma dalle ultime che avevo letto l’Italia era tra i sovrarappresentati anche in YGT, poi sicuramente non avevo un CV particolarmente competitivo :joy:

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