Expedition 65 Mission Log

A mio parere, una delle più belle foto di EO

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Un portavoce della NASA, parlando ai microfoni di Ria Novosti, ha svelato le date delle prossime EVA statunitensi. Thomas Pesquet e Shane Kimbrough usciranno da Quest il 2021-06-15T22:00:00Z e il 2021-06-19T22:00:00Z per lavorare ai pannelli fotovoltaici IROSA, in arrivo con SpaceX CRS-22 il 4 giugno. Dunque a giugno sono in programma 3 passeggiate spaziali, inclusa una dal segmento russo il 2 giugno, che portano il totale di uscite nel 2021 a 8.

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Volendo fare un tototask, alcune delle attività da portare avanti nelle EVA per dovrebbero essere (mettendo insieme le attività specifiche della Expedition e alcune cose rimaste indietro o rimandare da tempo)

-L’installazione dei due iROSA
-Il montaggio dei supporti per i prossimi 2 sui pannelli 2A-4A
-L’installazione del supporto rigido per la copertura MMOD dell’airlock
-Sempre in Airlock, una sostituzione/riparazione di uno switch/pannello di controllo nella camera di compensazione
-Altro tentativo per le connessioni di Bartolmeo
-L’installazione di un’altra telecamera HD
-La sostituzione di un FHRC del LOOP B (un pezzo del sistema di raffreddamento ad ammoniaca)
-manutenzione al Canadarm2

Sono curioso di vedere se ci sono stati miglioramenti nelle sequenze di assemblaggio o qualche cambiamento nell’hardware dei supporti iROSA. Nei 2 casi precedenti, hanno superato o portato via tutto il tempo EVA preventivato per le loro sessioni.

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Qualsiasi oggetto dentro e fuori la Stazione ha una storia da raccontare. Ad esempio il 2021-04-21T22:00:00Z ha sostituito una batteria nel modulo Zarja che lui stesso aveva installato il 2013-01-09T23:00:00Z insieme a Evgenij Tarelkin.

Lo spettacolo notturno delle città illuminate a giorno.

Il Grande Fratello ti sta osservando, Thomas Pesquet ci scherza un po’ con questa espressione. Gli astronauti sono gli occhi e le mani dei ricercatori che hanno pensato e messo a punto lo studio scientifico inviato sulla Stazione per essere processato. Talvolta, vista la complessità e la rilevanza del lavoro, i ricercatori sulla Terra seguono in diretta, passo passo, l’operato dei loro colleghi nello spazio grazie alle telecamere appositamente orientate. Inoltre forniscono loro il supporto necessario comunicando con i canali audio.

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Sean non delude mai…

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Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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Intanto BEAM continua fedele il suo servizio…

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La ISS… a luci spente.

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Errare è umano, dicevano i nostri antenati latini. Capita anche ad una persona ben addestrata, come lo sono gli astro/cosmo-nauti, di commettere un errore e di fare dei danni. E’ proprio ciò che è successo a Petr Dudrov durante un controllo alle tuta Orlan che userà per la passeggiata spaziale. Stava ispezionando con una graffetta il funzionamento della valvola del circuito di raffreddamento della tuta, ma ha inavvertitamente forato una membrana causando un piccolo riversamento d’acqua.

La zona in cui stava lavorando il cosmonauta presenta tre fori: uno centrale con la valvola da controllare e due più piccoli ai lati con delle membrane in gomma. Molto probabilmente si è trattato di una disattenzione da parte di Petr Dudrov o istruzioni poco dettagliate e precise fornite da terra. Per fortuna il danno non è grave e può essere riparato in tempi brevi con i ricambi a bordo.

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Il depuratore dell’acqua è tornato operativo.

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Non cambia molto se vi trovate sulla Terra o nello spazio, il prelevo va fatto lontano dai pasti - preferibilmente la mattina - perché la digestione del cibo altera i valori dei costituenti del sangue. La vera particolarità del laboratorio di analisi spaziale, alias la ISS, è che il campione viene riposto nei freezer MELFI a -80°C :cold_face: in attesa di essere analizzato in un secondo momento.

