GSLV-F08 - GSAT-6A

E’ imminente il secondo lancio indiano dell’anno. Giovedì 29 marzo, alle 13.26 (ora italiana) partirà da Sriharikota un GSLV Mk II, con a bordo il satellite per comunicazioni GSAT-6A, diretto verso l’orbita geostazionaria.

Non è ben chiaro perché si chiami Flight 8 (e parta dopo il 9), dal momento che si tratta del 12° volo del lanciatore “pesante” indiano, e del 6° della versione Mk II, ossia dotata di un terzo stadio criogenico “indigenous”. (La serie Mk I utilizzava infatti un upperstage russo).

Dalla brochure di ISRO (vedi sotto), risulta che il lanciatore abbia subito piccoli ritocchi, come l’introduzione dell’High Thrust Vikas Engine (HTVE) nel secondo stadio (thrust nel vuoto 846,8 kN), al posto del normale Vikas (un derivato dal Viking dei primi Ariane).

L’affidabilità di questo vettore non è molto elevata, dato che in 12 voli ha avuto 3 fallimenti completi e 2 parziali :face_with_head_bandage:, ma è vero che la serie positiva, ad un ritmo di un lancio all’anno, dura dal 2014. Incrociamo le dita, anche perché proprio a un GSLV Mk II sarà affidato, più avanti in ottobre, il lancio di Chandrayaan-2, la seconda missione lunare di ISRO (questa volta con tanto di rover).

GSAT-6A è una copia di GSAT-6, lanciato nel 2015. E’ costruito sul bus di ISRO I-2000 e peserà al lancio 2.140 kg. In orbita occuperà lo slot 83° Est e farà parte dell’Indian National Satellite (INSAT) , che vanta un buon numero di satelliti operativi. (Solo i GSAT sono 13. Se volete contarli tutti, qui c’è la lista: https://www.isro.gov.in/spacecraft/list-of-communication-satellites).

GSAT-6A sarà utilizzato per scopi governativi e militari, ma anche per sperimentare nuove tecnologie destinate alla comunicazione mobile, come la grande antenna piegevole da 6 metri per la banda S, che da al satellite un aspetto piuttosto originale.

In orbita si presenterà così:

Questo è l’aspetto dal vero, a terra (in una vecchia foto di GSAT-6). Più che una parabola sembra una rete da pesca. :stuck_out_tongue_winking_eye:

Questa volta ISRO è stata più tempestiva che in passato e abbiamo già la brochure:

https://www.isro.gov.in/sites/default/files/article-files/gslv-f08-gsat6a-brochure/gslv_f08-gsat6a_brochure.pdf

nonché la galleria con le immagini della missione. Ecco alcune foto relative alla costruzione del satellite

Abbiamo poi immagini dei test.

Qui si prova il satellite alle condizioni del vuoto dello spazio

Qui vediamo invece il trasporto al centro spaziale, ai primi di marzo.

Qui è estratto dal container.

Nel frattempo procedeva l’integrazione del GSLV. Ecco il posizionamento della parte inferiore del core stage:

Integrazione del secondo stadio con il nuovo motore. I booster già montati

Questo, invece, è il terzo stadio criogenico

Incapsulamento nel fairing (sembra di capire che l’antenna da 6 metri sia quella roba ripiegata che si vende sulla destra)

Integrazione con il lanciatore (tutte quelle scatole che si vedono in basso sono probabilmente i computer di bordo e gli altri strumenti di controllo del veicolo)

Job completed!

Rollout al pad numero 2

C’è un altro edificio di integrazioni in costruzione (sulla sinistra)

In rampa.

https://www.isro.gov.in/gslv-f08-gsat-6a-mission/gslv-f08-gsat-6a-mission-gallery

In che modo un’antenna di questo tipo può essere considerata una nuova tecnologia? Raggiunge più utenti contemporaneamente? Offre una copertura migliore?

bellissime foto! grazie robmastri!

Ecco la timeline.


