Non per polemica inutile, ma per sapere il tuo pensiero.
Orion viene definitivamente cancellato; e quindi? Soyuz “ad libitum”? Oppure cosa? Perché non è che ci sia molto altro all’orizzonte, cancellato Orion non resta nulla di manned al di là dell’oceano.
P.S. Non mi venite a parlare di Dragon, Dream Chaser o CST-100 Boeing perché non sono progettate per BEO, ma unicamente per LEO.
Spero di non dire una fesseria completa, ma se la ISS, “terminata” la sua utilità venisse spostata in orbita lunare o addirittura marziana, come la vedreste?
Non e una fesseria se non hai molta dimestichezza con con le stazioni spaziali, però non è fattibile. Ne avevamo già parlato da qualche parte. La stazione è progettata per funzionare in orbita terrestre e in particolare:
Pannelli solari e sistemi vari per la potenza elettrica dimensionati per quella distanza dal Sole e quelle ore di esposizione
Non c’è una schermatura adatta a proteggerla fuori dal campo magnetico terrestre
E progettata per ricevere e disperdere calore per quell’ orbita terrestre
E molte altre cose tra cui appunto spostarla. Non sarebbe così semplice.
Orion (ed SLS) cancellato è un guaio.
Significa restare in LEO per almeno altri 15 anni,anche perchè se venissero commissionate (e non è scontato) versioni Dragon o CST-100 per il BEO,questo richiederebbe un tempo di sviluppo non brevissimo.
Gli amici che detestano Orion sottovalutano per l’appunto questo aspetto della faccenda.
E’ anche vero però che,per come sono messe le cose,Orion è un progetto che corre forti rischi,perchè,al di là delle due missioni in programma non ha altri luoghi dove andare.
Marte,ripeto,a tutt’ora non c’è al di la di dichiarazioni di massima cui non hanno fatto seguito altro che alcune slides,per altro spesso in contradizione tra loro (segno che non si è neanche scelto l’architettura di missione).
Cosa accadrà dunque con il prossimo Presidente?
O Orion alla fine sarà cancellato (e questa è la segreta speranza dell’attuale amministrazione),o verrà scelta una nuova e più realistica meta,che non può che essere la luna (più qualche futura puntatina verso un asteroide),
o si punta davvero a Marte,e questo richiede un adeguato budget (parliamo di grossi stanziamenti) ,una ben definita architettura di missione,lo sviluppo di una serie di veicoli e sistemi che oggi non esistono ancora, numerosi test unmanned e manned.
Personalmente ritengo quest’ultima ipotesi la meno realistica.
Consideriamo anche un altra cosa: ipotizziamo che nel 2035 o giù di li si sbarca finalmente su Marte; bene,e poi?
Non si può certo pensare di replicare più e più volte l’impresa come si fece con le missioni Apollo; Marte non è dietro l’angolo ed il costo di una singola missione è elevatissimo (come sono elevati i rischi).
Quindi ha davvero senso impiegare i prossimi 20 anni per mandare per qualche settimana un uomo su Marte,in una missione difficilmente replicabile più di una, al massimo due volte, quando con lo stesso budget puoi fare tantissimo nel sistema terra-luna lasciando Marte alle prossime generazioni (e alle prossime tecnologie)?
Spero fortemente che i pessimisti si sbaglino, non perchè non ho fiducia o dubiti della correttezza delle informazioni che fornite, ma vedo fondamentale nello sviluppo dell’umanità mettere piede su Marte il prima possibile. D’altronde, la NASA ha già dimostrato in passato che, con la giusta voglia aka budget, le tecnologie si trovano.
Benchè sicuramente la Luna abbia ancora moltissimo da offrire dal punto di vista scientifico (e non solo), immagino già la placca che i futuri passeggiatori lunari lasceranno alla base della bandiera degli Stati Uniti: “Semo Tornati!” (da leggere con forte accento romanesco).
A NASA non dobbiamo pagare solo il lancio di astronauti, ma anche il lancio di risorse e consumabili, il rientro a terra di esperimenti o pezzi di ricambio da studiare. E poi ancora l’energia elettrica che arriva dai pannelli solari, il calore termico dissipato con i radiatori, lo station keeping, etc. E poi ancora dobbiamo pagare l’ossigeno consumato dai nostri astronauti, l’acqua che bevono, il cibo che mangiano, etc.
