Expedition 59 Mission Log

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Brevissima GIF che mostra l’estrazione di OCO-3 dalla stiva di Dragon.

10 Maggio 2019

Nella giornata odierna l’equipaggio dell’Expedition 59 si è concentrato molto sulla ricerca umana per migliorare la salute delle persone sulla Terra e nello spazio. I residenti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale sono impegnati a studiare come il corpo umano e gli altri organismi si adattano nello spazio così da aiutare la NASA a prepararsi per andare sulla Luna entro il 2024.

Venerdì gli astronauti Anne McClain e Christina Koch si sono alternate durante la giornata a controllare l’esperimento sulle cellule renali, o Kidney Cells, che cerca delle cure innovative per i calcoli renali, l’osteoporosi e ed esposizioni chimiche tossiche. Contrastare i sintomi accentuati dallo spazio è fondamentale per il successo di un volo spaziale a lunga durata verso la Luna e Marte.

Anne McClain ha iniziato la sua giornata effettuando delle ricerche sull’aumento della pressione nella testa e negli occhi causata dallo spazio insieme al comandante della Stazione, Oleg Kononenko, e gli ingegneri di volo Nick Hague e Alexey Ovchinin. Il quartetto ha provato una tuta particolare, chiamata Lower Body Negative Pressure suit, che contrasta la risalita del sangue e degli altri fluidi verso la testa dell’astronauta. I compagni si sono anche sottoposti ad alcune scansioni ad ultrasuoni dei loro occhi e delle loro vene per lo studio di lunga data sui “Fluid Shifts”.

In aggiunta, i due bracci robotici della Stazione, quello canadese e quello giapponese, si sono stati coordinati per rimuovere i carichi esterni durante il fine settimana. I due strumenti per la ricerca sulla Terra e dello spazio sono stati estratti dalla sezione esterna non pressurizzata del veicolo cargo di SpaceX, Dragon, e posizionati sulla Stazione; mentre un vecchio esperimento sull’atmosfera terrestre che ha finito la sua missione è stato posizionato al loro posto all’esterno di Dragon.

Il braccio robotico Canadarm2 ha tolto il Orbiting Carbon Observatory-3 (OCO-3) dalla sezione non pressurizzata di Dragon. In seguito, il braccio robotico giapponese lo prenderà per installare il rilevatore globale di carbonio sul pallet esterno del modulo Kibo. Dopo il Canadarm2 estrarrà ed installerà lo Space Test Program-Houston 6, strumento per la ricerca della fisica spaziale, sul traliccio della Stazione.

In fine, il braccio robotico giapponese, collocato all’esterno del modulo Kibo, lascerà al Canadarm2 il Cloud-Aerosol Transport System (CATS) per la sua installazione all’interno del tronco di Dragon. Prima del suo ammaraggio nell’Oceano Pacifico alla fine di Maggio, il suo tronco con all’interno CATS si separerà durante il rientro bruciando nell’atmosfera.

E’ stato portato sulla Stazione da un veicolo cargo Dragon nel Gennaio 2015 per poi essere sistemato all’esterno del modulo Kibo; dimostrando con successo una tecnica economica per controllo dell’atmosfera terrestre dalla Stazione.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/

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ISS Daily Summary Report – 09/05/2019

Repository : L’equipaggio ha preparato lo strumento per la raccolta di urine che sarà effettuata Sabato e Domenica per poi conservarli in un archivio. Il suo scopo è quello supportare la scoperta scientifica che contribuisce alla nostra conoscenza fondamentale nell’ambito dei cambiamenti fisiologici dell’essere umano e l’adattamento ad un ambiente in microgravità e fornisce opportunità uniche per studiare in toto i cambiamenti della fisiologia umana che abbraccia molte missioni.

