Il 2024 spaziale

Il 2024 ha visto 28 persone prendere la via dell’orbita, un numero che non si vedeva dal 2011. Di queste 28 persone ben 7 sono donne, un numero che non si vedeva dal 2010.

È stato invece un anno piuttosto magro per quanto riguarda le EVA, solamente 6 a livello globale, che rappresenta il numero più basso degli ultimi 8 anni.

Per quanto riguarda i lanci orbitali è stato raggiunto un valore che non si vedeva dal 2009. Il merito va diviso tra Cina (che nel 2009 non effettuò alcun lancio) e USA che non effettuava 5 lanci proprio dal 2009. La Russia continua con la sua media di due lanci all’anno che porta avanti ormai dal 2020.

Uno degli highlights del 2024 è stato senza dubbio il debutto di Starliner come veicolo per trasporto equipaggi. Vedremo se nel prossimo futuro questo veicolo riuscirà a ritagliarsi un ruolo da co-protagonista nella storia del volo spaziale. Al momento ha portato in orbita la metà delle persone di quanto abbiano fatto le capsule Mercury.

Il 2024 verrà ricordato anche per i 4 giorni in cui ci sono state 19 persone contemporaneamente in orbita, che rappresenta il nuovo record di “affollamento” spaziale.

Il grafico successivo non è sostanzialmente cambiato rispetto al 2023. Vista la quantità di soggetti presi in esame (oltre 1.300) cambiamenti sostanziali nell’età media sono possibili solo su periodi medio lunghi. Il grafico vuole evidenziare come le donne vadano in orbita ad un età inferiore rispetto agli uomini e come, malgrado questo vantaggio anagrafico, non ci siano ancora state donne che abbiano effettuato più di cinque missioni.

Il 2024 ha visto il debutto orbitale di altre due nazioni, Turchia e Bielorussia, portando il totale a quota 41. La prima si piazza subito davanti alla Spagna, mentre la seconda davanti alla Bulgaria (come tempo complessivo passato in orbita dai propri astronauti).

Per quanto riguarda le EVA non ci sono state new-entry e la situazione è sostanzialmente identica a fine 2023, anche a causa del già citato basso numero di EVA effettuate.

Se vogliamo dare un nome al 2024 questo senza dubbio va intitolato al russo Oleg Kononenko, che al termine della sua quinta missione ha totalizzato oltre 1.100 giorni in orbita, un valore assolutamente incredibile e che lascia staccatissimi tutti gli astronauti di nazionalità diversa dalla sua.

In realtà Kononenko stacca (sebbene in maniera meno impressionante) anche tutti i suoi connazionali, come si evince dalla classifica delle 20 persone con più giorni passati in orbita. In questa classifica la Russia è assolutamente padrona, con la sola Peggy Whitson a spezzare l’egemonia.

Un record che Kononenko non ha battuto è quello della singola missione più lunga, ancora saldamente nelle mani di Polyacov, sebbene abbia quasi eguagliato il secondo posto di Avdeyev. Impressionante comunque il fatto che alla sua quinta missione sia rimasto in orbita per 374 giorni e altrettanto impressionante come lo abbia fatto il suo connazionale Chub alla prima missione.

Assolutamente invariata invece rispetto al 2023 la top 20 delle persone in EVA, ulteriore dimostrazione di un 2024 senza grandi sussulti, eccezion fatta per la più lunga EVA della storia, regalataci dal programma spaziale cinese.

Chiudiamo con le consuete classifiche relative ai più e meno giovani ad avere passato del tempo in orbita.

Tra le nuove leve abbiamo una sola novità rispetto al 2023, la non ancora 31enne Sarah Gillis che si posiziona fra i russi Alexei Leonov e Sergej Krikalev. Russia che occupa stabilmente ormai da molto tempo le prime quattro posizioni.

Ruoli (alias nazioni) più che invertiti nella classifica opposta, che vede ai primi sei posti (e 11 nei primi 12) persone “made in USA”. In ambito spaziale è la Russia a “non essere un paese per vecchi”.

Seguiranno appena possibile le consuete statistiche dedicate al solo programma ISS.

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Come promesso eccoci ad analizzare il programma ISS.

Nel 2024 sono state 18 le persone salite a bordo, un valore identico al 2022 e che rappresenta il massimo ottenuto dal 2012 ad oggi.

I membri di Expedition sono stati 12, un valore che si è verificato 9 volte negli ultimi 15 anni e che è stato superato solo in due occasioni (2009 e 2022).

Le EVA sono invece crollate, con solamente due uscite in tutto l’anno, cosa che non si verificava dal 2003! Magari i nostri esperti ed insider possono tentare una spiegazione. Da rilevare inoltre che lato USA (o USOS che dir si voglia) le EVA sono mancate del tutto. L’ultima volta accadde nel 2004.

