Esplosione in orbita di uno stadio superiore Breeze M

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Questo si che sarebbe un problema da risolvere, non tanto per motivi ecologisti, ma per il danno che si rischia di fare ad altre missioni.
Comunque considerando che l’orbita ha un perigeo piuttosto basso, i detriti non dovrebbero metterci troppo tempo a decadere e a rientrare verso la Terra. Sarebbe interessante sapere a che altitudine è avvenuta l’esplosione…

E perche’ ha deciso di esplodere?

Il perchè abbia deciso di esplodere può essere stato dettato da un micro impatto: liberi un pò di idrazina dove non dovrebbe esserci e bum…

Quello che non mi spiego è perchè non si possa farli esplodere a comando, in un punto ben preciso dell’orbita: capisco che il motore non si accenda ma non vedo riferimenti ad un down nelle comunicazioni…

Poterlo far esplodere a 250 km di altezza penso risolverebbe il problema dei detriti, che decadrebbero più in fretta e formerebbero una “rosa” molto più stretta che in un punto più alto dell’orbita…

Eh purtroppo è proprio quel genere di situazioni che non si dovrebbero verificare: una vagonata di detriti in un’orbita utilizzata. Speriamo sia successo a una altitudine bassa e che la maggior parte dei detriti rientri prima possibile…certo che se si è trattato di una esplosione vera e propria immagino che il materiale si sia disperso su traiettorie diverse, non sarà semplice nemmeno tenere traccia di tutti i frammenti.

Beh, ma l’altitudine minima di quell’orbita è appunto 250 km, il perigeo dell’orbita precedente… in ogni caso è da capire quanta energia si è liberata nell’esplosione. Il centro di massa della totalità dei detriti rimarrà su quell’orbita, ma i detriti sparati dall’esplosione avranno velocità molto diverse e quindi si metteranno su orbite piuttosto diverse una dall’altra…

Visto il mancato completamento della sua missione è ipotizzabile supporre un malfunzionamento che, successivamente, abbia portato ad altre concause ccon successivo contatto dei propellenti residui al suo interno; da qui l’esplosione dello stadio. Il problema attuale è quello di capire cosa abbia causato il suop mancato funzionamento per evitare incidenti simili in futuro.

Quanto segue è estratto da una notizia di settembre.

Il difetto che fece fallire il lancio è riconducibile ad un componente dello stadio che non venne fabbricato secondo le specifiche.
Il componente è stato costruito dalla Polyot di Omsk, Russia, in un impianto gestito dal Khrunichev Space Center di Mosca (prime contractor del Proton).
Fino al 2011 il componente in questione era costruito da Khrunichev, successivamente la produzione è stata affidata a Polyot nell’ambito di una riorganizzazione delle fasi produttive del Proton.
Il componente prodotto dalla Polyot ha volato in molti lanci senza dare problemi, per questo sembra aver superato tutti i test di controllo eseguiti da Polyot e Krunichev. Pare che il difetto comunque sia riconducibile ad una incomprensione circa il procedimento di produzione del pezzo e dalle analisi eseguite sembra che il problema si presenti solo a certi valori di pressione.
Il componente comunque sarĂ  sostituito da tutti i Breeze-M che devono essere ancora integrati/prodotti.

http://www.orbitaldebris.jsc.nasa.gov/newsletter/pdfs/ODQNv16i4.pdf

A pagina 2 e 3 si parlava della possibilità dell’esplosione.

Sono i “piccoli aggiustamenti” che si devono compiere quando si cambia qualcosa. Speriamo che risolvano il tutto e che, in futuro, non ci siano più problemi.