Il primo stadio di Ares I completo dei cinque segmenti attivi è stato collocato al banco di prova statica dell’ATK posto a Promontory, nello Utah per essere collaudato.
Tale importante test è pervisto per il prossimo 25 Agosto.
Il Banco di prova è quello utilizzato per testare i Booster dello Space Shuttle, ma ha subito opportune modifiche per poter ospitare il nuovo razzo a cinque segmenti.
Il test in questione fornirà importanti informazioni sulla capacità di spinta, sulle vibrazioni e sullo stress acustico, dati indispensabili in vista della futura produzione del vettore Ares I.
Il progetto del primo stadio del futuro vettore Ares I è cominciato nel 2005.
Basato sul design del Booster della Navetta Spaziale questo si differenzia dal suo predecessore per l’aggiunta di un quinto segmento, per le modifiche alla miscela di combustibile solido, da una maggiore apertura dell’ugello.
Il test, secondo i tecnici della ATK dovrebbe produrre una spinta 1633 T ed avrà una durata di 2 minuti e 40’’ durante i quali oltre l’impressionante spettacolo di fiamme e fumo saranno prodotti numerosissimi dati vitali per il prosieguo dello sviluppo del Primo Stadio stesso.
Il Team di sviluppo è fiducioso in un esito positivo del test considerando che alla base del progetto vi sono tre decenni di lavoro col Booster a quattro segmenti utilizzati per STS.
Questa mi è nuova! Da quel che mi risulta, già anni addietro erano state fatte delle prove “a fuoco” di un booster a 5 elementi; era una campagna di studio per un’eventuale utilizzo per lo Shuttle.
Ora non ricordo però, mi sembra che i test vennero poi abbandonati per problemi allo SRB a cinque elementi.
Indipendentemente dai nuovi test, il banco di prova dovrebbe esistere già, almeno che tali prove non vennero fatte in altro luogo.
Si esatto, nel 2003, in quel caso però le rilevazioni che vennero fatte erano diverse e per il prossimo test è stato necessario approntare un nuovo banco test.
Il test è slittato di un paio di giorni, il 27 Agosto, per non sovrapporsi con il possibile lancio di STS-128 permettendo al personale di seguire entrambi gli eventi.
