Nel 2000 Susan Helms fu specialista di missione a bordo dello STS-101.
Dopo 12 anni con la NASA la Helms è tornata a far parte della Air Force.
Adesso prende il comando, prima donna a farlo di una base aerea militare americana.
si tratta indubbiamente di un milestone, come dicono negli USA.
Non è solo un riconoscimento alle capacità professionali maturate da Susan Helms, ma anche un fatto che, come quello di Jessica Lynch, contribuisce al cambiamento radicale della visione e quindi del ruolo delle Donne Moderne nelle Forze Armate.
E più in generale al mutamento della sensibilità con la quale la società considera le ragazze.
Ed è una chiara manifestazione di come le donne occidentali vengano chiamate ad un impegno sempre maggiore nel mondo del lavoro, della politica e del servizio militare al pari dei loro coetanei maschi.
Mi tornano alla mente film come Apollo 13, e Uomini Veri.
Che profondo cambiamento di mentalità tra i primi piloti collaudatori delle capsule e gli equipaggi degli Shuttle.
E quanto è mutata la concezione che avevano delle loro donne : ormai quel romanticismo è definitivamente tramontato.
Che profondo cambiamento di mentalità tra i primi piloti collaudatori delle capsule e gli equipaggi degli Shuttle.
E quanto è mutata la concezione che avevano delle loro donne : ormai quel romanticismo è definitivamente tramontato.
Se non ci fosse statata una corrente interna alla NASA che fece “fallire” il progetto, avremmo avuto la prima donna americana astronauta già in una capsula Mercury …
Between February 1961 and that summer, 12 women aviators were test candidates sworn to secrecy to become the Mercury 13. Their names are: 'K' Cagle, Jerrie Cobb, Jan Dietrich, Marion Dietrich*, Wally Funk, Jane Hart, Jean Hixson*, Gene Nora Jessen, Irene Leverton, Sarah Ratley, 'B' Steadman, Jerri Truhill and Rhea Woltman. (*Deceased). Cobb, Funk and Woltman went on to take Phase II, Cobb and Funk completed Phase III. In spite of each woman's outstanding test results, these talented women would never get a chance to fly into space.
NASA required all astronauts to be jet test pilots and have engineering degrees. Since no women could meet these requirements, no women qualified to become astronauts. The Subcommittee expressed sympathy, but did not rule on the question.
Forse qualcosa sarebbe cambiato se fosse stata data una deroga a questa richiesta …
In effetti le volontarie che si offrirono per sperimentare le stesse prove a cui furono sottoposti i primi 7 astronauti americani, presso l’arcinota clinica del Professor Lovelace, pare ottennero risultati lusinghieri, spesso superiori ai colleghi maschi; purtroppo trovarono un ostacolo insuperabile sulla loro strada: John Glenn !
Oggi sappiamo che il ns Glenn ebbe parte determinante, visto il peso ‘politico’ che acquistò rapidamente dentro la Nasa, nel far considerare l’opzione ‘donne nello spazio’ solo ed unicamente come una trovata pubblicitaria, una stranezza fine a se stessa. Da bravo puritano Glenn non considerò mai seriamente la possibilità di avere astronaute, ed il suo deciso intervento presso il Congresso e la Casa Bianca spedirono rapidamente nell’oblio tale esperimento.
In effetti le volontarie che si offrirono per sperimentare le stesse prove a cui furono sottoposti i primi 7 astronauti americani, presso l'arcinota clinica del Professor Lovelace, pare ottennero risultati lusinghieri, spesso superiori ai colleghi maschi; purtroppo trovarono un ostacolo insuperabile sulla loro strada: John Glenn !
Oggi sappiamo che il ns Glenn ebbe parte determinante, visto il peso 'politico' che acquistò rapidamente dentro la Nasa, nel far considerare l'opzione 'donne nello spazio' solo ed unicamente come una trovata pubblicitaria, una [i]stranezza[/i] fine a se stessa. Da bravo [i]puritano[/i] Glenn non considerò mai seriamente la possibilità di avere astronaute, ed il suo deciso intervento presso il Congresso e la Casa Bianca spedirono rapidamente nell'oblio tale esperimento.
Salute e Latinum per tutti !
E’ interessante notare il fatto che fu proprio un uomo, il mitico Dr. Lovelace a prendersi a cuore il progetto e ad addestrare e testare personalmente il gruppo di volontarie. Senza dubbio è anche merito suo se 13 di esse si qualificarono per il programma superando in alcuni test i “magnifici 7”
Ricordo che il Dr. Lovalace così come il Col. Stapp fu uno dei pionieri nella ricerca dei limiti della fisiologia umana nei voli d’alta quota. Piccolo particolare: entrambi testavano personalmente le proprie teorie …