Il misuratore di quantità di CO2 nell'aria dell'Apollo

Ciao a tutti!

Continuo nella mia sagra descrittiva di alcuni sottosistemi dell’Apollo :stuck_out_tongue_winking_eye:. Ora voglio condividere con voi questa rara foto del misuratore di quantità di CO2 (anidride carbonica), contenuta nell’aria delle navette spaziali. Nel CM e nel LEM, la concentrazione di questo gas tossico (che era prodotto dalla respirazione degli uomini presenti a bordo), era controllata da codesto strumento, che nota di fatto molto importante, non assorbiva corrente elettrica dai sistemi di alimentazione e assomigliava molto ad un termometro. Quando il rilevamento era normale, l’ago dello strumento doveva restare stabile sui 2 o 3 mmHg (millimetri di mercurio - u.d.m.). Quando la pressione del CO2 nell’aria superava i 7 mmHg, Houston, ordinava agli astronauti di sostituire la cartuccia filtrante, un canestro (quadrato nel CM e cilindrico nel LEM), contenente cristalli di Idrossido di Litio, il cui compito era quello di assorbire nel proprio legame molecolare, questo gas tossico eliminandolo dall’aria. Quando la quantità di CO2 nell’aria saliva, era segno che i canestri si erano saturati e quindi dovevano essere tempestivamente sostituiti. Oltre i 15 mmHg di pressione di CO2 nell’aria, gli astronauti potevano cominciare a manifestare i primi segni di avvelenamento: nausea, stordimento e vertigini. Ecco perchè questo parametro era controllato quasi in maniera maniacale dal controllo missione!

E reso, giustamente, celebre dal film “Apollo 13”!!

Già! Quello “scatolotto” è diventata una “star” nel bene e nel male …

Quello e i calzini di Jim Lovell (o erano di Swigert, non ricordo).
Scherzi a parte, ma dopo l’esperienza di Apollo XIII, Rimasero cilindrici sul LEM e quadrati sul CM o vennero uniformati? Ricordate il famoso problema di “far entrare un piolo quadrato in un foro circolare”? O semplicemente si ritenne che l’evenienza non sarebbe più occorsa?

Vennero uniformati.

Paolo Amoroso

è un sistema tutt’altro che avveneristico e tutt’altro che complesso…

In linea pratica quale era la frequenza con cui queste cartucce venivano sostituite??’

Quindi quante se ne portavano in missione??

Secondo me(non prenderlo come un dato certo) praticamente mai!! Probabilmente prima dell’apollo XIII non c’erano neanche le cartucce sostitutive, altrimenti perchè si sono dovuti ingegnare tanto per rimettere a posto il livello CO2??

Non saprei dire quanto dura una “cartuccia”,nel caso che la durata delle cartucce fosse più o meno quella della missione,nn c’era bisogno di cambiarle.Il problema di Apollo 13 era che le cartucce del Lem erano progettate per un equipaggio di 2 membri quelle dell’Apollo per tre,quindi quando il problema si è presentato,si è dovuto adattare due sistemi che avevano interfacce diverse.

Ma che io sappia le cartucce vengono ancora oggi sostituite sullo shuttle durante le missioni… presumo che venissero sostituite nel viaggio anche nell’Apollo…

I canestri di LiOH (Idrossido di Litio), erano cambiati in media una volta al giorno! La loro durata dipendeva dall’attività fisica degli astronauti. Infatti, un uomo sotto stress o facente duro lavoro, produce con il suo respiro, più CO2 di uno a riposo. Se volete approfondire di più l’argomento, non disdegnando bellissime foto e schemi ( :stuck_out_tongue_winking_eye: ), vi invito a cliccare qui!

Per lo shuttle invece potete leggere qui, cercando nella voce “Removing Carbon Dioxide”:

www.sts107.info/about%20the%20shuttle/about.htm