I pesci spaziali, un acquario nel modulo giapponese Kibo

L’acquario giapponese che è stato portato a bordo della ISS con l’ultimo HTV nel luglio 2012, è stato recentemente popolato con dei pesci.

Sul sito di JAXA hanno messo un paio di video davvero interessanti

  1. Poco dopo che i pesci sono stati trasferiti nell’acquario: http://iss.jaxa.jp/library/video/medaka_suisoutounyuujinoyousu.html
  2. Durante l’alimentazione (notate lo sportellino in basso che si apre all’inizio del video): http://iss.jaxa.jp/library/video/medaka_esayarinoyousu.html

Come mi sarei aspettato, sembra che i pesci non risentano per niente della mancanza di gravità. Alla fin fine tutta la loro vita si svolge di solito in un Neutral Buoyancy Lab :slight_smile:
Però chissà cosa passa per la loro testolina quando vedono quelle grosse bolle d’aria che stanno ferme invece di andare verso l’alto…

Anche questo sarebbe interessante da sapere :stuck_out_tongue:

Interessante, le bolle d’aria rimbalzano contro il pesce invece d’inglobarlo, pensavo dovesse succedere il contrario :smiley:

Sarebbe interessante sapere se la vescica natatoria si atrofizza.
OT, a quando un gatto o un cane? Giusto per fare compagnia agli astronauti. :slight_smile:

Beh, può anche darsi che scoprirlo sia tra gli scopi dell’esperimento…

Beh, se è vero che i pesci non hanno problemi in microgravità, un gatto e un cane farebbero un bel po’ di casino (oltre a spargere peli in giro). Prova a cercare “cat zero gravity” in Youtube, e vedi che succede ai gatti in assenza di gravità simulata sugli zero-G planes :wink:

Qui ci vorrebbe uno psicologo dei pesci…

Sembra una stupidaggine ma pochi animali potrebbero trovarsi bene in microgravità…noi abbiamo un buon autocontrollo legato alla comprensione dell’ambiente in cui ci troviamo, mentre per i nostri amici a 4 zampe l’assenza di peso è ovviamente una situazione anomala e ingestibile. Non saprei se un cane o un gatto potrebbero abituarvisi, penso soprattutto ai felini che con le loro proverbiali doti di agilità ed abilità nell’arrampicata potrebbero forse muoversi lungo le pareti:sarebbe sicuramente interessante fare dei test, ma un animale non solo richiederebbe le normali cure (cibo e bisogni sarebbero già un problema sulla ISS) ma potrebbe costituire una minaccia per l’equipaggio. Un gatto nel panico che vaga a mezz’aria con gli artigli sguainati non è il massimo, così come un cane spaventato e a disagio può essere davvero difficile da controllare.

Le creature acquatiche invece mi aspetto che reagiscano complessivamente bene…in fondo il loro ambiente naturale è già di per sé più simile alla microgravità.

Un gatto infuriato che rimbalza da una parete all’altra schicciando pulsanti a caso e che poi s’impiglia in tutti i cavi sparsi come un pesce in una rete… spassoso!

I cani? Mi basta la grinta del mio piccolo Pincher quando è incazzato. Sulla ISS sarebbe l’equivalente di alien! Vuoi dire che Alien era il pet degli extraterrestri?

Ok, ok, la prossima volta solo pappagallini e canarini…
però i pesci forse sono più silenziosi. :slight_smile:

Be’, insomma…
Da gattofilo, i video che ho visto sul Tubo non mi facevano mica ridere…

non capisco perchè sottoporre un gatto a un volo zeroG, lo trovo inutile e crudele.
sono contro gli esperimenti sugli animali in generale.

Una delle ragioni mi pare che fosse verificare la sua capacità di raddrizzamento durante le cadute in un ambiente a microgravità.

Non credo che lo abbiano fatto per divertimento, visto quanto costa ogni volo. Se lo hanno fatto, probabilmente avevano qualche ragione. Nè tantomeno credo che il gatto abbia subito alcun danno dall’esperimento.

Quindi anche contro questo acquario in JEM?