Micro-14 : L’equipaggio ha preso un campione da uno dei 12 “pozzetti” della piastra per micro-titolazione della Biocell che si trova all’interno del Life Science Glovebox. La missione di ricerca sulla scienza della vita Micro-14 studierà e analizzerà le risposte della Candida Albicans, un tipo di lievito, alle condizioni della microgravità, ed in particolare, valuta i cambiamenti fisiologici sia a livello cellulare sia a quello molecolare, per individuare i fattori di virulenza.

Japanese Experiment Module Airlock (JEMAL)/Materials ISS Experiment Flight Facility (MISSE) Materials ISS Experiment Transfer Tray (MTT) Remove and BCDU JEM ORU Transfer Interface (JOTI) Reconfiguration: L’airlock del modulo Kibo è stato pressurizzato permettendo l’accesso all’equipaggio una volta esteso il tavolo scorrevole. Hanno poi rimosso il MTT e conservato 3 “MISSE Sample Carriers” per il ritorno. In seguito JOTI è stato riprogrammato in aiuto del prossimo trasferimento del BCDU (Battery Charge/Discharge Unit) utilizzando l’airlock del modulo Kibo. La piattaforma primaria del MISSE-FF offre la possibilità di testare materiali, rivestimenti e componenti o altri esperimenti più grandi nell’ambiente rigido dello spazio, che è praticamente impossibile fare insieme sulla Terra. Le prove effettuate in orbita terrestre bassa consentono di testare come i materiali reagiscono all’esposizione alle radiazioni ultraviolette (UV), all’ossigeno atomico (AO), alle radiazioni ionizzanti, al Ultrahigh Vacuum (UHV), alle particelle cariche, ai cicli termici, radiazioni elettromagnetiche e micro-meteoroidi nell’ambiente dell’orbita terrestre bassa.

Space Technology and Advanced Research Systems (STaARS) Bioscience-3: L’equipaggio ha rimosso i tre Experiment Containers che erano rimasti all’interno di STaARS e poi riposti al fresco a -80°C. Lo studio degli effetti del volo spaziale sull’endotelio vascolare e sulla muscolatura liscia (STaARS BioScience-3) contribuisce a una maggiore comprensione delle malattie cardiovascolari (CVD) attraverso lo studio della trascrittomica delle cellule vascolari. Al ritorno dal volo spaziale, i membri dell’equipaggio spesso mostrano alterazioni nei loro sistemi cardiovascolari, simili a quelli che soffrono di CVD. Lo scopo di questo lavoro è di chiarire il meccanismo del danno vascolare cellulare nell’ambiente spaziale esponendo cellule vascolari al volo spaziale.

Team Task Switching (TTS) : I membri dell’equipaggio hanno fatto un sondaggio sul Team Task Switching il cui obiettivo è quello di sapere se i membri dell’equipaggio hanno difficoltà a cambiare attività, e applicare i risultati sia alla riduzione di eventuali conseguenze negative sia al miglioramento della motivazione individuale e della squadra e l’efficacia.

Payload Executive Processor (PEP) R14 Health and Status Software Patch: Ad entrambi i Payload Multiplexer Demutliplexers (MDMs) è stata caricata una patch software chiamata “PEP R14 Health and Status”. Questa patch aumenta la memoria tampone, da 17487 words a 30000, velocizzando la raccolta dati dei carichi multipli in contemporanea ed è in supporto dell’attivazione dell’ Osservatorio di Carbonio Orbitante 3 durante la missione Dragon CRS-17. Il limite della memoria tampone era una limitazione per le operazioni dei carichi, limitando il numero totale di carichi utili che riportano lo stato e la salute attraverso l’MDM.

Manutenzione Tuta per Attività ExtraVeicolare (EVA) : L’equipaggio ha caricato le 6 batterie delle luci sul casco e le 2 Rechargeable EVA Battery Assemblies (REBAs) e rigenerato la cartuccia Metal Oxide (METOX) che ha il compito di rimuovere la CO2 dall’aria purificandola.

