formula fisica della forza...chi di voi riesce a spiegarmela???

dopo i propellenti per razzi ora senza dover aprire un altro post vi chiedo appunto cosa significa questa formula, se qualcuno di voi è in grado di spiegarmela un po perche io nn ne ho la minima idea…

F=G M.m2
r2

(dove il punto è un per e i 2 sono l’elevazione al quadrato)

grazie mille

cosa hai bisogno in specifico?
l’argomento è abbastanza ampio ed è stato già affrontato in qualsiasi declinazione qui, se ci dici cosa vuoi sapere ti reindirizziamo ai vari topics del forum :wink:

Ciao Toretto, e benvenuto nel forum.
Di propellenti per i razzi, come dice jacopo, ce ne sono parecchi. Dipende da cosa ti interessa e da quanto vuoi andare in dettaglio.
Dal punto di vista chimico il più semplice da analizzare direi che è il mix LOX/LH2 (ossigeno/idrogeno), ma si usano anche altri composti, come l’idrazina. Se poi andiamo sui propellenti solidi, lì la chimica si complica ancora di più…

Il razzo Saturno V usato per Apollo 11 è a tre stadi; il primo utilizza come propellenti il mix LOX/RP-1 (ossigeno liquido e cherosene), mentre il secondo ed il terzo stadio funzionano a LOX/LH2 (ossigeno liquido e idrogeno liquido). I motori della navicella Apollo sono invece di tipo “ipergolico”, ossia bruciano tra di loro al semplice contatto senza necessità di un meccanismo di accensione. Penso che anche su Wikipedia puoi trovare tutte le indicazioni che ti servono :ok_hand:

allora, diciamo che dovrei parlare in generale dei propellenti per razzi, ma senza andare troppo nello specifico perche per me queste sono cose molto difficili…

quindi dovrei creare questa parte di tesina di chimica, (anche solo di 1 facciata di word) parlando appunto dei combustibili in generale utilizzati per i razzi, e magari qualche accenno più specifico sull’apollo 11! però ammentto che me ne intendo poco e quindi mi servirebbe una cosa piuttosto comprensibile anche per i meno esperti…

vi ringrazio moltissimo

Ti consiglio caldamente di andare a spulciare su wiki, la parte ralativa allo spazio è molto semplificata (effetto della TV italiana??), ed impostare la ricerca da un punto di vista storico, partendo dalle V2 tedesche, fino ad arrivare ai moderni LOX/RP-1 e LOX/LH, senza dimenticare gli SRB. potresti anche fare una digressione sui motori, parlando ad esempio degli iniettori multipli o singoli a seconda dei requisiti di progetto… :nerd:
L’idrazina la vedo già un pò più complicata da spiegare in poche parole… :stuck_out_tongue_winking_eye:

ok ragazzi, è tutto il giorno che ci sono dietro e ora sto iniziando a capirci qualcosa!

allora, correggetemi se sbaglio: Un razzo a motore chimico può usare il propellente solido, liquido, o ibrido.
sui propellenti solidi ho trovato parecchia roba, ma su quelli liquidi o ibridi nulla!

poi altra cosa: ho trovato una famiglia di propellenti: Propellenti a polvere nera - Propellenti Zinco-Zolfo - Propellenti “dolci” - Propellenti a doppia base - Propellenti compositi - Propellenti compositi ad alta energia (HEC)
ma tutti questi che ho elencato sono solo propellenti solidi o sono di tutti i tipi? cioè sia solidi, liquidi e anche ibridi…???

grazie tanto

Alcune voci utili con all’interno le tipologie di propellenti delle varie categorie

http://it.wikipedia.org/wiki/Razzo_a_propellente_liquido
e puoi prendere ad esempio http://it.wikipedia.org/wiki/SSME
http://it.wikipedia.org/wiki/Razzo_a_propellente_solido
http://it.wikipedia.org/wiki/Razzo_ibrido

Direi che c’è diverso materiale. Se poi come dici devi fare “anche solo 1 facciata”, sarebbe impossibile dilungarsi nell’analisi quantitativa (almeno a livello di equazioni di ossido riduzione, etc)

Qui nella sezione Propellenti per razzi trovi una spiegazione semplice semplice. Però non puoi farne taglia ed incolla, ma peno che possa essere un buon preambolo se non qualche cosa di più.

