Era il 4 luglio scorso quando l’impactor staccatosi dalla sonda Deep Impact della NASA colpì la superficie della cometa Tempel 1 producendo uno spettacolare bagliore le cui immagini hanno fatto il giro del mondo. Ora dalle analisi dei dati raccolti dallo spettrometro a infrarossi montato sulla sonda arrivano interessanti risultati scientifici, che confermerebbero in modo definitivo la presenza di ghiaccio, quantificandola in modo preciso. Secondo quanto riportato sulla versione online della rivista “Science”, la cometa avrebbe un’area superficiale complessiva pari a circa 115 chilometri quadrati. Di questi solo 27.000 metri quadrati - una minima percentuale quindi – è coperta da ghiaccio.
“La scoperta – ha commentato Jessica Sunshine, del Jet propulsion Laboratory della NASA – permette di capire nel dettaglio la composizione delle comete. Comprendere il loro ciclo dell’acqua è fondamentale anche per corroborare l’ipotesi che abbiano portato l’acqua sulla Terra, in una fase primordiale della formazione del sistema solare. Se l’acqua fosse associata a composti organici di una certa complessità si avrebbero due componenti essenziali per lo sviluppo della vita.”
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