Status Dragon Cargo Transfer: L’equipaggio ha svolto circa 25 ore e mezza, sulle 28 programmate, per le operazioni di trasferimento del carico presente sul veicolo cargo Dragon.

https://blogs.nasa.gov/stationreport/
#iss-daily-status-report

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13 Maggio 2019

I bracci robotici del Canada e del Giappone hanno lavorato in coppia durante il weekend per sostituire gli esperimenti all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale. Nel frattempo l’equipaggio dell’Expedition 59 ha iniziato la settimana studiando robotica e biologia mentre i due cosmonauti si apprestano alla prossima spacewalk.

La scorsa settimana, il braccio robotico Canadarm2, lungo circa 18 metri, ha iniziato a rimuovere la scorsa settimana un paio di ricerche esterne dalla sezione non pressurizzata del veicolo cargo Dragon. Manovrato da remoto ha afferrato per primo l’Osservatorio Orbitante di Carbonio 3 (OCO-3) per poi lasciarlo al braccio robotico giapponese che lo ha fissato al pallet esterno del modulo Kibo.

In seguito il Canadarm2 ha preso dalla stiva di Dragon l’esperimento Space Test Program-Houston 6 e lo ha installato sul traliccio della Stazione. Questo esperimento offre una piattaforma per lo studio della fisica spaziale per migliorare la navigazione dei veicoli e le tecniche di comunicazione. Dopo il braccio robotico ha tolto dal traliccio uno studio portato a termine sulle comunicazioni radio, chiamato SCAN.

Il braccio dell’agenzia spaziale giapponese ha anche prelevato dall’esterno della Stazione l’esperimento Cloud-Aerosol Transport System (CATS) per poi lasciarlo al Canadarm2 che lo inserirà all’interno del tronco di Dragon. CATS ha iniziato con successo a dimostrare il monitoraggio atmosferico dopo la sua consegna nel gennaio 2015 a bordo di un veicolo cargo Dragon di SpaceX. CATS e SCAN bruceranno alla fine di maggio nell’atmosfera terrestre quando il tronco di Dragon si separerà durante il rientro sulla Terra del veicolo cargo.

Oggi, all’interno del laboratorio orbitante l’astronauta della NASA Anne McClain ha effettuato la calibrazione di 3 assistenti robotici liberi di volare chiamati Astrobee e mappato con loro il laboratorio giapponese Kibo. Gli ingegneri di volo Nick Hague e Christina Koch hanno continuato a studiare come lo spazio modifica il sistema immunitario, gli agenti patogeni e le cellule renali.

I due cosmonauti, il comandante della Stazione Oleg Kononenko e l’ingegnere di volo Alexey Ovchinin, stanno pianificando la quarta spacewalk di quest’anno sulla Stazione, prevista il 29 Maggio. La durata prevista è di circa 6 ore e si occuperanno di recuperare alcuni esperimenti, di pulire le finestre e di raccogliere dei campioni dal segmento russo della Stazione.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/

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Ve la immaginate questa scena? Due robot nello spazio che si passano degli oggetti…
Purtroppo a quanto ho capito non è andata così, il robot canadese ha estratto un oggetto dal bay di dragon e l’ha insert to nello spazio del segmento giapponese della Iss riservato a questo scopo. Poi il robot giapponese l’ha preso e messo in produzione. Questo è quello che ho capito io, ma spero proprio di sbagliarmi e vorrei trovare il video di questo passaggio del testimone :slight_smile:

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:grinning:

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Si @Vespiacic la tua interpretazione dei fatti é giusta. Ammetto il mio errore di una traduzione fin troppa maccheronica per quanto il risultato, a posteriori, possa far ridere; domani la sistemo in una forma migliore!

Ma no, ma che stai dicendo? La tua interpretazione è sintetica, come è giusto che sia, non puoi scendere troppo in dettaglio nei tuoi riassunti, anzi, sono perfetti così.

