Fonti Iraniane confermano il fallimento del lancio di un primate nello spazio

Alcuni rappresentati dell’Agenzia spaziale Iraniana ISNA hanno confermato il fallimento dell’esperimento di lancio di un primate vivo a bordo di un vettore indigeno del Paese.
Il lancio, annunciato come programmato già da diversi mesi, si sarebbe svolto da tempo ma il risultato sarebbe stato il completo fallimento della missione. Non è al momento chiara la dinamica dei fatti e ancor meno il tipo di fallimento e le relative cause.
Non è nemmeno certo quando il lancio sia avvenuto, essendo stato annunciato a posteriori e con un poco preciso comunicato che indicava l’avvenuta esecuzione dell’esperimento “nel mese del Shahrivar”, ovvero dal 23 Agosto al 22 Settembre.

Il lanciatore, con a bordo l’animale vivo, sarebbe stato uno Kavoshgar-5 e la traiettoria avrebbe dovuto essere suborbitale con un’altezza massima di 120km e 20 minuti circa di microgravità.
Secondo quanto propagandato dai rappresentanti del regime questo avrebbe dovuto essere il primo passo per intraprendere il cammino culminante nel lancio di un uomo nello spazio con tecnologie Iraniane.

Un altro primate eroe dello spazio da aggiungere alla sfortunata lista dei suoi predecessori.
Vogliamo sprecarla almeno una lacrimuccia per quel povero essere?
Non che l’Iran mi stia simpatico, ma speriamo che il prossimo primate sopravviva al volo ed alle analisi post volo.

Non credo che sia prevista la sopravvivenza della scimmietta, anche in caso di completo successo del lancio.

In ogni caso non mi sembra che un volo suborbitale ad una quota di 120 Km garantisca 20 minuti di microgravità, forse gli iraniani intendevano DUE minuti non venti…

Probabilmente è l’intero volo che dura una ventina di minuti, non la fase di microgravità.

E’ quello che pensavo anch’io.

…visto il livello tecnologico, direi inversamente proporzionale alle ambizioni, mi sarei fermato a…“esecuzione”.

Non hanno imparato niente dai Sovietici…