Il traffico ai boccaporti è stato quasi identico al 2023, con una sola manovra in meno. Da rilevare le 10 manovre delle Crew Dragon, valore record per questo veicolo.

Questa sotto è la situazione dall’inizio del programma ISS, sostanzialmente invariata rispetto al 2023 per quanto riguarda le gerarchie.

La permanenza contemporanea di 7 persone a bordo ha raggiunto quota 1.231 giorni, superando quella di 2 persone. Un traguardo niente male.

Nel 2024 per la prima volta da quando esiste la ISS si sono visti ben 7 veicoli contemporaneamente attraccati ai vari boccaporti. Questa abbondanza è durata solo 12 giorni ma resta tuttavia una cosa veramente notevole.

Alcuni veicoli rimangono attraccati per più tempo di altri, in quanto hanno funzioni ed utilizzi differenti che ne determinano anche la durata della permanenza. Inoltre alcuni veicoli vengono utilizzati fin dalla nascita della ISS, mentre altri sono arrivati molto dopo. Per questi motivi Soyuz e Progress si spartiscono l’80% di tutto il tempo complessivo di attracco.

Per quanto riguarda i membri di Expedition, nel 2024 la ISS è stata poco I (International) dal momento che sono saliti a bordo solo astronauti russi e statunitensi. Una cosa del genere non si verificava dal 2007, quando però le Expedition erano costituite da sole due persone. Anche qui forse i nostri esperti possono dare una chiave di lettura. Ci dobbiamo preoccupare?
A parte USA e Russia, il grafico qui sotto resta quindi identico al 2023.

Curioso come le donne hanno un vantaggio anagrafico fino alla seconda missione, che poi si azzera alla terza e si rovescia alla quarta. C’è da dire che la linea delle donne (essendo queste molte meno) è molto sensibile ad eventuali variazioni, soprattutto dalla terza missione in poi dove il loro numero è particolarmente basso.

il 2024 ha visto due nuove nazioni a bordo, Turchia e Bielorussia, con la prima che si piazza davanti all’Arabia Saudita e la seconda davanti alla Malesia (come giorni complessi passati a bordo dai propri astronauti).

Nulla invece è praticamente cambiato in ambito EVA rispetto al 2023.

Iniziamo ora la rubrica dedicata ad Oleg Kononenko, primatista di Russia con 1.105 giorni complessivi passati a bordo della ISS. Nessun’altra nazione può vantare un “campione” simile.

Il gap resta enorme anche considerando tutti i suoi connazionali.

Kononenko stabilisce (assiema a Chub) anche il record per la singola missione più lunga mai effettuata sulla ISS.

Infine, Kononenko entra anche fra i primi 20 posti per numero di ore passate in EVA grazie alla sua settima uscita della carriera, in una delle uniche due EVA effettuate nel 2024 sulla ISS.

La persona più giovane salita a bordo nel 2024 è stata la bielorussa Marina Vasilevskaja, che si piazza al quarto posto assoluto

Nella parte opposta del grafico entra prepotentemente Donald Pettit che va a rimpolpare la lunga schiera di astronauti USA (5 nei primi 5 e 9 nei primi 8) saliti a bordo in età “avanzata”.

Infine come sempre uno sguardo alla nostra Italia, che nel 2024 ha portato a bordo il suo sesto astronauta diverso (Walter Villadei), distanziando ulteriormente Germania e Francia ferme a quota quattro.

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Diamo ora un’occhiata anche al programma spaziale cinese, continuando il confronto tra CSS e Mir, che fu la massima espressione del programma spaziale russo.

Un dato che si evidenzia chiaramente è come sulla Mir salirono molte persone in visita mentre sulla CSS fino ad ora sono saliti solo membri di Expedition. Molte di più le EVA sulla CSS e molte meno invece le manovre di attracco e distacco dei vari veicoli.

La CSS è praticamente sempre occupata da 3 persone, mentre la Mir all’epoca vedeva perlopiù equipaggi di due persone. Quasi identico invece il dato sul massimo affollamento, che per entrambe è di sei persone per un totale di tre settimane. La MIR è stata occupata per 25 giorni anche da cinque persone contemporaneamente, segno di un maggiore via vai di gente, evidenziato anche dal dato precedente su docking e undocking, sebbene complessivamente siano salite più persone sulla CSS.

Una differenza netta riguarda l’età degli occupanti, con la Russia che utilizzava astronauti decisamente più giovani.

La Russia era inoltre più aperta a collaborazioni o perlomeno ad avere a bordo persone di altre nazionalità. Il programma della CCS rimane al momento totalmente chiuso da questo punto di vista.

Un dato quasi identico riguarda infine la maggiore permanenza a bordo di una singola persona, con appena 9 giorni di differenza tra Ye Gangfu, e la coppia Manarov e Titov.

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Nuovo articolo di Vincenzo Chichi pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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