Il 7 ed il 7, ovvero caso o accordo?

Parlando con una mia collega russa, alla quale avevo chiesto il significato della parola “semiorka” questa mi spiega che si tratta di un modo di definire il numero 7. Una specie di diminutivo, un vezzeggiativo. Questo nome era stato dato alla serie “R-7” dei vari missili icbm, e quelli usati per sputnik e vostok, e così via. Ma il 7 dei vari 7 astronauti mercury? Fu una risposta ai nomi russi o un semplice caso? E’ un interrogativo che mi ha tenuto sveglio stanotte dalle 7:45 alle 7:50… :slight_smile:
Grazie!

Nessuna relazione.

I numeri dei razzi russi, in particolare quelli dell’OKB-1 di Korolev, seguivano una numerazione di tipo progressivo.
Il suffisso “R” sta per Raketa (ossia razzo in russo), ed il numero a seguire designa il modello.

Ad esempio il razzo R-1 era la copia russa dell’A4/V2 tedesco, mentre l’R-2 era un suo miglioramento realizzato da Korolev e dal suo team.

Per quanto riguarda l’R-7 era il primo razzo russo ad utilizzare il concetto di “cluster di cluster” (ossia gruppi di motori a formarne uno solo e gruppi di stadi a comporne uno solo). In particolare l’idea era venuta al team di Gottrup (un tedesco di Peenemunde che lavorava per i Russi). Essendo la numerazione progressiva abbiamo dunque:

R1 (V2, Scunner in codice NATO)
R2 (V2 modificata, Sibling in codice NATO)
R3 (non realizzato)
R4 (non realizzato)
R5 (Shyster in codice NATO)
R6 (non realizzato)
R7 (zemiorka, Sapwood in codice NATO)
da R8 a R10 non realizzati
R11 (il famoso Scud in codice NATO).

Ma i 7 del Mercury non era perché 7 erano gli astronauti?

ZioStefo, ti spiacerebbe mettere di giacobbare in questo forum?

Del perché i 7 astronauti del progetto Mercury fossero 7 (non di più o di meno) francamente non lo so, ma forse spulciando nella documentazione della NASA sarebbe anche possibile saperlo.

Il punto è che gli americani non conoscevano le denominazioni originali utilizzate dai russi, e fu così per parecchio tempo. In particolare per il razzo R-7 si dovette arrivare addirittura al “Le Bourget” del 1967 per conoscerne nome e configurazione (un mock-up scala 1:1 fu portato, insieme ad una Vostok, nel padiglione russo grazie ad un gigantesco Antonov An-22).

All’epoca in cui fu avviato il progetto Mercury (ossia nel 1959) gli americani erano a conoscenza circa l’esistenza dello “Zemiorka”, grazie ai voli dei Lockheed U-2A della CIA, ma non ne conoscevano ne i dettagli tecnici e tantomeno la denominazione. Quando rivolgevano qualche domanda ai tecnici russi questi, invariabilmente, rispondevano utilizzando il nome in codice dato proprio dalla NATO (ossia il Sapwood nel caso dell’R-7) quasi a beffarsi dei loro interlocutori (ma facevano usualmente così anche per gli aerei).

Aspetta a sentire le mie spiegazioni esoteriche! Pensavo che i sette nani, dopo aver trovato il Sacro Graal nelle miniere di Cydonia, furono attaccati dai magnifici 7 e nonostante la strenua difesa dei sette samurai furono trasportati con l’apollo 7 sulla faccia nascosta della Luna e torneranno poco prima dello schianto apocalittico di Nibiru impersonando le sette teste del mostro dell’apocalisse. Me l’ha detto John Titor, che non tutti sanno che è nato settimino, e quindi è vero.
E scusate se mi sono dimenticato qualcosa… :frowning:

…Atlantide! Ti sei dimenticato Atlantide… quella sta sempre nel mezzo :ok_hand: