22 settembre 2020
È stato un giorno intenso a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, poiché l’equipaggio della Expedition 63 ha vestito i panni dell’oculista, dell’idraulico e del ricercatore. Inoltre oggi la Stazione ha cambiato la sua orbita, perché c’era il rischio di impattare contro un pezzo di un detrito spaziale non identificato.
Ancora una volta, il Comandante statunitense e i due ingegneri di volo russi si sono ritrovati nel pomeriggio per una serie di controlli della vista, che erano già stati programmati per questa settimana. In qualità di medico di bordo Chris Cassidy, astronauta della NASA, ha fatto un’ecografia degli occhi dei cosmonauti Ivan Vagner e Anatolij Ivanišin, utilizzando un dispositivo a ultrasuoni. L’esame riguarda il nervo ottico, la cornea e il cristallino. La visita oculistica proseguirà fino alla giornata di giovedì.
Chris Cassidy sta anche configurando il modulo Tranquility (il Nodo-3), in previsione dell’arrivo di un nuovo gabinetto, che sarà consegnato il prossimo 3 ottobre con un veicolo cargo Cygnus. L’astronauta ha installato un cavo che alimenterà il sofisticato servizio igienico, formalmente noto come Universal Waste Management System (UWMS). Il nuovo bagno sarà utile quando ci saranno più persone sulla Stazione, ma allo tempo sarà d’ispirazione per le tecnologie degli impianti idraulici per le future missione esplorative nello spazio profondo.
Quest’oggi sono state sostituite le bombole di carburante nel Combustion Integrated Rack e ciò permetterà il prosieguo degli studi sui combustibili e sulle fiamme. Anatolij Ivanišin ha manutenuto questo armadietto scientifico, grazie al quale i ricercatori e gli ingegneri potranno migliorare la prevenzione degli incendi e le prestazioni dei carburanti, a beneficio dei sistemi terrestri e spaziali.
Questa mattina Ivan Vagner ha allestito i rilevatori di radiazioni russi e li ha consegnati a Chris Cassidy, che li piazzerà nelle 7 finestre della Cupola. Il cosmonauta, alla sua prima esperienza nello spazio, ha svolto alcuni lavori di idraulica nel segmento russo, nello specifico ha travasato dell’urina e prelevato alcuni campioni d’acqua dal sistema di supporto vitale, per essere analizzati.
Grazie all’utilizzo dei propulsori della Progress MS-14 e al lavoro congiunto dei responsabili di missione della NASA e di Roskosmos, giovedì sera la Stazione Spaziale Internazionale ha alzato la sua orbita, per evitare l’impatto con un pezzo di un detrito spaziale sconosciuto.