Il sito d’atterraggio di Phoenix lentamente emerge dalla notte invernale delle regioni polari di Marte.
La sonda MRO negli scorsi mesi ha fotografato il sito d’atterraggio e si vede il Lander coperto di brina.
All’inizio del 2010 i tecnici tenteranno nuovamente si stabilire le comunicazioni; il risveglio di Phoenix è considerato un evento “altamente improbabile” soprattutto per la basse temperature cui è stata sottoposta la sonda.
Emily Lakdawalla della Planetary Society è più cauta e dice che, vista la ridottissima altezza del Sole sull’orizzonte locale, 1 grado, la maggior parte dei dettagli visibili in quella foto potrebbe essere il risultato di un gioco di ombre.
Ho tentanto di realizzare un’immagine 3D, ma probabilmente a causa dell’angolazione molto simile, non si evidenzia l’effetto stereoscopico.
Le macchie, comunque, non sono giochi di ombre. Sono molto simili e sovrapponibili per l’effetto 3D, che purtroppo non c’è.
Piuttosto si vedono dei cambiamenti evidenti nelle zone più chiare e grandi, e questi si potrebbero essere variazioni reali (più probabili) oppure variazioni dovute alle ombre ma meno probabili. (mie opinioni)
Pubblico l’anaglifo ottenuto, ma prendetela come un’immagine a falsi colori in cui sono evidenziate le differenze con i due colori red-cyan.
Allego anche gif animata che “spiega” meglio cosa intendo dire.