Credo che sia nuova (fino ad un certo punto, perché era presente anche su GSAT-6, lanciato 3 anni fa) rispetto alle tecnologie finora impiegate da ISRO. L’agenzia indiana fornisce in merito solo queste indicazioni:
This is the largest satellite antenna realised by ISRO. This antenna is utilised for five spot beams over the Indian main land. The spot beams exploit the frequency reuse scheme to increase frequency spectrum utilisation efficiency.

Magari alcuni degli “antennisti” che popolano il forum potrebbero darci qualche ulteriore chiarimento.

Antennista sarà lei… il riflettore è sferico, non parabolico, ma per zone piccole può essere considerato parabolico, in quanto la differenza di curvatura è trascurabile in termini di frazioni di lunghezza d’onda. Ogni zona del riflettore è illuminata da un illuminatore separato, e la superfice si comporta come una schiera di parabole, senza averne il peso e la complessità. Questo permette di avere fasci sulle stesse frequenze, e quindi riusare le frequenze su base regionale (ogni sottoregione è illuminata da un fascio). La cosa è particolarmente importante in bada S, in quanto questa non è molto ampia e quindi usare lo stesso canale di comunicazione per aree diverse è molto utile.
Insomma, gli indiani stanno crescendo in complessità tecnologica.

Grazie, Marco :smile: In questo caso (spero di non dire bestialità) gli illuminatori sono sul satellite, vero?

Sì, sono le strutture chiare che si vedono sul lato del satellite nello schemino. Ma non riesco a identificarli nelle foto, dovrebbero essere sotto il cilindro che contiene il riflettore.

Mission Curtain Raiser Video, che in realtà illustra varie altre cose, come i ground systems di Sriharikota.

https://www.isro.gov.in/gslv-f08-gsat-6a-mission/gslv-f08-gsat-6a-mission-curtain-raiser-video-english

Per seguire la diretta (liftoff oggi, 29/3, alle 13.26) c’è l’apposita pagina del sito di ISRO:

https://www.isro.gov.in/gslv-f08-gsat-6a-mission/launch-of-gslv-f08-gsat-6a-mission-watch-live-1630-hrs-ist

Oppure questo live youtube:

Lancio avvenuto con successo. Il video è ancora visibile sopra, queste sono alcune foto by ISRO (click per migliore risoluzione)

Video del lancio, con le immgini delle camere a bordo.

Originale qui: https://www.isro.gov.in/gslv-f08-gsat-6a-mission/gslv-f08-onboard-camera-video

Il satellite è stato collocato in una GTO con perigeo a 169.4 km, apogeo a 36.692.5 km e un’inclinazione di 20,64°. Nei prossimi giorno provvederà con i suoi mezzi ad alzare il perigeo e a ridurre l’inclinazione.

Sembra che il satellite GSAT-6A stia riscontrando dei problemi:

ISRO conferma la perdita di contatto con il satellite.
https://www.isro.gov.in/update/01-apr-2018/status-update-of-gsat-6a

C’è da notare che il blackout è avvenuto dopo la seconda manovra di innalzamento del perigeo (la prima, efffettuata il 30 marzo lo aveva già portato oltri i 5000 km). Quindi da una parte si può dire che l’immissione in orbita è avvenuta correttamente (nessun “effetto Ariane 5”) e dall’altra che non ci sono rischi di rientro a breve (il perigeo iniziale era molto basso, a 169,4 km).

Secondo “The Hindu” il prossimo contatto sarà tentato oggi perché, sebbene ISRO abbia varie groundstation in giro per il mondo, i tentativi più efficaci possono essere fatti solo dalle due Master Control Facility (MCF) indiane (ad Hassal e Bhopal) e solo oggi il satellite passerà sull’India.

Al momento i tentativi di contattare il satellite non hanno avuto successo. L’analisi dei dati porta ad escludere il guasto di qualche sistema. L’ipotesi è che GSAT-6A si andato in safe mode per qualche causa esterna.

“Abbiamo un meccanismo per ristabilire le comunicazioni in questi casi - ha dichiarato Kailasavadivoo Sivan (presidente dell’agenzia spaziale indiana dal gennaio 2018) - e l’ISRO sta facendo il suo meglio. Ciò non impedirà all’agenzia spaziale di andare avanti con le prossime missioni”.

Nessuno stop, quindi per l’imminente lancio PSLV.