Esplorazioni a emissioni zero e inquinamento generato dai lanci di razzi

@arkanoid
Ovviamente il ‘ridurre a zero’ era una visione utopistica. Volevo solo sapere se ci fossero dei sistemi che in futuro possano permettere di ridurre (in parte) le emissioni

Beh i razzi non sono come le automobili, a cui metti un filtro e diminuisci lo schifo che producono, non sono molti gli aspetti su cui puoi lavorare. Si possono migliorare i processi produttivi, ma questo come un qualunque processo industriale che utilizza energia. Sul lancio in sé, ad ora l’unico modo per migliorare è utilizzare solo idrogeno/ossigeno o metano/ossigeno, oppure non lanci. Magari in un futuro più prossimo si può parlare di lanciatori nucleari, appena la gente smetterà di associare nucleare = Cernobyl’ = cattivo. O il motore a curvatura, se si preferisce qualcosa di più realistico. Il problema è che ora come ora i lanciatori sono macchine così spinte che considerazioni ambientali sono l’ultimo dei problemi dei progettisti.

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In realtà produrre idrogeno e ossigeno per via elettrolitica usando energia elettrica da fonte rinnovabile è fattibile già ora, e in qualche misura lo si fa, proporzionalmente alle quote di rinnovabile usate da chi li produce con questo metodo.

Se non baglio anche Metano da diossido di carbonio e acqua e’ teoricamente fattibile: ciclo chiuso … CH4+O2 <=> CO2+H2O
Nel primo passaggio si produce energia, nel secondo si consuma (altra) energia che puo’ essere di tipo rinnovabile.

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Non sbagli…

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Articolo interessante i merito!

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@Enrico_Richetti Molto interessante, grazie!

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Ciao, ti rispondo linkando la risposta che ho dato ad @astroTommyS nell’altro post

Per quanto riguarda quello che hai scritto qui:

Io non credo che si possano ridurre “in parte” le emissioni. Come ho scritto, per andare in orbita serve una quantità di energia enorme, che non si può in nessun modo ridurre.

Con la fisica che conosciamo oggi quell’energia si può ottenere solo in due modi: una reazione chimica o una reazione nucleare. Questo è un dato di fatto, la fisica non si può cambiare e quell’energia per arrivare in orbita non si può ridurre.

Il tema è interessante, ma credo vada affrontato in termini scientifici, cosa che purtroppo vedo troppo spesso dimenticata quando si parla di clima :slight_smile:

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Sulla base di cosa fai questa affermazione?

Dal punto di vista delle emissioni durante il lancio, considerando che usa o un sacco di propellente per far atterrare in maniera controllata il primo stadio, l’inquinamento è molto di più rispetto a un lanciatore non riutilizzabile che fa cadere il primo stadio senza controllo.

Per sapere l’impatto end-to-end bisognerebbe paragonare l’inquinamento prodotto dall’uso di questo propellente aggiuntivo con quello prodotto per costruire un nuovo primo stadio. In avendo informazioni dettagliate sulla produzione in spacex, credo che non possiamo rispondere a questa domanda.

Il vapore acqueo è il principale gas serra del pianeta. Sono d’accordo che l’emissione di un vettore è trascurabile rispetto al vapore acqueo che si forma sui mari, ma lo stesso discorso si può fare sulla CO2.

Quindi imho non è corretto dire che LOX-LH2 sia ad impatto zero

Avevo visto un tweet di Musk (lo so: da prendere con le molle!) dove diceva che il carburante non gli fa un baffo, trattandosi di qualche centinaio di K$ a confronto di n. M$ di costo del primo stadio. Del secondo non diceva nulla.
Non so se la cosa si rifletta anche sull’inquinamento generato dalla costruzione.

Se inquinamento minore significasse anche costo minore, le aziende investirebbero di più nella ricerca sul clima e avremmo già risolto il problema su scala globale da qualche tempo :grin:

Purtroppo però di solito funziona al contrario…

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Scusa, non capisco. Quindi concordi che si inquina di meno a riutilizzare i razzi?

Infatti la domanda era volta a sapere se dal punto di vista scientifico fosse possibile ridurre le emissioni, ma allo stesso tempo mantenere l’efficienza, non fraintendermi :slight_smile:
Grazie mille per le informazioni, le avevo già lette nell’altra discussione

Se il primo stadio è riutilizzabile, non si spendono soldi per ricrearlo e utilizzarlo in un’altra missione no? La mia affermazione era riferita ai costi.
Effettivamente, però, non avevo considerato che per riatterrare si producono ancora più emissioni, quindi siamo punto e a capo :rofl:

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Io inizialmente avevo pensato fosse così o, per lo meno, che i soldi risparmiati si potessero investire per ridurre l’impatto sull’ambiente; ma, effettivamente, come dice @Buzz per far riatterrare lo stadio sulla Terra serve ancora più propellente e quindi più emissioni. Confermate?

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No, come ho scritto sopra non credo che abbiamo tutte le info disponibili per fare questa affermazione (per esempio bisogna mettere nell’equazione anche le emissioni della chiatta che ogni volta deve uscire in mare)
Rispondendo a te, volevo dire che anche se Musk dice che il costo del propellente aggiuntivo è trascurabile, non vuol dire che siano anche trascurabili le sue emissioni aggiuntive, rispetto alle emissioni totali che sono richieste per produrre, lanciare e recuperare il vettore.

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Se ci limitiamo alle emissioni durante il lancio (e non giustamente a tutto il ciclo produttivo), non si può sfuggire al fatto che (almeno con la fisica attuale) per far andare un razzo su occorre che questo sputi velocemente qualcosa giù. La sfida sta nel trovare quel qualcosa che sia allo stesso temo meno inquinante e più efficiente

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A mio avviso non serve la bacchetta magica: come si è già detto i propellenti sono un combustibile e un ossidante; in base a che prodotti si usano è più o meno facile ricavarli utilizzando energia rinnovabile e con un ciclo “pulito”. Ad esempio, le auto a metano inquinano perché preleviamo carbonio dal sottosuolo e lo buttiamo in atmosfera. Questa cosa sta alterando di brutto delle condizioni che hanno consentito al pianeta di raggiungere un equilibrio sufficiente a consentire lo sviluppo della vita e la sua evoluzione favorevole all’uomo. Se il carbonio lo andiamo a riprendere dall’atmosfera usando energia pulita e lo andiamo a ricombinare con l’idrogeno anch’esso prelevato dall’atmosfera, non produciamo alterazioni (in prima approssimazione). Questa cosa si può fare tecnicamente, il problema è che l’universo ha una cosa chiamata entropia che nessuna tecnica cambierà mai: quando inverti una reazione per riottenere i reagenti l’energia che ci metti è sempre maggiore di quella liberata dalla reazione quando la usiamo nel verso “utile”.

Se si parla di efficienza, in questi termini ha senso: energia utile/energia spesa. Altri usi del termine efficienza legati alla conversione dell’energia perdono significato concreto

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Spesso all’osservatorio mi chiedono quanto inquina un razzo… E io non so rispondere.
Quindi ho una domandina per voi:
Quanto inquinano i razzi?
Potete spiegarmelo facendo esempi del tipo “4 ore di aereo inquinano come un lancio di un falcon 9”

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