Li leggo spesso e stavolta la scena mi ha fatto fare un volo con la mente che volevo condividere :slight_smile:

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ISS Daily Summary Report – 10/05/2019

CSA/Bio-analyzer : L’equipaggio ha iniziato un’analisi di un campione di controllo, utilizzando gli strumenti presenti nel Bio-Analyzer, il marcatore cellulare e il bio-marcatore. Benché la Stazione Spaziale internazionale sia equipaggiata con gli strumenti di ricerca per le scienze della salute e della vita, la strumentazione esistente per l’analisi di campioni biologici è quasi del tutto carente rispetto alle capacità di un laboratorio sulla Terra. Per ovviare a questo problema, saranno effettuati dei test sul Bio-analyzer, che è stato specificamente sviluppato per quantificare le molecole e le cellule nei liquidi corporei come sangue, urina o saliva. L’analisi viene effettuata su campioni di sangue prelevati tramite una puntura di un dito e lo strumento fornisce i dati entro 2 ore dalla raccolta del sangue.

Combustion Integration Rack (CIR)/Advanced Combustion via Microgravity Experiments (ACME): L’equipaggio ha sostituito l’ ACME Igniter Tip e montato l’ ACME Short Thermocouple Array così da continuare la ricerca ACME/Flame Design. Essa studia la produzione e il controllo di fuliggine per ottimizzare una combustione ricca di ossigeno e la forma di fiamme robuste prive di fuliggine. La fuliggine può influire negativamente sull’efficienza, sulle emissioni e sulla durata di vita delle apparecchiature, per cui ciò può portare a progetti di bruciatori più efficienti e puliti. Come parte del progetto ACME, l’esperimento è condotto nel CIR con fiamme sferiche di combustibili gassosi. Flame Design è uno dei cinque esperimenti condotti nel CIR/ACME.

Cryo chiller Desiccant Remove : L’equipaggio ha rimosso un sacchetto disidratante da ognuna delle quattro aperture del Cryo Chiller Sample Cartridge. Cryo Chiller lavora all’interno di una EXPRESS Rack ed è dotata di una interfaccia configurabile a -185°C così da gestire diversi tipi di campioni oltre ad essere modulare, se necessario, per quei campioni che richiedono una configurazione particolare. Offre anche un comodo spazio a temperatura ambiente accanto al volume freddo dove possono essere sistemati strumenti aggiuntivi durante le operazioni dell’equipaggio. L’unità garantisce il trasporto nei veicoli adibiti al Commercial Orbital Transportation Services (COTS) a temperature attualmente non raggiungibili, circa -160°C a 75 watt.

Fluid Shifts Chibis Ops: Due membri dell’equipaggio hanno terminato il loro secondo e ultimo giorno di raccolta dati sulla pressione della parte inferiore del corpo. Fluid Shifts è una ricerca della NASA composta da Dilution Measurements, Baseline Imaging, and Imaging con Chibis. Quest’ultimo è uno strumento utilizzato per eseguire una parte dello studio chiamata pressione negativa della parte inferiore del corpo. Questo esperimento studia le cause di cambiamenti fisici e persistenti negli occhi degli astronauti. Poiché la risalita dei fluidi corporei verso la testa è un presumibile fattore di questi cambiamenti, si sta valutando di invertire questo spostamento di fluido con dispositivo “a pressione negativa per la parte inferiore del corpo” come un possibile intervento. I risultati di questo studio potrebbe aiutare a sviluppare delle misure preventive contro i cambiamenti duraturi nella vista e la prevenzione dei danni agli occhi.

Kidney Cells : L’equipaggio ha rimosso dallo Space Automated Bioproduct Laboratory (SABL) l’attrezzatura per lo studio sulle cellule renali, o Kidney Cells, ed effettuato la sostituzione del supporto all’interno del Life Sciences Glovebox (LSG). Gli effetti della microgravità sulla struttura e sulla funzione del Sistema Micro-Fisiologia del Tubulo Distale, o cellule renali, esamina in che modo la salute dei reni è influenzata dalla microgravità e da altri fattori del viaggio spaziale, compresa una maggiore esposizione chimica, la conservazione e il riciclaggio dell’acqua e un’assunzione alimentare alterata. Gravi condizioni mediche causate da scarsa salute dei reni – comprese le proteine nelle urine (proteinuria), osteoporosi, e calcoli renali – si verificano più spesso e più rapidamente nello spazio. Le conoscenze acquisite possono contribuire a proteggere la salute degli astronauti e anche a migliorare i trattamenti per le malattie renali sulla Terra.

