Fiction su Oriana Fallaci

La scorsa serata, tornando a casa dopo il lavoro, mi sono imbattuto su Rai 1 nella fiction dedicata ad Oriana Fallaci. Curioso mi sono detto: chissà se vi sarà una parte nello sceneggiato dove la ricorderanno anche come inviata del settimanale “L’Europeo” durante la storica missione Apollo 11? (aprendo una parentesi, in tutti i sensi, non solo della prima spedizione umana sulla Luna ma di varie inchieste sui voli spaziali americani. Chi non ricorda la scommessa con Conrad?) Infatti verso la fine della prima puntata, (la fiction è in due parti), la si è vista, (l’attrice Vittoria Puccini), sulla tribuna di Cape Kennedy in occasione del lancio di Apollo 11. Pochi istanti ma piacevoli, nel ricordo di quella straordinaria estate del 1969!

Si,e poi sulla spiaggia a guardare la luna con gli amici astronauti (Conrad e Lovell?) che vestivano una specie di uniforme militare con stranissime spillette della NASA.
Ricostruzione impeccabile. :stuck_out_tongue_winking_eye:

Uno era un tale Bob, in uniforme della US Navy, poi scartato durante la fiction, che riappare come pilota di elicottero dello US Army in Vietnam.

La ricostruzione delle uniformi e’ ragionevole, questo passaggio di servizio mica tanto.

Cioè era un aspirante astronauta di una fantomatica selezione mai esistita,che andava in giro per Cape Canaveral e Houston in divisa della Marina con tanto di spillette NASA (inventate di sana pianta)??
E perchè creare questo Bob,quando in “Se il sole muore” e negli articoli della Fallaci (che in teoria gli autori della fiction dovrebbero aver consultato) ci sono i nomi ben più interessanti di veri astronauti,di cui Oriana era amica ?
Voi direte che la proverbiale casalinga di Voghera non conosce certo Pete Conrad,Wally Schirra o Jim Lovell.
Va bene,ma perchè andarsi ad inventare un “Bob” qualunque ( pure segato alla selezione) quando puoi semplicemente essere aderente alla verità storica mettendo in scena un astronauta di nome Pete ( che oltretutto era molto più interessante come personaggio) ?

Lo hanno inventato per avere poi lo stesso come pilota degli elicotteri che la porta al fronte e con il quale discute circa la forma mentis dei militari, tutto naturalmente stereotipato.

O forse perché avevano qualcuno che non bevesse e guidasse fino a casa :smiley:

Comunque comico che un ufficiale di Marina poi si metta a pilotare per la 101a…

sappiamo su come sono sceneggiate le fiction e ci meravigliamo ancora…

Io ho avuto lo stomaco di vedere solo la prima puntata. La parte legata a Cape Canaveral è demenziale, per tutti i motivi da voi citati.

  1. i due ufficialetti arrivano con uniformi realistiche come quelle degli stripper che vanno alle feste di addio al nubilato.
  2. non esiste nessun astronauta dei primi tre gruppi fatto uscire dal programma per problemi agli occhi.
  3. Il “Bob” segato dalla nasa, che portava l’uniforme da Marina, salta fuori come pilota della 1° divisione di cavalleria in Vietnam nel 1966 (se non sbaglio l’esercito americano non ebbe astronauti alla Nasa prima del periodo Shuttle).
  4. Come scrive Cernan sul suo libro, venne detto chiaro e tondo agli astronauti che, una volta selezionati dalla nasa, non c’era verso di tornare in servizio operativo al fronte, il rischio di essere catturati e usati come “animali da propaganda” dal nemico era troppo forte.

Quello che non capisco è come, avendo delle storie “vere” già scritte dalla Fallaci, gli sceneggiatori abbiano scelto personaggi falsi per portare avanti una “fiction” esile, stentata, superficiale e edulcorata, quando in realtà la vita di questa giornalista (che può piacerci o no) è stata una continua avventura.

Certo,che questo “Bob” era scarso forte!
Non solo non è passato alla fantomatica selezione del fantomatico gruppo,ma non gli hanno neanche dato un jet da pilotare in Vietnam!!
Elicotterista…ah già,in fondo anche l’elicottero vola,come il Saturno V (questo è il ragionamento,che gli sceneggiatori-molto più sprovveduti della proverbiale “casalinga di Voghera” devono aver fatto).

Perchè generalmente “gli sceneggiatori” di queste sbobbe, sono degli ignoranti (ma presuntuosissimi), con una cultura da rotocalco da parrucchiere,e di un conformismo provinciale ben oltre i limiti dello squallore.
Gli sceneggiati di un tempo erano per lo più riduzioni da opere letterarie fatte da gente con un retroterra culturale elevatissimo;le attuali fiction sono quasi tutte solo dei fotoromanzi di serie B,scritte da e per analfabeti di ritorno.

Neanche la 1a, ma la 101a.

In tal caso si sono sbagliati, era la 1° divisione di Cavalleria (quella che ha come simbolo la testa di cavallo) il reparto che più utilizzava gli elicotteri in funzione di assalto/trasporto truppe durante la Guerra del Viet-nam, la 101° era aviotrasportata, e da quello che ricordo i lanci “classici” effettuati con C-130 o C-141 furono pochissimi, proprio a causa della caratteristica asimmetrica di quella guerra, e il fatto che la giungla tropicale non è certo il posto migliore dove lanciare un paracadutista con 60 chili di equipaggiamento.

E c’aveva la Screaming Eagle sulla spalla, non il souvenir mafioso…

Tra parentesi, la Fallaci interpretata da Maria Rosaria Omaggio nel Walesa di Wajda je magna in testa alla Puccini.

La Fallaci giovane che critica la Fallaci anziana dopo l’Undici Settembre si sarebbe presa una scarica di schiaffoni, credo proprio.

E li meritava pure.

La fallaci vecchia che piglia a schiaffoni la fallaci giovane era una scena degna di Samuel Beckett :smile:

fortuna che non guardo più la TV.

perfetto amici, la mia era una provocazione: avete risposto tutti come mi aspettavo e sono più che d’accordo con voi. P.S.: quando ormai la storia contemporanea è alterata ovunque, soprattutto in TV!!!

…meno male allora che non sono andata a vederla al cinema…qualche euro risparmiato! Non che non avessi dubbi di come andasse a finire questa fiction.Non ci piove che sceneggiati di una volta erano molto ben fatti: quelli attuali sono proprio na ciofeca :slight_smile: (infatti non riesco a guardarli).

Dover pagare sarebbe anche stato peggio!