Il 2022 spaziale

Per i programmi spaziali con equipaggio, il 2022 è stato senza dubbio positivo, malgrado meno persone abbiano raggiunto l’orbita rispetto allo scorso anno. Siamo infatti sempre su livelli ben superiori rispetto al periodo 2012-2020.

Leggermente calato rispetto al 2021 anche il numero di EVA e di persone in EVA ma anche in questo caso i numeri rimangono ben superiori agli anni 2011-2020.

Per il secondo anno consecutivo ci sono stati lanci con equipaggio da parte di tutti tre gli attori spaziali (Russia, USA e Cina). Quello che è sempre stato un duopolio, spezzato per la prima volta nel 2003 ma sempre in maniera saltuaria, è da quest’anno ufficialmente un tripolio e tutto fa presumere che tale resterà anche per gli anni a venire. Quindi da questo punto di vista siamo entrati in una nuova era.

Shenzhou e Crew Dragon continuano a scalare lentamente la classifica dei veicoli utilizzati per portare persone nello spazio, anche se Soyuz e Space Shuttle resteranno irraggiungibili per il prossimo futuro a breve e medio termine. A “beneficio” dei detrattori di quest’ultimo veicolo ricordiamo che di persone in orbita ne ha portate oltre 800.

Malgrado il primo volo orbitale risalga al 1961, la “colonizzazione” dell’orbita terrestre è cosa molto recente in quanto per lungo tempo le missioni nello spazio sono state di breve o brevissima durata, molto distanziate fra di loro e con pochi o pochissimi membri di equipaggio. Da quando l’uomo ha la capacità di andare nello spazio ci è quindi andato molto poco come è mostrato dagli oltre 7.500 giorni durante i quali in orbita non c’era proprio nessuno. Tuttavia il futuro ci sorride e piano piano svariate altre colonne si alzeranno. Quest’anno per esempio la colonna del 10 si è alzata di 282 giorni.

Le donne continuano ad andare in orbita ad un’età spiccatamente inferiore rispetto agli uomini. Malgrado questo vantaggio anagrafico, nessuna donna è ancora andata nello spazio più di cinque volte, a differenza dei meno giovani uomini.

La Russia, che per prima ha iniziato, mantiene tuttora saldamente il primo posto per tempo passato nello spazio dai propri astronauti (sommando il tempo di ognuno di loro). Gli USA hanno un gap di oltre 5.800 giorni, pari a 16 anni utilizzando un singolo astronauta. La Cina si sta avvicinando al Giappone che molto probabilmente supererà nel corso del prossimo anno, dando ancora più forza e compimento al tripolio di cui si parlava prima. La nostra piccola grande Italia è la quinta forza a livello mondiale alla faccia davanti a Germania e Francia, che mi sembra non abbiano missioni previste nel 2023 e quindi resteranno dietro ancora un bel po’.

La situazione si rovescia per tutti se consideriamo le EVA, dove gli USA superano (e di molto) la Russia, la Cina supera il Giappone e l’Italia scende all’ottavo posto (restando comunque sempre davanti alla Germania).

In questo grafico vediamo gli astronauti “di punta” per ogni nazione, cioè quelli che hanno passato più tempo nello spazio (che per molte nazioni sono stati anche gli unici). Il nostro “capitano” è Samantha Cristoforetti, che grazie ai suoi 370 giorni complessivi in orbita si assicura un brillantissimo quinto posto dietro a Thomas Pesquet e davanti ad Alexander Gerst (Germania ancora dietro).

Considerando invece tutti gli astronauti di ogni nazione il quadro naturalmente cambia molto e volge a favore di una sola nazione, la Russia. Sono infatti suoi 18 dei primi 19 astronauti per permanenza complessiva nello spazio, con la sola Peggy Whitson (in decima posizione) a spezzare il filotto.

La situazione si fa un po’ meno pesante per gli USA se consideriamo solo le singole missioni più lunghe di ogni astronauta, e non la somma di tutte le sue missioni. Gli USA ne piazzano infatti 4 nei primi 13 di cui uno al quinto posto (a pari merito). In questo 2022 si è infatti conclusa la missione da 355 giorni di Vande Hei e Dubrov che rappresenta la quarta missione più lunga della storia (nonché la più lunga mai effettuata sulla ISS).

Come già visto, gli equilibri si rovesciano se consideriamo le EVA. Delle prime 20 persone per tempo totale passato in EVA solo tre sono russe, sebbene gli USA si facciano sfuggire proprio il primo posto occupato ormai dal lontano 1998 da Anatoly Solovyev.

La lista delle 20 persone più giovani in orbita resta immutata rispetto allo scorso anno.

Rivoluzione invece per la lista opposta, con tre new entry nei primi quattro posti che fanno tra l’altro scalare il nostro Paolo Nespoli dal quinto all’ottavo posto.

Il neo composto tripolio nei fatti è però sempre un duopolio in quanto come si sa USA e Russia collaborano per lo stesso programma spaziale, quello della ISS. E questo 2022 è stato da incorniciare superando il già ottimo 2021 per numero di persone salite a bordo. In questa ottica stiamo vivendo il miglior periodo dal 2012 in avanti. Per trovare più donne salite a bordo in un singolo anno bisogna addirittura tornare al 2010.

Se consideriamo invece i soli membri di Expedition non esiste anno migliore rispetto a questo. I 14 membri del 2022 superano infatti il record di 13 stabilito nel 2009. Idem per le donne. Le quattro donne di Expedition nel 2022 superano le tre del 2010. Un gran peccato che a Samantha & C. non sia venuto in mente di scattare una foto ricordo, dal momento che per 8 giorni queste quattro donne erano pure contemporaneamente presenti a bordo.

