Temo che l’astronauta in più sarà sempre e solo americano.
Perché dici questo? Io invece non credo, lo troverei strano…
Beh certo, nel senso che ci saranno sempre almeno 3 astronauti Nasa e 3 russi , per quanto riguarda il settimo astronauta dipenderà solo da quante opportunità di volo saranno" acquisite" dagli altri partners internazionali. Il posto ci sarà…basterà “pagare il biglietto” ![]()
Facciamo una colletta, giochiamo in borsa e poi tiriamo a sorte dai
Una curiosità.
Ipotizziamo che l’ESA abbia un propio mezzo manned,che so una capsula lanciata da Ariane in grado di trasportare quattro Astronauti.
Questo aumenterebbe i posti disponibili sulla ISS per gli Europei,e se si,di quanto?
Vorrei chiarire una cosa: la vera risorsa sulla ISS è il crew time totale. Fa poca differenza se l’astronauta sia americano, giapponese, canadese o europeo.
Non è che ora che c’è Tim Peake a bordo stiamo facendo più attività in Columbus rispetto a due mesi fa. E non è che quando non ci sono astronauti europei a bordo allora ESA non fa più niente. Prima che arrivasse Peake le attività le facevano Kelly, Yui e Lindgren; oggi le fanno Kelly, Peake e Kopra. Ovviamente, se possibilie, si preferisce farle fare a un astronauta ESA (più che altro per questioni di public relations), ma questo non è un must.
E il crew time disponibile per ESA è sempre lo stesso, ovvero circa 70-80 ore a incremento, che corrisponde a circa il 7% del crew time totale, indipendentemente dalla nazionalità/agenzia spaziale degli astronauti a bordo.
Poi il fatto che l’astronauta sia Europeo comporta qualche cosa aggiuntiva, come ad esempio tutta la parte di “education”, o il fatto che sono i nostri dottori a seguirlo direttamente, etc.
Ma la risorsa principale è il crew time, ovvero quanto tempo astronauta è disponibile per fare attività scientifiche. E questo, come ho scritto, è deciso in base al crew time complessivo disponibile e alla percentuale con la quale ESA partecipa al programma (circa il 7%). Gli astronauti Europei, dei quali noi copriamo i costi di training e di lancio, fanno parte di quel 7% di contributo.
Se un domani interviene SpaceX e gli astronauti da 3 diventano 4, il 7% del crew time totale da 80 diventerà 100. Quindi a beneficiarne saranno tutti, non solo NASA, in proporzione a quanto contribuiscono al programma.
Detto questo, non è che oggi abbiamo così “pochi” astronauti perchè NASA ci vieta di averne di più. È tutto calcolato in base a quanto ogni agenzia investe nel programma.
Se ESA volesse aumentare il numero di astronauti europei, dovrebbe aumentare il proprio contributo, ovvero dovrebbe sobbarcarsi le spese di quegli astronauti aggiuntivi ed alzare il proprio contributo ad esempio al 10%.
Un modo per aumentare il contributo al programma potrebbe sì essere un lanciatore umano, ma non necessariamente. E non è il fatto di avere o meno un lanciatore che fa decidere quanti astronauti volano.
Quindi,se domani mattina per magia avessimo una capsula ed un lanciatore questo non impatterebbe sul numero di Astronauti Europei presenti sulla ISS (al di là dell’interessante discorso sul crew time che facevi tu).
Corretto?
Secondo me la conseguenza sarebbe indiretta. Avere gli astronauti è una scelta politica, perché dà visibilità, perché mantiene un expertise legato al crew office e al training, etc.
Avendo un lanciatore, la partecipazione di ESA al programma salirebbe probabilmente dal 7 al 20%, quindi ESA sarebbe un partner più importante politicamente, e di conseguenza spingerebbe per avere più astronauti (il che comporterebbe un ulteriore aumento del budget)
Ma in linea teorica ESA potrebbe decidere di partecipare al programma senza metterci degli astronauti. ESA potrebbe avere un lanciatore e avere comuinque Columbus, finanziare il 30% della ISS e farsi ripagare esclusivamente in crew time impegnato da astronauti NASA…
Perché dici questo? Io invece non credo, lo troverei strano…
Da quando la ISS supporta permanentemente 6 membri di equipaggio, questi sono stati (mediamente) 2,7 russi, 2,1 americani e 1,2 di altre nazionalità.
Il settimo membro permanente di equipaggio sarà possibile grazie all’adozione di veicoli americani. Il mio pensiero è che NASA sfrutterà la cosa per portare la sua media a 3,1 e superare quindi i russi che fino ad ora l’hanno fatta da “padrone” grazie al fatto che erano gli unici ad avere un veicolo per portare in orbita gli equipaggi.
Bisogna inoltre considerare che su ogni Dragon e CST-100 ci sarà sempre un russo. Se degli altri tre sedili uno solo fosse occupato da un astronauta americano significherebbe che gli altri due sarebbero appannaggio di astronauti di altre nazioni (Russia compresa). Se questo avvenisse significherebbe che a bordo del veicolo ci sarebbero più astronauti internazionali e/o russi che astronauti americani.
Naturalmente posso sbagliarmi ma lo vedo uno scenario molto improbabile. Secondo me quindi gli americani occuperanno almeno due dei quattro sedili delle loro capsule e dal momento che su ogni Soyuz ci sarà sempre un astronauta americano il conto è presto fatto. Ecco perché secondo me il settimo membro di equipaggio sarà sempre un americano.
Da quando la ISS supporta permanentemente 6 membri di equipaggio, questi sono stati (mediamente) 2,7 russi, 2,1 americani e 1,2 di altre nazionalità.
Il settimo membro permanente di equipaggio sarà possibile grazie all’adozione di veicoli americani. Il mio pensiero è che NASA sfrutterà la cosa per portare la sua media a 3,1 e superare quindi i russi che fino ad ora l’hanno fatta da “padrone” grazie al fatto che erano gli unici ad avere un veicolo per portare in orbita gli equipaggi.
Secondo me fai un errore di fondo, che è considerare che gli astronauti di altre nazionalità separati da quelli americani.
La grossa differenza tra Russi e Americani, è che gli Americani collaborano con le altre agenzie (JAXA, ESA, CSA), mentre i Russi no. La distinzione quindi deve essere IMHO fra astronauti USOS (ovvero il consorzio NASA-JAXA-ESA-CSA) e cosmonauti (ovvero RSA).
Bisogna inoltre considerare che su ogni Dragon e CST-100 ci sarà sempre un russo. Se degli altri tre sedili uno solo fosse occupato da un astronauta americano significherebbe che gli altri due sarebbero appannaggio di astronauti di altre nazioni (Russia compresa). Se questo avvenisse significherebbe che a bordo del veicolo ci sarebbero più astronauti internazionali e/o russi che astronauti americani.
Non bisogna considerare quanti astronauti volano con il veicolo, ma quanti sono a bordo della ISS.
Non sono sicuro al 100%, ma credo che con l’intervento del commercial crew, l’equipaggio sarà sempre composto da 4 astronauti e 3 cosmonauti (piuttosto che 4vs3 e poi 3vs4 alla rotazione successiva).
Ma in ogni caso, che siano 4 o 3,5 astronauti USOS, questi verranno divisi tra NASA, JAXA, ESA e CSA in proporzione al loro contributo al progetto, esattamente come avviene oggi. Il che significa che il 7% di quell’astronauta in più sarà di ESA, ovvero a spanne ogni 14 astronauti “aggiuntivi”, uno sarà di ESA (a meno che le percentuali non cambino)