Mobile Servicing System (MSS) Orbiting Carbon Observatory (OCO)-3 : La scorsa notte i controllori del braccio robotico hanno manovrato il Canadarm2, a cui era agganciato il manipolatore agile per scopi speciali o Dextre, per estrarre dalla stiva del veicolo cargo Dragon l’ Osservatorio Orbitante di Carbonio-3 . Successivamente lo ha lasciato al braccio robotico giapponese per fissarlo al pallet esterno del modulo giapponese Kibo. Fatto ciò, l’osservatorio è stato attivato correttamente continuando a lavorare per i successivi 90 giorni durante i quali consentirà l’osservazione dell’anidride carbonica (CO2) presente nell’atmosfera terrestre. Questo strumento spaziale è progettato per analizzare la distribuzione di CO2 sulla Terra in quanto è legata sia alla crescita delle popolazioni urbane sia al cambiamento del comportamento sulla combustione di combustibili fossili.

https://blogs.nasa.gov/stationreport/
#iss-daily-status-report

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ISS Daily Summary Report – 13/05/2019

Kidney Cells: Domenica, l’equipaggio ha eseguito la fissazione (*) del Kidney Cell all’interno del Life Science Glovebox (LSG). Inseguito, l’apparecchiatura del Kidney Cells è stata rimossa dal LSG e preparata per il rientro a fine mese a bordo del veicolo cargo Dragon CRS-17. Gli effetti della microgravità sulla struttura e sulla funzione del Sistema Micro-Fisiologia del Tubulo Distale, o cellule renali, esamina in che modo la salute dei reni è influenzata dalla microgravità e da altri fattori del viaggio spaziale, compresa una maggiore esposizione chimica, la conservazione e il riciclaggio dell’acqua e un’assunzione alimentare alterata. Gravi condizioni mediche causate da scarsa salute dei reni – comprese le proteine nelle urine (proteinuria), osteoporosi, e calcoli renali – si verificano più spesso e più rapidamente nello spazio. Le conoscenze acquisite possono contribuire a proteggere la salute degli astronauti e anche a migliorare i trattamenti per le malattie renali sulla Terra.

*La fissazione è un insieme di tecniche usate in biologia per preservare i campioni e bloccare le reazioni biochimiche in corso in preparazione delle successive analisi.

Sostituzione Nutrienti MVP Cell-01 : Durante il fine settimana, l’equipaggio ha estratto gli Experiment Modules dal Multipurpose Variable-G Platiform, cambiando i nutrienti e reinserendoli al loro posto. Questo esperimento studia una patologia chiamata Osteoartrite Post-traumatica , ovvero una lesione traumatica dell’articolazione che può condurre all’artrite inseguito alla diminuzione di cartilagine e di materiale osseo. L’idoneità dei possibili farmaci per prevenire l’avanzamento di questa patologia è testato sia sulla Terra sia nello Spazio. Lo strumento MVP è usato per condurre ricerche nello spazio con diversi tipi di campioni come moscerini della frutta, vermi piatti, piante, pesci, cellule, cristalli proteici e molti altri. Al suo interno sono presenti delle girandole che simultaneamente possono produrre 2g di gravità artificiale.