Rispetto al 2021 sono leggermente calate le EVA mantenendosi comunque sempre ad un livello più elevato rispetto a qualsiasi altro anno dal 2011 ad oggi. Tutto questo grazie soprattutto alla Russia che stabilisce addirittura il suo nuovo record di EVA con sette uscite (batture le sei uscite del 2013).

Rispetto allo scorso anno è calato il traffico ma non poteva che essere così dal momento che il 2021 è stato un anno record (eguagliando il 2001). Da rilevare sopra ogni cosa il debutto della Starliner.

Con l’avvento della Crew Dragon, a partire dal 2020 sono passati a 7 gli abitanti permanenti della ISS, tanto che la relativa barra quest’anno si è alzata di altri 313 giorni.

Questa è la ripartizione in percentuale del tempo di attracco di ogni veicolo rispetto al totale di tutti i veicoli.

Impressionante notare come dopo 22 anni di Expedition e centinaia di membri, USA e Russia siano stati capaci di dividersi in maniera pressoché identica il numero di astronauti. Anche per quanto riguarda i comandanti le cifre sono quasi identiche se consideriamo la necessità da ambo le parti di lasciare spazio anche agli altri partner, fra i quali spiccano i due comandi dell’Italia che eguaglia il ben più “pesante” Giappone.

Anche in ambito ISS le donne godono di un vantaggio anagrafico rispetto ai colleghi maschi. Sorprende quindi che nessuna donna abbia ancora effettuato più di tre missioni.

L’Italia è la quarta forza in ambito ISS per tempo di permanenza complessiva per nazione, con le prime tre posizioni ormai cristallizzate e irraggiungibili da chiunque altro. Bene quindi che il nostro paese guidi il resto del gruppo, subito davanti alla Germania.

Per quanto riguarda le EVA restano immutate le prime tre posizioni, con però un netto predominio degli USA sulla Russia. L’Italia purtroppo indietreggia al sesto posto superata da Francia e Canada, ma resta pur sempre davanti alla Germania.

La Germania ci resta dietro anche per quanto riguarda il maggior tempo totale di permanenza di un proprio astronauta, con Samantha Cristoforetti che ci garantisce un ottimo quinto posto dietro alla punta di diamante francese Thomas Pesquet.

Ma l’Italia è l’unica nazione oltre ai colossi Russia e USA, che possiede due astronauti che hanno trascorso complessivamente più di un anno a bordo della ISS.

L’Italia compare anche nella classifica delle 10 missioni più lunghe effettuate sulla ISS, unica assieme al Canada ad inserirsi nel dominio targato USA e Russia.

Come abbiamo visto, l’Italia perde un po’ terreno in ambito EVA e non stupisce quindi che non compaia nella lista dei primi 20 astronauti per tempo totale, dove tra l’altro solo il francese Pesquet riesce ad inserirsi oltre a USA (che domina) e Russia.

L’Italia compare infine sia nella lista dei 20 più giovani che nei 20 meno giovani ad aver abitato la ISS. In queste liste è assente la Francia mentre la Germania è presente solo in una delle due a dimostrazione di come il nostro corpo astronauti è (o è stato) molto più variegato e “completo” rispetto a qualsiasi altra nazione europea.

Ed eccoli quindi i nostri cinque astronauti che hanno abitato la ISS. Ognuno di loro (in tempi e modi diversi) ha dato grandissimo lustro al nostro paese in ambito spaziale.

Riprendendo il discorso sul tripolio che in realtà è un duopolio, diamo una doverosa occhiata a quello che stanno combinando i cinesi con la loro CSS. La stazione spaziale cinese non può naturalmente essere paragonata alla ISS in quanto dichiaratamente più piccola. Piuttosto si può paragonare alla Mir, che è stato il punto di arrivo del programma spaziale russo (prima che si convertisse alle collaborazioni internazionali) in orbita terrestre così come lo è la CSS per la Cina.

La CSS esiste da 612 giorni (a fine 2022) e quindi vediamo come è messa rispetto ai primi 612 giorni della Mir. La CSS conta più persone salite a bordo fra le quali anche due donne (che invece latitavano sulla Mir) con la forbice che si amplia se consideriamo i soli membri di Expedition. La CSS ha visto anche più EVA ma un traffico di veicoli (per equipaggi e per rifornimenti) leggermente inferiore.

La Mir è stata disabitata più a lungo ed ha visto quasi esclusivamente due persone a bordo, contro le tre della CSS, la quale ha anche ospitato un massimo di sei persone, contro le cinque della Mir.

Sulla Mir invece gli equipaggi erano nettamente più giovani e la stazione russa si era già aperta alla presenza di altre nazionalità a bordo.

Infine, un’altra caratteristica della Mir e del programma spaziale russo di allora (ma la cosa non è cambiata nemmeno ai giorni nostri) fu da subito la lunga permanenza di alcuni astronauti.

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Mi devo inchinare. Di nuovo. Grande @Lupin!
Farete un articolo su ANews? Secondo me sarebbe bello!

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Grazie @Lupin, come al solito, ottimo lavoro!

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Il valore aggiunto portato da Lupin con queste letture statistiche rimane uno dei pilastri unici della nostra community. :beers:

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Meriterebbe almeno un articolo, non un post! Incredibile!!! Vorrei darti un like per quasi ognuno di questi chart…

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Mi sembra opportuno fare un cross-posting qui in merito ad una considerazione pubblicata in un’altra discussione. Complimenti alla Russia per lo storico traguardo raggiunto nel 2022 :clap:

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