Non essendoci la forte influenza della gravità terrestre, le fiamme nello spazio si comportano in modo differente. Studiarle è molto importante sia per comprendere come avviene l’intero processo di combustione (dall’accensione all’esaurimento del combustibile) sia per trovare soluzioni efficaci per pronteggiare il fuoco e minimizzare il rischio d’incendi.

Nel tweet di ISS Research possiamo apprezzare la fiamma generata dalla combustione del propano in un ambiente ricco d’ossigeno in cui vi è in piccola concentrazione l’azoto (un gas inerte che non partecipa alla reazione). Per via delle tensioni superficiali il fuoco si propaga assumendo una forma sferica e inoltre le ceneri (residui solidi della combustione) non vengono espulse all’esterno, ma continuano ad ardere all’interno della fiamma formando alcuni agglomerati dal colore rosso brillante.

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Trova le differenze
(l’umano non conta)

Prima

Earth Google ISS

e dopo

Il PMA? (Apparte la confusione ovviamente)
E le freccette adesive intorno al portello aggiunte per indicare dove si trova la capsula in caso di emergenza

E invece conta! Indovina chi ha scattato le foto di Earth? :wink:

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Di notte l’Italia si riconosce a miglia di distanza. Cavoli è proprio bella e suggestiva! Vi sfido a trovare, con un po’ di abilità, a individuare le luci della vostra città.

The night lights of Italy

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Come percepiscono gli astronauti il trascorrere nel tempo? Per chi è sulla Terra la giornata è scandita da un’alba, un tramonto e il lento cambio dell’intensità luminosa, ma per chi è nello spazio non è semplice. L’impossibilità di dare uno sguardo fuori e lo stare in un ambiente illuminato quasi esclusivamente da luci artificiali è facile che il tuo orologio biologico si sia starato. E’ proprio qui che si inserisce lo studio franco-europeo TIME.

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Molto spesso quando vengono utilizzate immagini della Terra dallo spazio la feature piu’ utilizzata e’ proprio l’Italia (es. nella sigla di The Expanse ma non solo). Mi pare che siano spesso usati anche il delta del Nilo o l’area intorno allo stretto di Gibilterra.
In generale l’Europa e soprattutto il Mediterraneo e anche Medio Oriente. Comunque siamo una delle feature piu’ rappresentate. Forse dipendera’ anche dalla posizione baricentrica. Qualcuno ha calcolato che il baricentro delle terre emerse e’ da qualche parte in Turchia. E’ abbastanza curioso che la zona intorno ha dato origine alle prime e alle piu’ importanti civilta’, oltre ad avere una gegrafia cosi’ interessante e fotogenica.

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Ad una recente ispezione del Canadarm2, è stato riscontrato il segno di un impatto con un MMOD sulla copertura termica del boom B, proprio vicino al “gomito”.


Credit foto: NASA/CSA

Al momento per fortuna, non sono state riscontrate anomalie. Molto probabilmente, il detrito ha trapassato la copertura senza colpire nulla di strutturale.

IMHO, quello che si vede in foto è il foro di uscita. In rapporto al diametro del boom (circa 40 cm, con tutte le coperture) il foro misuretebbe 2/3 cm al netto delle slabbrature.

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Ecco il video dal quale sono tratte le immagini.

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Sean Doran non si smentisce mai.

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Desiderate una visita guidata della Stazione? Allora fate sentire la vostra intenzione a Oleg Novickij! Vedendo il segmento russo dalla Cupola, mi scende una lacrimuccia pensando ai cambiamenti in programma nei prossimi mesi: via Pirs, avanti Nauka e Rassvet spogliato dopo 10 anni dalle attrezzature destinate al nuovo modulo russo.

È una domanda che spesso mi pongo: dopo mesi in microgravità non senti la mancanza di non sentire il peso del tuo corpo mentre siedi sopra qualcosa? Quale sensazioni provi quando ritorni alla gravità?

Letteralmente un’oasi verde nel deserto dell’Egitto

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