Forse potrei essermi imbattuto in una notizia molto interessante per tutti gli appassionati di tute spaziali e combinazioni di volo.Come sapete da Skylab-2 a ASTP vennero adottate delle combinazioni di volo di colore marrone,composte da giubbetto,t-shirt e pantaloni ( lunghi e corti) differenti da quelle bianche in beta cloth usate durante i voli Apollo.A questo si aggiunga che sulla tuta A7LB comparve una imbragatura dello stesso marrone.Lo stesso colore riapparve sulle tute a pressione EES (in precedenza in tinta giallo arancio) portate durante i voli orbitali di collaudo dello Shuttle (STS-1/STS-4).Fino ad oggi avevo creduto che dietro a queste scelte cromatiche vi fossero unicamente ragioni estetiche,oggi invece mi sono imbattuto nella notizia,tratta dal libro " Outward Odyssey
A History of Human Space Exploration" che per lo Skylab il ruvido beta cloth fu sostituito da un nuovo tessuto ininfiammabile,il “polybenzemidazole” disponibile solo in un colore:il marrone.La stessa fibra fu usata per l’imbragatura della tuta.A questo punto mi sembra molto probabile che l’incomprensibile scelta del marrone per la EES (il marrone non è il colore ideale per una escape suit) potrebbe essere dovuto alla scelta del polybenzemidazole come stoffa per il cover garnment. Varrebbe la pena di approfondire la questione.
Eventually, the Skylab astronauts all agreed on a clothing set. It contained cotton T-shirts for warm weather wear, and provisioned a change of underwear every two days and of outerwear once a week. The outerwear was made of a fireproof cloth, polybenzemidazole (called PBI; “We couldn’t pronounce it either,” quipped Kerwin) that only came in a golden brown. But it was comfortable. Rejected were the proposed small-bore fiberglass (called “beta cloth”) items, which itched.
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