Gennady Padalka fa il punto della situazione

Ho trovato interessante questo thread… sostanzialmente non aggiunge nulla di nuovo a ciò che tutti già sappiamo riguardo alla gestione dei programmi di Roscosmos ma è un’analisi fatta dall’interno, per così dire… :wink:

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Grazie della dritta. Secondo me l’intervista di Padalka pubblicata da Ria Novosti:

merita di essere letta (anche in traduzione automatica), perché si distacca dalla retorica dei comunicati ufficiali. Si vede bene che le sue risposte imbarazzano un po’ anche l’intervistatore, che cerca di salvare un po’ di orgoglio nazionale.

Qualche esempio:

Bravi i cinesi, ma se fanno da soli rimarrano decenni in ritardo. Anche la Russia ha un futuro solo nella collaborazione internazionale.

La ISS ha fatto il suo tempo. Ha avuto un ruolo fondamentale, ma ora è tempo di andare oltre l’orbita bassa. Bene la Luna, la Russia deve prendervi parte, anche accettando un ruolo secondario.

D’altra parte è rimasta indietro:

Nel 1998, abbiamo lanciato il primo modulo del segmento russo ISS. Da allora sono trascorsi più di 20 anni e il nostro segmento è stato assemblato della metà, nonostante il suo peso sia di circa 55 tonnellate e il volume di 200 metri cubi, sono solo metà della stazione Mir

Ciò è dipeso dal ritardo tecnologico, dall’uso inefficiente dei fondi e anche dal venire meno di specialisti qualificati. Per quanto riguarda i voli umani

Non abbiamo creato nulla di nuovo. Stiamo ancora volando su ciò che abbiamo ereditato dall’Unione Sovietica

L’avvicinamento veloce alla ISS (che l’intervistatore cita come progresso dell’astronautica dei nostri tempi), non impressione Padalka. Non sono questi record che contano. E ancora più duro è su Fedor:

Non vedo le prospettive di questa “bambola-giocattolo” nel segmento russo ora e nella fase iniziale dei programmi lunari e marziani. Qual è lo scopo di consegnare Fedor all’ISS? Cosa c’è di prezioso per i risultati di volo?

Piuttosto sulla ISS russa servirebbe un vero braccio robotico, come l’hanno i partner internazionali. Ma

Per 20 anni, non abbiamo creato o testato un singolo elemento di robotica sul segmento russo della ISS.

Sulla ISS i russi restanto indietro rispetto ai loro colleghi e anche rispetto alla MIR, dove c’erano ben 6 moduli, alcuni dedicati esclusivamente alla scienza. Ora particiamente tutto (dormire, mangiare, andare in bagno, palestra, ricerca scientifica) si fa su Zvezda.

Controcorrente è anche il giudizio su Musk. La posizione di Rogozin è da sempre che SpaceX è un bluff e vive di dumping: vende sotto costo i voli commerciali (rovinando i concorrenti, come la Russia) e poi si finanza facendosi pagare a peso d’oro i voli governativi. Per Padalka invece SpaceX ha introdotto un benefico fattore di concorrenza. Quanto al fondatore:

Musk è un sognatore romantico, non solo è innamorato dello spazio, ma contagia anche tutti coloro che lo circondano con il suo amore. Ha una squadra molto giovane. Ricordo che nel 2012 abbiamo ricevuto la prima Dragon a bordo della ISS ed è apparso in diretta il suo Mission Control Center. E’ un team di giovani professionisti di età compresa tra 25 e 40 anni con idee e progetti fantastici. Mi ricorda i tempi di Sergey Pavlovich Korolev, sotto la sua guida c’ era il team di simili ingegneri che non aveva paura di creare, correre rischi e assumersi la responsabilità.

Questo elogio non è piaciuto sicuramente al capo di Roscosmos, che ha espresso il suo dissenso in una sua intervista di oggi.

A Padalka non mancano i voli spaziali. Le sue parole sono “spoetizzanti”

Dopotutto, lo spazio non è solo romanticismo. C’è molto lavoro noioso, duro e monotono. Non ci sediamo solo all’oblò con una macchina fotografica o una videocamera ad ammirare le bellezze della Terra. Dobbiamo scaricare navi cargo, caricare l’immondizia, preparare razioni alimentari e di abbigliamento, svolgere lavori di riparazione, restauro e pulizia della stazione. Molti esperimenti scientifici sono interessanti, ma non sempre li facciamo.

Con i colleghi internazionali, dopo il volo - aggiunge un po’ tristemente - non c’è una vera amicizia. Ci si sono altre cose da fare e finisce che non ci si vede più.

Comunque c’è un po’ di speranza per il futuro immediato:

I prossimi 10-20 anni saranno decenni epocali. Come negli anni 1960-1970. […] Il boom inizierà con la Luna e Marte […] La cosa principale per la Russia è avere il tempo di saltare almeno nell’ultima carrozza e continuare a muoversi con i nostri attuali partner.

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Peccato che il russo in traduzione automatica risulti spesso un’accozzaglia di parole dal significato non sempre limpido… :stuck_out_tongue_winking_eye: dovrei decidermi a impararlo una volta o l’altra… :nerd_face: :smile:
Grazie, @robmastri, per gli estratti significativi!! :smiley: :+1:

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Aggiungo che il PIL della Russia non è più quello dell’URSS.
Non se è ancora così, ma il PIL della Russia era il secondo d’Europa, dietro alla Germania.
Tenere in piedi in programma spaziale ambizioso senza un adeguato supporto economico non è facile, quindi se la Russia oggi ha i suoi problemi, non credo sia solo colpa di chi l’amministra. Come sempre, si fa quello che si può con quello che si ha.
Poi l’URSS spediva sonde spaziali in ogni dove, la Russia di oggi fa fatica ed i recenti fiaschi sono sotto gli occhi di tutti. Mi risulta che anche le selezioni per cosmonauti sono al ribasso, ovvero poche domande.
Auguro alla Russia di riprendersi da questo periodo di depressione cosmonautica.

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