Il destino della ISS dopo il 2025

Non sono sicuro che sarebbe una cattiva notizia per i programmi Russi…
Riguardo il possibile contributo della Russia al gateway, me lo chiedevo anche io, a parte la battuta su Nauka…possono davvero investire in un avamposto fuori dalla LEO?

E soprattutto, pensavo al “gettone” dei sedili Soyuz, che in questi anni ha rappresentato un importante leva per l’astronautica Russa…ma nel caso si facesse il Gateway, cosa accadrebbe? I Russi che pagano sedili su una capsula USA? O rispolverano i dati del programma Zond (!!!) e rimettono in servizio Soyuz BEO lanciata da…Proton? :scream: Nessuno di questi scenari mi sembra particolarmente plausibile…

La discussione sul Gateway qui è completanente off topic.
Nel caso per favore apritene un’altra :slight_smile:

E’ ovvio che il programma spaziale umano Russo continuerà,anche e sopratutto per motivi di prestigio nazionale.
Gli scenari post ISS per i Russi sono diversi; ovvio potrebbero partecipare al nuovo progetto lunare.
C’è ovviamente il problema della capsula,ma in questo sono accomunati agli Europei.
I sedili su Orion potrebbero essere pagati con servizi,moduli,lanci.
In parallelo o in alternativa i Russi potrebbero continuare la loro esperienza in orbita terrestre in partnership con i Cinesi o,perchè no,con gli Indiani,o ancora perchè no,con partner privati.
Stazioni più piccole potrebbero essere lanciate e la Russia potrebbe costituire una sorta di azienda spaziale di stato vendendo servizi a clienti internazionali.

Di certo la ISS,come tutte le cose,avrà una sua fine,ma con ogni probabilità non prima del termine del prossimo decennio.
Il tempo per organizzarsi quindi c’è,e vedremo quali saranno gli scenari (per ora difficilmente prevedibili) da qui a dieci anni.

Quando in passato si è parlato di Nauka e degli altri moduli russi più o meno pronti per il lancio, una delle ipotesi fatte è stata quella che alla fine della vita della ISS i russi avrebbero potuto staccare la loro parte e fare una stazione autonoma. La parte russa è più autosufficiente di quella USOS.

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così però dai ragione a me…:smile: …scherzo eh!:beers:

Qualche vecchia discussione, piena di spunti di @buzz che (giusto per inquadrare il contesto per i nuovi arrivati) è un ex Flight Director di Columbus.

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I Russi potranno staccare la loro parte costituendo una stazione autonoma?
La faccenda è controversa,forse sulla carta si,ma consideriamo che per quell’epoca quei moduli saranno piuttosto vecchi,quindi non avrebbe molto senso.
Io credo che piuttosto punteranno su stazioni nuove,ma molto più piccole e forse non necessariamente abitate in permanenza.

A parte le enormi difficoltà tecniche di mettere a punto tutto un piano per districare in modo sicuro moduli di fatto fortemente integrati con la parte USOS, a parte che un’azione unilaterale non sarebbe praticamente possibile e richiederebbe l’approvazione di tutti i partner coinvolti nel progetto ISS, a parte che sia conveniente investire in un “Brexit” spaziale come quello ipotizzato, a parte le evidenti difficoltà economiche russe (per usare un british understatement) tanto che non si lanciano nemmeno moduli costruiti e completati che stanno deteriorandosi al suolo, a parte tutto questo, sì sulla carta è possibile.

A mio personalissimo e opinabile parere, non ci sono controversie: la ISS non sarà mai separata, anche se di tanto in tanto la discussione ritorna. Sarà per ingannare l’attesa della fine delle indagini sull’incidente della Crew Dragon :smiley:

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I piani russi per il recupero dei moduli della ISS per iniziare la costruzione di una loro stazione spaziale indipendente, hanno sempre e soltanto preso in considerazione Nauka e altri due nuovi moduli che avrebbero dovuto essere collegati a Nauka , ma che dubito vedranno mai la luce ( quantomeno come parti della ISS) . Per quanto riguarda la separazione in due parti della stazione , potrebbe forse avere un senso solo per deorbitarla in due step per questione di masse in gioco .
A questo proposito avrei un paio di domande:
ce la fanno i motori della Progress ad effettuare un deorbit burn della stazione tutta intera?
Dal lato US sarebbe pensabile utilizzare un altro veicolo?(Dragon, qualcosa basato sul service module di Orion?)

Beh ho sempre pensato che se riescono a fare i reboost potrebbero riuscire anche a fare i…de-boost, no? A meno che ci siano problemi di assetto nell’orientare i motori in avanti…ma credo che i piani attuali prevedano proprio l’uso delle Progress.

