Trovato il libro a cui accennavo.
Dopo una rispolverata ai ricordi posso riassumere…
Sulla Luna durante le missioni Apollo furono effettuati tre tipi di esperimenti.
L’esperimento sismico passivo che durante le missioni 11, 12, 14, 15 e 16 serviva per registrare gli eventi naturali.
Risulta fossero ancora in funzione, tranne quello di Apollo 11 fino al 1977 (!
Sarebbe interessante sapere quando cessarono di funzionare e se la raccolta dati continuò e per quanto tempo!)
L’esperimento sismico attivo con esplosivi durante le missioni 14 e 16 che servì a studiare le caratteristiche della crosta lunare fino a diversi km. di profondità.
L’esperimento per tracciare il profilo della superficie lunare, simile a quello precedente, per determinare la struttura crostale superficiale e la registrazione degli impatti lunari.
Per questo esperimento furono dispiegati sulla superficie lunare durante le EVA di Apollo 17, dei geofoni, dei dispositivi elettronici e otto pacchi esplosivi nella valle di Taurus Littrow.
I segnali registrati dei sismi lunari risultarono totalmente diversi dai terrestri. Di notevole durata, a causa dell’effetto risonante dello spesso strato di regolite, non venivano riflessi da uno strato più profondo ed elastico, simile a quello terrestre.
Gli eventi sismici rilevati avevano origine da 4 fonti diverse:
Lunamoti (come non mi piacciono queste parole!) profondi, superficiali, sismi ad alta frequenza molto lontani ed impatti meteorici.
I sismi profondi avevano origine tra i 600 e 950 km. tra litosfera ed astenosfera.
In totale 37 epicentri centrati sul lato in direzione della Terra.
Tutte le scosse comprese tra il 2° ed il 3° Richter.
In un anno l’energia liberata era di 5 ordini inferiore a quella dei sismi terrestri.
Probabilmente tutti di origine mareale.
Sismi superficiali collegati al tramontare e sorgere del Sole. Probabilmente dovuti alla rapida escursione termica tra giorno e notte delle rocce.
Sismi ad alta frequenza (solo l1%), lontani dai rivelatori e profondi 300 km circa, probabilmente di origine tettonica.
Per questi motivi furono poco studiati a causa della scarsità e qualità dei dati.
L’esperimento sismico passivo registrò tra i 70 ed i 100 impatti lunari.
Un impatto era rilevabile se avesse avuto un peso di 10 g nelle vicinanze, e/o 1000 kg alla massima distanza.
I sismi artificiali provocati dall’uomo mostrarono una struttura pluristrato della Luna.
1 km di regolite, da questa profondità la sua struttura diventa più compatta.
Basalto fratturato fino a 20 km di profondità.
Tra i 20 ed i 60 km le roccie a causa della pressione non presentano più fratture che risultano così saldate.
Oltre i 150 km di profondità, le onde sismiche provocate in superficie non riuscivano a penetrare a causa della loro bassa potenza.
Questo un breve riassunto di quanto ho trovato.
Spero di non aver fatto errori.
Alcuni link:
http://science.nasa.gov/headlines/y2006/15mar_moonquakes.htm
http://science.nasa.gov/headlines/y2006/28apr_skyisfalling.htm
http://science.nasa.gov/headlines/y2006/images/skyisfalling/table1.gif
http://www.jsg.utexas.edu/news/feats/nakamura.html
http://www.lpi.usra.edu/meetings/lpsc2004/pdf/2093.pdf