Etica "aerospaziale"

bha veramente non mi sembra di avare le idee confuse su un bel niente…certo che so bene che nessuno è un santo, ivi compresi i nostri soldati…e giusto perchè si sappia non sono neanche anti-americano…i politici sono quelli che decidono, e i militari obbediscono!! giustamente come dico “mai dire sempre”…è ovvio che ci sono eccezioni, ma attualmente mi sembra di sentire parlare bene dei nostri militari, mi sembra anche giusto apprezzarli per il lavoro che comunque compiono.

Per quanto riguarda il mandare il CV alla FIAT per non avere rimorsi di coscienza, i miei prima di tutto non sono rimorsi di coscienza ma coerenza con i miei principi e valori. In secondo luogo, l’aeronautica non è solo militare, anzi…mi sembra che gli aerei che quotidianamente usiamo per spostarci da una parte all’altra del pianeta sia aerei da trasporto civile…vi sono aziende che operano in entrambi i settori, per cui non vedo perchè non dovrei richiedere di lavorare per il solo settore civile…mi pare che in molti casi la distinzione si possa fare nettamente…scordavo che esistono anche le compagnie aeree, gli aeroporti, le aziende di manutenzione aerea, etc…che se non sbaglio operano in campo civile…e poi chi ha detto che devo stare qua in Italia per lavorare in campo aeronautico?

Al più se non trovo niente da fare, anzicchè fare l’ingegnere aerospaziale farò l’aerospazzino :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Ciao Giuseppe,
capisco cosa intendevi dire, il mio è stato solo uno spunto di riflessione un po’ provocatorio, per affermare che, paesi democratici o no, esistono alcune tipologie di armi che per definizione colpiscono su larga scala e per la stragrande maggioranza la popolazione civile.

Ovviamente sull’uso o meno di tali apparati bellici vi sono da fare una serie di enormi distinguo tra governi e regimi…

:wink:

Figurati, Ale :wink:

Quello che intendevo dire e’ che la stragrande maggioranza dei progetti nel settore civile viene dal settore militare, che siano aerei, controllori del traffico aereo, meteo, GPS, piloti ecc in molti casi la loro provenienza e’ quella del mondo delle “stellette”.Quindi lavorare ad esempio per l’ Alenia o per L’EADS o societa’ simili, puo’ significare che il tuo lavoro avra’ ricadute sia nell’impiego di sistemi d’arma militari che ricadute in quello civile; tanto piu’ che oggi un progetto aeronautico non nasce dalla mente di un singolo progettista ma da un team, guarda ad esempio in F 1, all’interno della Ferrari ( e te lo dico perche’ ho un collega di un amico che ci ha lavorato) per progettare l’alettone anteriore per circuiti lenti (esempio) ci sono come minimo 4 tecnici che presentano ogn’uno almeno piu’ di una bozza che poi un supervisore sceglie e lo passa ad un altro team che provvede ad inserirlo nel lavoro di altri.
Il tutto cambia se il lavoro lo trovi per certe ditte, come dire… un po’ disinvolte, o per paesi che non si fanno troppi scrupoli nel reclutare personale mercenario disposto a tutto (apri l’atlante mondiale, guarda in basso a destra e scgli…).
Comunque non ti scoraggiare, fai quello che la tua coscienza ti dice ma credici fino in fondo, perche’ il lavoro e’ importante, ma lo ancor di piu’ la propria dignita’.

Ciao da Jolly Rogers
Anytime, Baby

da ricordare sempre, ottimo promemoria

Secondo me giustificare il settore militare dicendo che molta tecnologia applicata nel civile deriva proprio da questo è sbagliato. Cioè come dire: sviluppo piattaforme inerziali per missili terra aria e sono tranquillo perchè poi tale tecnologia verrà applicata a navi e aerei civili… Ma che discorso è? Si possono tranquillamente progettare piattaforme inerziali saltando a piè pari il primo step, introducendole direttamente nel civile no?? Basta spostare semplicemente i finanziamenti.

Certo che per decidere questi spostamenti di capitali bisogna progredire come civiltà… questione di centinaia d’anni??? Può essere ma prima o poi si deve pur iniziare no?