Domanda ingenua: secondo voi sarebbe tecnicamente possibile mantenere uno streaming video che trasmetta dall’interno / esterno della ISS durante il deorbit?

Credo propio di si,ma a che scopo?
Dentro vedresti la stazione vuota fino alo spegnimento dela telecamere per la sua distruzione nell’atmosfera.
Ciò che vedresti fuori sarebbe probabilmente molto confuso.

Il discorso è molto semplice: la ISS sta in orbita perché la sua velocità le fornisce la forza centrifuga per restare lì. A causa delle seppur poche molecole d’aria presenti in quota la sua velocità rallenta, e quindi ogni tanto (come giustamente scrive @blitzed ) deve essere effettuato un reboost, ovverosia una accensione che ne aumenti la velocità altrimenti la ISS si deorbiterebbe da sola. Per effettuare un deorbit burn in teoria basterebbe un razzetto qualsiasi, anche la famosa “miccetta” che negli anni '70 per carnevale ci divertivamo a tenere in mano, tanto poca potenza avevano (lo confesso, ne ho tenute un paio anche io eppure ho tutte le dita integre :grin: ). Ciò che cambia sono solamente i tempi di deorbit, nel senso che con impulsi simili ci vorrebbero anni, con un motore e un impulso come quello delle Progress sicuramente basta per avere un deorbit nel giro di poche ore.

Osservazione da inesperto. Date le dimensioni e i precedenti con lo Skylab forse potrebbe non essere facile modellizzare esattamente il rientro. Quindi per maggiore precisione suppongo che forse aiuterebbe un impulso piu’ sostanzioso, in modo di essere sicuri di centrare l’Oceano Indiano e che nessun pezzo finisca in zone frequentate o peggio sulla terra ferma. Gli australiani potrebbero lamentarsi di piu’ questa volta. Una lenta discesa potrebbe complicare le cose.

Infatti credo che la soluzione “ottimale” sia considerata quella con 2 Progress, mentre la soluzione “di emergenza” sarebbe con una Progress sola, con minore precisione sul rientro.

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Chiedo scusa
Ma dopo tutto l’enorme sforzo fatto per costruire una simile costosissima meraviglia grazie all’utilizzo dell’ormai scomparso space shuttle… Perché mai lasciarla cadere ?? Non sarebbe più intelligente portarla più “in alto” magari verso un punto Lagrange ??? Oppure quantomeno salvare qualche parte preziosa della ISS ??

Ciao, Pik, benvenuto. La risposta alla tua domanda è già contenuta in questo e in altri thread su questo argomento. Ti inviterei a leggerli.

E’ una buona abitudine per contribuire costruttivamente alle attività di questo forum passare più tempo a leggere che a scrivere.

P.S. Se vuoi, ci farà piacere leggere una tua presentazione nell’apposita sezione. :grinning:

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Perchè non spingerla verso un punto Lagrangiano?
Probabilmente perchè costerebbe più che lasciarla disintegrare nell’atmosfera in un rientro (si spera) controllato.

Ringrazio Blitzed e Vittorio per le risposte, ma evidentemente mi sono espresso male. Per “ deorbit burn” intendevo la manovra di rientro controllato, quindi spinta specifica applicata al momento giusto , per minimizzare il numero di detriti che possono raggiungere il suolo e l’ area coinvolta dal rischio di impatti, non il semplice deorbit ( in un certo senso la stazione è autodeorbitante😜).
Comunque ho visto ora delle 2 progress, ed ho ottenuto una risposta in qualche modo (anche se non ho capito bene come si attaccano 2 Progress per spingere nella stessa direzione…)

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Benvenuto Pik :slight_smile:
Se hai la pazienza di scavare anche in questo stesso 3d ma qualche messaggio più su troverai non solo le risposte alla tua domanda, ma anche molto di più :wink:

…ho giocato col pallottoliere della Sora Cesira (occhio che è gelosa :stuck_out_tongue_winking_eye: ) , il “grosso” ho calcolato per circa 50 Kiloton (da 2 a 3 bombe atomiche di Hiroshima)…anche volendo considerare che un eventuale dispersione di questa energia avverrebbe NON con la stessa violenza di una bomba, il paragone rimane in piedi…

Errata corrige, ho dimenticato di convertire le unità di misura della velocità… :smirk:
ricalcolato circa 3 kiloton non i 50 di prima, se non ho sbagliato ulteriormente :sweat:
quindi circa un quinto della bomba Atomica di Hiroshima rimane sempre una quantità di energia consistente…
Scusate, mio errore :woozy_face: