È stato creato un nuovo modello della crosta terrestre e del mantello superiore combinando i dati di GOCE e quelli ottenuti da misurazioni a terra, rappresentando la prima volta in cui sono stati combinati i dai satellitari e a terra. Il modello permetterà di avere maggiori informazioni sui processi di formazione delle placche tettoniche, direttamente collegate a terremoti ed eruzioni vulcaniche. Le placche tettoniche sono regioni di crosta terrestre che galleggiano sul mantello superiore. Attraverso scontri o subduzione (scivolamento all’interno del mantello) si generano fosse oceaniche, catene montuose o rift e gli eventi sismici associati. I geofisici solitamente misurano la velocità di propagazione delle onde sismiche per determinare le proprietà fisiche dell’interno della Terra, velocità maggiormente influenzata dalle temperature delle rocce e in misura minore dalla densità. Ed è proprio qui che entrano in gioco i dati di GOCE, in quanto il segnale gravitazionale correla con la densità, oltre ad essere molto più uniformi e consistenti, soprattutto in aree in cui le misurazioni, per motivi fisici o di accesso, sono limitate o assenti.
Lo studio è stato pubblciato sul Geophysical Journal International, permettendo di migliorare i modelli litosferici, precedentemente basati su un solo dataset o, più recentemente ma su scale regionali, di più dati. Il nuovo modello ha permesso di mostrare per la prima volta quanto sia dissimile il mantello sublitosferico sotto i diversi oceani, fornendo informazioni su come la morfologia e le velocità di diffusione delle dorsali medio-oceaniche possano essere collegate con la struttura termica e chimica.
Un video del modello.
Fonte: ESA - Datas from GOCE enbale to create first-of-its-kind model of Earth.