Premetto che il post non ha nessuna intenzione di iniziare una discussione sulla religione o sull’ateismo. La mia è solo una curiosità “storica”.
Ho visto recentemente una maglietta di Gagarin con scritte le famose parole, riportate spesso in tante forme diverse, “non vedo nessun Dio da quassù”.
Cercando un po’ in rete, ho visto che è molto dibattuto se Gagarin le abbia mai veramente dette, visto che non ce n’è traccia nelle registrazioni e a quanto pare c’è chi dice che lui stesso fosse credente.
Le parole più dettagliate a riguardo le ho trovate in questa intervista a Valentina Petrov, che dice:
“In fact, it was not Gagarin but Khruschev who said it. It happened during the Central Committee plenary meeting that considered anti-religious propaganda. Khruschev then gave all the Party and Komsomol organizations the task to engage in this propaganda and said: Why should you clutch at God? Here is Gagarin who flew to space but saw no God there. But some time later these words began to be presented in a different aspect. References were made not to Khruschev but to Gagarin who, indeed, was the people’s favourite and such a statement from his lips could be of tremendous importance. They said, few would believe Khruschev but everybody would certainly believe Gagarin. But Gagarin never said that, he just couldn’t utter such words.”
Ma d’altronde questa è un’intervista rilasciata da un religioso che si dice fiero di aver portato Gagarin alla religione, quindi IMHO le sue parole per me valgono quanto la propaganda sovietica dell’epoca, che diceva l’opposto.
E quindi mi rivolgo a voi luminari di storia dell’astronautica… Avete qualche fonte o documentazione più affidabile e più dettagliata?
Gagarin hai mai detto quelle parole?
Da “Se il Sole muore” di Oriana Fallaci (Rizzoli, 1965):
“E poi di Titov mi dette fastidio la frase: non ho visto Dio tra le stelle ne angeli. Lo ripeté anche a me ed io gli dissi che il Dio nel quale credo non va a spasso per le stelle come un mostro volante”.
Battuto sul tempo! Se non sbaglio in qualche passaggio del libro l’autrice riporta anche una dichiarazione di John Glenn che fa luce sull’autore della frase/pensiero (non ho sotto mano il libro ma avevo questa citazione):
“Di Titov mi dette fastidio la frase: “Non ho visto Dio tra le stelle, né gli angeli”. La ripetè anche a me ed io gli dissi che il Dio nel quale credo non va a spasso per le stelle come un mostro volante”.
Eppure internet pullula di siti, poster e magliette con Gagarin che dice “I see no god up here”.
A questo punto mi piacerebbe sapere quando è nato questo mito, ovvero se è qualcosa di “moderno” o se è stato creato dalla propaganda sovietica dell’epoca
Wikipedia riporta, alla voce Gherman Titov, correttamente la frase:
During a widely-publicised 1962 visit to Seattle to tour the Century 21 World’s Fair, Titov was asked by reporters how his space flight affected his philosophy of life. He replied: “Sometimes people are saying that God is out there. I was looking around attentively all day but I didn’t find anybody there. I saw neither angels nor God”. The utterance was used in Soviet anti-religion propaganda, but it was misattributed to Yuri Gagarin.
Giusto perché ci troviamo a parlarne, ecco qui un’immagine di Titov presso la World Fair di Chicago il 5 maggio 1962 (incidentalmente giusto un anno dopo il volo di Shepard con la sua MR-3), il quale osserva divertito (sic!) il simulacro in scala reale della capsula Mercury (fonte University of Washington Libraries, special collection):
Un’altra immagine relativa al simulacro, diviso in due parti, quella frontale con il cockpit e quella posteriore con lo scudo termico ed il “trono” con l’astronauta con indosso la famosa Mark IV argentata (fonte immagine Museum of History & Industry, Seattle):
Direi che il discorso che non aver visto Dio & C. nello spazio è patetico. Che ai tempi si credeva che il temporale erano gli angeli che giocavano a bocce sopra le nuvole, un po tutti sapevano che era come credere a Babbo Natale, anche se…
Ma oggi significa avere un concetto della religione totalmente sbagliato. Che uno ci crede o no.
La citazione senz’altro più autentica di Gagarin fu la famosa “Poyekhali” (Andiamo!), pronunciata all’accensione dei motori del razzo R7 all’inizio del suo storico volo.
Queste parole furono riecheggiate dal famoso “Light this candle!” (Accendete questa candela) pronunciate dal Alan Shepard alla vigilia del suo volo suborbitale con la Mercury-Redstone 3 appena una ventina di giorni dopo il volo di Gagarin.
Una volta in orbita, quando si era liberato sia del terzo stadio sia delle due carenature laterali (lasciando scoperti gli oblò della Vostok) Gagarin pronunciò la frase “Il cielo è nero, e lungo il bordo della Terra, vicino all’orizzonte, c’è una bellissima aureola azzurra”.
Queste sono le prime parole mai pronunciate da un essere umano nello Spazio.