Peccato che i miei scritti sull’astronautica siano spariti con il recente cambio di sistema…
I propellenti solidi sono polveri o gelatine che entrano in combustione solo se si attiva un ben determinato processo chimico, come il contatto con una quantià modesta di un semplice reagente, che avvia un processo a catena che termina con l’esaurimento del combustibile. Di questi combustibili se ne conoscono a iosa, ma per uso spaziale occorre che liberino energie molto elevate e che non s’incendino facilmente, per esempio il combustibile degli SRB della navetta non s’innesca con una semplice scossa elettrica, altrimenti una semplice scarica elettrostatica farebbe partire la navetta… :slight_smile:
Una caratteristica fondamentale dei propulsori a solido è che una volta accesi non si spengono più. Per ovviare a questo problema si sono inventati dei propulsori ibridi, ma che io sappia non sono mai stati utilizzati perché complicano tecnicamente la realizzazione di un propulsore.
Non restano che i combustibili liquidi. Un classico sono i probulsori Ossigeno liquido-kerosene o ossigeno liquido-idrogeno liquido. Nel primo caso occorre un innesco che attivi la combustione, nel secondo la combustione avviene per semplice contatto. Esistono anche altre combinazioni, ma si tratta solo di varianti chimiche dei due esempi.
Infine vi sono anche dei liquidi combustibili che richiedono solo una scarica elettrica per mandarli in combustione perché contengono nella loro formula sia il comburente che il carburante, come l’idrazina.
Ecco, in sintesi quel poco che sò di propulsori a razzo convenzionali, poi c’è il propulsore a ioni e quello atomico, ma al di là dei nomi altisonanti anche questi sfruttano il terzo principio della dinamica, ovvero far uscire dei gas dall’ugello di un razzo per ottenere una spinta in senso opposto. Il motore a ioni produce un fascio di particelle in una direzione che rende una spinta in direzione opposta. E’ poco più di un lieve soffio, ma ha consumi bassissimi ed a lungo andare la spinta s’incrementa fino a valori notevoli. Ovviamente l’accelerazione prodotta è bassa.
Quello atomico è più banale. Nella versione semplice, dell’idrogeno raffredda il nocciolo di un reattore a fissione. L’idrogeno acquisisce così energia e viene convogliato nell’ugello di un razzo. Ci sono altre varianti ma il principio è sempre lo stesso, un gas “caldo” che passa per l’ugello.
In ultimo c’è la vela solare, in pratica l’urto dei fotoni solari contro una superficie solida produce una spinta. Funziona, i satelliti sono spinti fuori orbita dalla luce del sole, in laboratorio la luce solleva sottili foglietti d’alluminio e c’è un satellite che stà sperimentando la cosa.
Ciao.

I primi due capitoli della mia tesi potrebbero esserti utili (spero). Volevo mandare anche la mia presentazione, ma non si può.

edit: il file non era completo

Non si possono spegnere, ma in caso di emergenza, se non rircordo male, si.
I propulsori ibridi sono stati utilizzati sullo space ship one e saranno utilizzati sullo space ship two, anche se la riaccensione nel vuoto, sebbene teoricamente possibile, non è mai stata provata

Alcune immagini per spiegare il funzionamento di motori liquidi, solidi e ibridi.

Le prime 2 immagini riguardano il funzionamento di un motore a propellente liquido, nel quale si vedono le caratteristiche principali: serbatoio ossidante, serbatoio combustibile, sistema di alimentazione (ok, mancano pompe e turbine, ma è solo uno schema mooolto concettuale), camera di combustione e ugello.

La terza immagine invece riguarda il funzionamento di un motore ibrido: l’ossidante viene da monte, il combustibile evapora e la combustione avviene nello strato limite

L’ultima invece riguarrda un motore a propellente solido: ossidante e combustibile si trovano insieme e la combustione avviene sulla superficie del grano

Se hai qualche domanda chiedi pure!


mamma mia… :disappointed: grazie ragazzi, le ultime risposte sono strepitose!!! ora prendo un po di tutto quello che mi avete dato e termino la mia tesina…

veramente grazie mille a tutti :ok_hand:

Per gli ibridi (composito o qualsiasi cosa che brucia + protossido d’azoto) vai su www.missilistica.it
Propellenti a polvere nera - sono usati nei motori commerciali per modellini
Propellenti Zinco-Zolfo - vedi sul manuale di Brinley come già consigliato e sugli altri progetti che sono in quello stesso sito digilander.libero.it/missilistica
Propellenti “dolci” probabilmente sono quelli con nitrato di potassio e zucchero (www.rocketry.it)
Propellenti a doppia base o gommosi li usava la BPD nei suoi motori come nel missile Hawk
Propellenti compositi, come quelli commerciali per modelli medio-grandi Aerotech con perclorati, alluminio in polvere, polimeri e leganti vari.
Propellenti compositi ad alta energia (HEC), usati dai booster grossi, vedi shuttle e ariane…

raga, visto la vostra gentilezza senza dover aprire un ulteriore post potrei chiedervi una delucidazione su questa formula???

F=G M.m2
r2

(il punto è un per e i 2 sono l’elevazione al quadrato)
mi ha chiesto il mio prof di mate di parlarne un po sulla tesina ma nn ne ho un idea…so solo che dovrebbe essere per calcolare una forza!!! aiutatemiiii

siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ti aiutiaaaaaaaaaamooooooooooooo

http://it.wikipedia.org/wiki/Gravitazione_universale

Quoto riccardo, wikipedia è abbastanza esaustiva per la scienza trattata a livello basico :wink:

ok…grazie!!! penso di aver capito XDXD

Credo che hai sbagliato a scriverla, perché a me pare la la legge di gravitazione universale. L’errore sta che hai elevato al quadrato una singola massa, mentre in realtà devi fare una moltiplicazione tra due masse.