Mappatura Astrobee: L’equipaggio ha traslato manualmente gli Astrobee in diverse posizioni all’interno del modulo giapponese Kibo e nel Nodo 2. L’obiettivo è quello di creare una mappa del modulo così da calibrarli. Le attività sono state svolte senza difficoltà e la squadra di terra era felice per i risultati Gli Astrobee sono una serie di 3 robot liberi di volare a forma di cubo. Essi sono progettati per aiutare gli scienziati e gli ingegneri a sviluppare e testare delle tecnologie per l’uso in microgravità assistendo gli astronauti con i compiti di routine e dare ai controllori di terra ulteriori occhi ed orecchie sulla Stazione. Questi robot autonomi sono mossi da ventole e una navigazione basata sulla visione, eseguono il monitoraggio dell’equipaggio, campionamento, gestione della logistica e possono ospitare fino a 3 esperimenti.

The ISS Experience: L’equipaggio ha sistemato l’attrezzatura del ISS Experience per documentare gli scatti fotografici odierni all’esperimento Veggie Ponds. Nella discussione si è parlato prima dell’importanza dei sistemi per la crescita delle piante in missioni verso la Luna e Marte; poi del sistema stesso ed infine la spiegazione della sua luce di crescita rosa. L’ISS Experience crea un film-documentario in realtà virtuale sulla vita quotidiana a bordo della Stazione. I filmati di 8/10 minuti raccolti durante 6 mesi di ricerca scientifica coprono differenti aspetti della vita dell’equipaggio, svolgimento della scienza a bordo della Stazione, e le partnership internazionali coinvolte. L’ISS Experience usa telecamere Z-CAM V1 Pro Cinematic Virtual Reality (VR) a 360 gradi con 9 lenti fisheye da 190 gradi.

Micro-14 : Usando il Microgravity Science GloveBox, l’equipaggio ha inoculato i sacchetti di colture con il lievito. La missione di ricerca sulla scienza della vita Micro-14 studierà e analizzerà le risposte della Candida Albicans, un tipo di lievito, alle condizioni della microgravità, ed in particolare, valuta i cambiamenti fisiologici sia a livello cellulare sia a quello molecolare, per individuare i fattori di virulenza.

Nano Antioxidants : L’equipaggio ha rimosso i 12 contenitori con l’esperimento dal Kubik dopo il completamento un ciclo automatico. Il fine di questo studio è quello di trovare delle soluzioni innovative alla stimolazione cellulare per contrastare gli effetti negativi sul sistema muscoloscheletrico dello stare microgravità in per periodi prolungati. Ci sono numerose possibili applicazioni di questo progetto di ricerca in altri importanti campi sociali, come la cura degli anziani e persone con disturbi dell’atrofia muscolare; attraverso l’implementazione di nuove strategie terapeutiche nel trattamento di patologie che riguardano lo stress ossidativo come fattore responsabile.

Photobioreactor (PBR) : L’equipaggio ha tolto i pannelli di ventilazione dal EXPRESS Rack e collocato al suo interno il PBR in una posizione appropriata. Tuttavia, quando è stato acceso, sono stati osservati dei valori non nominali. Si è provato ad avviarlo una seconda volta, solo per pochi istanti i valori sono stati nominali per poi non esserli più. Le squadre di terra stanno esaminando i log file per determinare il da farsi e il PBR è stato disattivato. I sistemi di supporto vitale che sostengono gli astronauti nello spazio sono basati su processi fisico-chimici. L’indagine sui fotobioreattori mira a dimostrare che le microalghe (es. i processi biologici) possono essere utilizzati insieme ai sistemi esistenti per migliorare il riciclaggio delle risorse, creando un sistema ibrido di supporto vitale. Questo approccio ibrido potrebbe essere utile nelle future missioni di esplorazione di lunga durata, in quanto potrebbe ridurre la quantità di materiali di consumo richiesti dalla Terra, e sarà testato inizialmente nello spazio sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Veggie PONDS Validation: L’equipaggio ha scattato delle foto, da prospettive diverse, dei moduli PONDS in entrambe le strutture Veggie. Le operazioni di oggi riguardavano lo studio della distribuzione dell’acqua nelle unità PONDS nel tentativo di capire meglio perché le piante non sembrano crescere come previsto. Nello spazio gli organismi crescono in modo diverso, a partire dai batteri unicellulari fino ad arrivare alle piante e agli esseri umani. Per le future missioni spaziali di lunga durata sarà richiesto agli equipaggi di coltivarsi il loro cibo. Sapere come reagiscono alla microgravità e dimostrare l’affidabilità della coltivazione di piante in orbita, sono passaggi fondamentali verso tale traguardo. Veggie PONDS utilizza un nuovo sistema per il trasporto dei nutrimenti passivo appena sviluppato e permette la crescita sulla Stazione di piante come la lattuga e la senape giapponese (mizuna), le quali sono raccolte e consumate in orbita mentre alcuni campioni ritornano sulla Terra per ulteriori analisi.

