Fisica dei sistemi complessi per lo spazio

Chiedo scusa se faccio un secondo post ma è differente dal primo.
Per chi non lo avesse letto mi ripresento, sono un ragazzo al quinto anno di liceo scientifico indeciso tra l’amore per la conoscenza e le opportunità lavorative.
Da un lato infatti vorrei studiare fisica per la visione quasi romantica di “conoscere l’universo”, dall’altro però mi piacerebbe lavorare un giorno nel settore spaziale (o automobilistico). Ostinandomi ad evitare una scelta tra un lato e l’altro, sto cercando delle valide vie di mezzo.

In tal proposito ho pensato che magari il corso di Fisica dei Sistemi Complessi (che mi permetterebbe di studiare fisica per la laurea triennale) del PoliTo possa fare al caso mio, nel senso che magari studierei aerodinamica computazionale. è un percorso valido secondo voi? é possibile che aziende assumino un laureto in tale corso piuttosto che un ingegnere aerospaziale per il campo aerodinamico? (considerando che non potrei nemmeno essere iscritto all’albo degli ingegneri)
Inoltre, con tale corso, esiste la possibilità di conseguire la laurea magistrale in nanotecnologie per le ICT con solo un anno in più. In questo caso avrei più legami con il settore aerospaziale, dove da quanto ho letto le telecomunicazioni sono fondamentali?

Se mi dite che non è un percorso valido allora mi toccherà prendere una decisione: o conoscenza o lavoro.
Ho già provato a cercare informazioni online ma quasi tutti i laureati in sistemi complessi hanno svolto tesi in campo economico o biologico.
Ringrazio in anticipo chiunque sappia aiutarmi

Leggendo questo passo mi sono venuti in mente i rover lunari e marziani :slight_smile:

Tra parentesi i piloti di F1 sono un po’astronauti a modo loro.

In effetti più che lanciatori o cose del genere (di cui mi interesserebbe come detto solo la parte aerodinamica, ma per nulla la propulsione), mi piacerebbe lavorare sui veicoli (non so come si chiamino in gergo) una volta arrivati a destinazione, che siano satelliti o rover

Payload / carico utile?

Se ho capito bene esiti tra gli studi di scienze fondamentali (ricercatore) o di scienze applicate (ingegnere). Giusto ?
Ero nella stessa situazione 8 anni fa. In Francia (deve essere simile in Italia) la formazione nelle scienze di base si svolge principalmente nelle università e negli ingegneri nelle scuole di ingegneria, ma ci sono dei ponti. Ho un collega che ha un master in astrofisica ma che è un ingegnere di certificazione su un elicottero. Inoltre, i primi anni dei due corsi sono abbastanza simili in quanto mira maggiormente ad acquisire strumenti matematici e una conoscenza scientifica generale prima di specializzarsi. È quindi abbastanza facile passare da un corso all’altro a volte al costo di un anno aggiuntivo (a volte non si può essere ammessi a partecipare al terzo anno del corso di ingegnere solo se si è già concluso il terzo anno all’università) . È anche possibile fare una tesi di dottorato dopo una scuola di ingegneria, ma molto spesso si tratta di tesi di fisica meccanica o materiale piuttosto che di fisica.

SI hai capito bene, da un lato l’amore per la conoscenza dall’altro il sogno di un lavoro ideale.
è vero che è possibile passare da un corso all’altro, ma ho paura che un anno in più e un’indecisione sulla scelta non sia ben vista dalle aziende. Stavo valutando delle lauree magistrali (dei master all’estero) in ingegneria aerospaziale accessibili con una triennale in fisica, e mi pare di averne individuate 2:
-il KTH di Stoccolma
la Cranfield University
Inoltre un’università danese offre un corso intitolato " Earth and Space Physics and Engineering", ma non so quanto possa essere valido