Giovedì la nuova mappa della radiazione cosmica di fondo

A 49 anni dalla scoperta degli astronomi americani Arno Penzias e Robert Woodrow Wilson grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Planck e’ stata prodotta una nuova mappa della radiazione cosmica di fondo. Utilizzando i 6000 processori del supercomputer Seaborg del NERSC sono state mappate 75 miliardi di osservazioni in 150 milioni di pixel.

La nuova mappa sara’ presentata e discussa in una conferenza stampa dedicata che si terra’ presso il quartier generale dell’ ESA Giovedi’ 21 marzo alle ore 10:00 CET. L’evento sara’ trasmesso in diretta in streaming su www.esa.int

Fonte: ESA

Bellissima notizia!
Grazie per la segnalazione dello streaming :grin:

Un lavoro enorme!! :fearful:

Comunque complimenti :clap:

Trovato un articolo interessantissimo pubblicato sul sito italiano dedicato alla sonda:

http://www.satellite-planck.it/content/view/89/1/

A complete science case for Planck, often referred to as the “Bluebook”, is available for download here:

http://www.rssd.esa.int/SA/PLANCK/docs/Bluebook-ESA-SCI%282005%291_V2.pdf

Lo spettro di frequenze misurato da Planck va dai 30 GHz dei radiometri di LFI agli 857 GHz dello strumento HFI. Nessun’altra missione CMB ha mai coperto uno spettro così vasto di frequenze. Ci aspettano immagini spettacolari!

Fonti: ESA, Wikipedia

Più che immagini, lunghe e intricate analisi dei dati. Gli interrogativi della cosmologia sono tanti, e più i dati sono completi e dettgliati, più complessa è l’analisi.

Hai ragione ci sarà un bel po’ di roba da analizzare! Spero potremo intravedere nella conferenza stampa le prime mappe delle varie anisotropie (immagino ci saranno diverse mappe per diverse lunghezze d’onda) a risoluzioni più elevate che in passato. Da wikipedia ho appreso che il mezzo interstellare è stato ionizzato in un’era sufficientemente primordiale per cui le anisotropie su piccola scala vengono cancellate. Tuttavia da quello che ho capito si potranno apprezzare più dettagli rispetto alle mappe del WMAP.

Non vedo l’ora di sentire cosa dicono e anche di approfondire l’argomento che trovo estremamente affascinante!

“Able to work at slightly higher temperatures than HFI, the Low Frequency Instrument (LFI) will continue surveying the sky for a large part of 2013, providing even more data to improve the Planck final results”

Bene, non pensavo fosse ancora all’opera!!

per farsi una propria idea meglio aspettare la pubblicazione (domani, pare) di qualche decina di articoli sull’argomento su arxiv.org

Sì, LFI può continuare a operare a temperatura più alta, ed è uno strumento italiano, coordinato da Mandolesi dell’INAF di Bologna - vedi http://www.satellite-planck.it/content/view/82/99/

Segnalo quello bell’articolo riguardo alla sonda, i suoi successi e spiegazioni sul fenomeno e sull’acquisizione dei dati. Molto belli i video e le riproduzioni visive.
http://www.bis.gov.uk/ukspaceagency/news-and-events/2013/Mar/planck-challenges-our-understanding-of-the-universe

:clap:

Oggi un giornale riportava la notizia che l’universo sarebbe più vecchio di circa 80 milioni di anni, l’espansione più lenta del previsto ed altre cose. Mi aspetto i soliti imbecilli che additeranno le novità per dimostrare che i “professori” di ieri si sbagliavano.
Li stò aspettando al varco questi bellimbusti. Ambush!