Posso capire lo spavento e il panico provati da un gatto in condizioni di zero-g, :ok_hand:
tuttavia considerare un volo o permanenza “sperimentazione” la trovo un pò una forzatura…
In fondo si tratta di alcuni secondi in caduta libera, comunque in compagnia di umani probabilmente conosciuti e amichevoli… Uno shock senza ombra di dubbio, ma recuperabile con pochi minuti di coccole :stuck_out_tongue_winking_eye:
Nella (remota) ipotesi di permanenza in orbita, sono ragionevolmente sicuro che un felino, ma perchè no anche un canide o roditore, di abituerebbe nel giro di pochi giorni all’assenza di peso, parlando sempre e solo del comportamento.
Si sbraccierà per un pò per poi rendersi conto che il padrone è lì a fianco in tutta calma, se ne farà una ragione ed inizierà a fare la trottola insieme al padrone. Se cucciolo potrebbe addirittura prenderla bene e affrontarlo come un gioco.

Chiaramente tutto ciò è impedito da questioni di vomito, deiezioni, pelo, attrezzature cavi e bottoni colorati e giocosi sparsi in giro, tutte cose da non prendere assolutamente alla leggera… (Mi ricordo il mio volpino coi fili del telefono)

Portare su un gatto per poi tenerlo chiuso in una teca di vetro, quello sì che foraggerebbe gli animalisti col pelo caldo, mentre d’altra parte tenerlo libero a bordo va contro ogni logica di sicurezza e buon senso :cry:

E optare per dei piccoli cricieti?

Beh, di topolini ne hanno già portati in orbita. E si é notato che si adattano piuttosto velocemente alle condizioni di microgravità.
Però va anche detto che i topi sono abituati ad arrampicarsi sui muri, quindi il loro modo di vedere il mondo è già “in 3 dimensioni”. In più le loro zampe sono artigliate in modo da aggrapparsi, e credo che negli esperimenti fatti in orbita abbianmo costruito appositamente delle gabbie con le pareti abbastanza “ruvide” da permettere loro di appigliarsi.

@Buzz: questo esperimento in particolare non è crudele, in fondo l’ambiente dei pesci non varia in modo così incisivo…a me i pesci nell’acquario fanno un po’ pena in generale, anche qui! …poco spazio per muoversi, incontrano sempre gli stessi pesci…poca variabilità genetica per la riproduzione…
a me gli acquari fanno quest’effetto un po’ claustrofobico-deprimente, ma forse sono io un’anima in pena!

Riguardo a questo esperimento (di cui non conosco i dettagli), posso dire per esempio che di sicuro è stata presa in considerazione e studiata la possibilità di usare acquari come fonte di nutrimento per gli astronauti durante i viaggi interplanetari, ad esempio verso Marte, da integrare al cibo vegetariano proveniente da eventuali serre.
E quindi un esperimento sulla sopravvivenza e sugli effetti della microgravità sui pesci potrebbe essere molto importante per il futuro dei viaggi spaziali…

Poi appunto, come ha scritto Paolo non è che siano veri e propri esperimenti. Li si è semplicemente portati in orbita, dopodiché li si tratta come, anzi probabilmente meglio, di come li si sarebbe trattati a Terra.

non avevo pensato alla fonte di cibo! quindi… in futuro potrebbe finire in fritto misto! :wink:

Ci avevo fatto un pensierino anch’io all’utilizzo per il cibo…
L’idea secondo te, Buzz, è di utilizzare doppiamente l’acqua: per i pesci e come scudo per le radiazioni?

Direi che per ora per entrambe le cose (scudo per radiazioni ad acqua e acquari) siamo ancora a livello di sviluppo troppo basso per darti una risposta… In teoria non ci vedo niente in contrario però puó anche darsi che convenga tenere le due cose separate.

Tieni presente che in quasi nessuna delle architetture di Life Support biorigenerativo che ho visto finora si usavano animali. Nella grande maggioranza degli studi la fonte di cibo sono sempre solo vegetali e mircoorganismi, per la grande complessità che gli animali comportano.

e quindi anche al volo dei pesciolini, presumo.