Columbus è un laboratorio eccezionale, ma può esistere solo perché è integrato in una stazione spaziale a gestione principalmente NASA e RSA. E questo né gli Americani né i Russi che lo regalerebbero (insomma, va bene la cooperazione internazionale, va bene lasciar usufruire del servizio anche altri stati, ma certo non a gratis… ).
Poi, per motivi politici e contrattuali, gli accordi di ESA sono diretti con NASA, e poi è NASA che se la vede con RSA per il bilancio tra le due sezioni della stazione. E quindi noi tutti questi servizi che la ISS ci offre, li paghiamo a NASA sotto forma di “spazio” e risorse dentro a Columbus, attraverso cose lanciate “gratis” con ATV, e altro
Ok, ma sono o non sono in vista delle riduzioni ai costi dei voli dei vettori? Di questi risparmi se ne gioverà solo NASA o verrano estesi anche ai costi che ESA deve a NASA?
Non lo so, io non ero certo a un livello tale da essere coinvolto nel processo in cui questi costi vengono calcolati e questi accordi vengono presi. So dirti come funziona a grandi linee, ma non conosco i dettagli
Di certo se ci sarà una riduzione dei costi per i lanci di astronauti USOS, questo sarà valido anche per gli astronauti Europei. D’altro canto, con un astronauta in più ci sarà più crew time a disposizione, ma probabilmente il costo orario del crew time scenderà un po’. Chi di dovere farà tutti i calcoli e aggiusterà gli accordi…
Sicuramente. Ma a rigor di logica, se NASA spenderà meno, così dovrebbe essere anche per ESA. SpaceX è certa di questa riduzione dei costi.
D’altro canto, è come se la quota europea passasse da ROCOSMOS a SpaceX, una nuova agenzia molto aggressiva da cui il settore spaziale privato europeo si dovrà guardare: non vi pare un po’ un autogol?
Non c’è molto altro da fare. Siamo un’agenzia piccola rispetto a NASA e RSA, e come tale non possiamo permetterci di essere indipendenti. Significa che se vogliamo partecipare alla partita, lo possiamo fare solo alle condizioni che le agenzie grandi ci impongono.
Nessuno ci obbliga a partecipare alla partita, in linea teorica ESA potrebbe tirarsi fuori dalla ISS e dal volo umano e usare quei fondi per altri progetti, senza così finanziare SpaceX. Ma il volo umano ha una certa importanza strategica, e fortunatamente finora ESA ha deciso di rimanere al tavolo. Da un lato è vero che parte dei fondi ESA finiscono in tasca a RSA, e in futuro a SpaceX, ma questo è quell’enabling factor che permette di fare un certo tipo di ricerca e sviluppare un certo tipo di tecnologie che altrimenti non sarebbero possibili.
Io faccio il tifo per la specie umana, quasi tutta, dunque concordo. Però tutto questo getta una nuova luce sui dubbi dei due membri ESA, sulla proposta ESA per il villaggio lunare etc. Tutto ciò mi riempie di meraviglia
n.b.: ovviamente i tuoi sono pareri competenti, le mie elucubrazioni mentali.
È quello che ho scritto qualche post sopra: di sicuro ESA supporterà la ISS fino al 2024, non può certo chiudere l’hatch di Columbus e dimenticarselo in orbita. Finché la ISS rimane lì, ESA supporterà perché NASA e gli altri la tireranno dentro.
Però c’è una grossa differenza tra farlo perché gli altri partner ti obbligano oppure perché credi nel progetto…
Come ho scritto sopra, ESA non paga niente a Roscosmos; ESA paga NASA, la quale poi paga Roscosmos.
In ogni caso, nel momento in cui entrerà in gioco il Commercial Crew, aumenterà il numero di astronauti a bordo della ISS (ci sarà 1 astronauta in più), il che significa più opportunità di volo. Non vedo perché ESA dovrebbe dire di no a queste opportunità…