Airflow Measurement Survey : A sostegno del monitoraggio dello stato di salute del sistema di ventilazione intermodulare ISS (IMV), l’equipaggio ha utilizzato il dispositivo Velocicalc e set di strumenti per misurare il flusso d’aria in uscita e l’ingresso in tutti i moduli USOS, il segmento amaricano della Stazione.

Mobile Servicing System (MSS) Operations: Venerdì notte i controllori del braccio robotico hanno spostato il Canadarm2 sopra il tronco del veicolo cargo Dragon. In seguito hanno manovrato il manipolatore agile per scopi speciali , Dextre, per inserire al suo interno un vecchio esperimento, SCAN Testbed, in previsione del rientro.

https://blogs.nasa.gov/stationreport/
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Molto interessante questo passaggio. Ci sono quindi i primi problemi con la coltivazione nello spazio.

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14 Maggio 2019

Oggi gli astronauti dell’Expedition 59 sono andati veloci con la continua ricerca sulla biologia spaziale. I due cosmonauti hanno anche continuato ad organizzare la quarta spacewalk di quest’anno sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Martedì, gli ingegneri di volo della NASA Anne McClain e Christina Koch si sono unite durante il giorno a David Saint-Jacques, ingegnere di volo dell’Agenzia Spaziale Canadese, per il controllo dei topi. Gli scienziati stanno tenendo sotto osservazione il sistema immunitario dei topi, che risulta essere molto simile a quello umano, per le mutazioni dovute alla microgravità.

David Saint-Jacques e l’astronauta della NASA Nick Hague hanno anche studiato come l’assenza di peso influenza diversi fenomeni microbiologici. Nick Hague ha inoculato i sacchetti di colture presenti all’interno del Life Sciences Glovebox per capire il motivo per cui gli agenti patogeni diventano più virulenti nello spazio; mentre David Saint-Jacques ha controllato i campioni di DNA per l’esperimento Genes In Space-6 che esamina sia in che modo le radiazioni spaziali lo danneggiano sia il meccanismo di riparazione cellulare.

Il comandante Oleg Kononenko e l’ingegnere di volo Alexey Ovchinin stanno le parti e gli utensili delle loro tute spaziali, per essere pronti per l’Attività ExtraVeicolare programmata il 29 Maggio. Trascorreranno circa 6 ore all’esterno della Stazione raccogliendo esperimenti e campioni dalle superfici dei moduli oltre ad effettuare una pulizia delle finestre. Per Kononenko sarà la quinta spacewalk mentre per Ovchnin la prima.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/

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Non dimentichiamo di congratularci con Kononenko per questo traguardo.

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A quanto pare si! Per quanto si programmi ogni singolo dettaglio lo spazio mantiene la sua reputazione di essere un ambiente capace di mettere a dura prova uomini e macchine.

Quante prime volte in questa Expedition! Su 6 astronauti 5 di loro sono alla loro prima EVA. Cosa dicono le statistiche a riguardo? E’ record assoluto? Nel senso é mai capitato in una Expedition ci siano stati così tanti astronauti (5) che abbiano affrontato la loro prima EVA.