Gli effetti di un cavo deorbitante in un esperimento dell’anno scorso:
https://twitter.com/planet4589/status/1417651061343592451?s=19
L’esperimento DRAGRACER lanciato nel novembre 2020 ha coinvolto due satelliti quasi identici, Alchemy e Augury. Alchemy ha schierato un cavo di 30 metri per aumentare la resistenza ed è rientrato il 19 luglio. Augury, senza cavi, rimane vicino alla sua orbita originale
Una presentazione piuttosto interessante di Spacex alla FCC riguardo Starlink, che copre (tra gli altri argomenti) l’affidabilità dei satelliti nel contesto space debris mitigation ed il decommissioning a fine vita operativa
La missione di Astroscale si è conclusa con successo, ha rimosso con successo un detrito spaziale (che aveva generato appositamente 12 secondi prima, si trattava di un test).
Un oggetto buttato dalla ISS è passato a una distanza da soglia di attenzione dalla CSS. Le due stazioni spaziali hanno quota e inclinazione orbitale molto simile, ma nodi ascendenti molto diversi (a oggi), questi “incidenti” sono molto rari.
Manovra evasiva per Sentinel. Il detrito sarebbe passato a 60 metri dal satellite.
Non ho capito cosa sia successo al 100%, ma sembra che lo stesso satellite che ha avuto un impatto a inizio anno, abbia avuto un impatto anche questa settimana. La notizia mi sembra stranissima, ma la riporto qui.
EDIT: no, è solo un’altra analisi, lo ha chiarito l’autore dopo, lascio comunque il post, nei commenti del twit ci sono tanti dettagli utili.
Circa 5000 manovre per rischio collisione da parte degli starlink in un anno.
Una tecnica per controllare i detriti spaziali potrebbe arrivare con la manipolazione magnetica.
L’idea di utilizzare le correnti magnetiche indotte per spostare gli oggetti nello spazio non è nuova, ma finora si limitava a un solo grado di libertà, come ad esempio una spinta orizzontale. Utilizzando più fonti di campo magnetico in modo coordinato, invece, i ricercatori dell’Università dello Utah hanno capito come poter spostare oggetti in sei gradi di movimento, compresa la rotazione.
Questa tecnica dovrebbe permettere un più alto grado si sicurezza, limitando al minimo il rischio che il detrito, nella fase di spostamento, si frammenti ulteriormente, poiché la deviazione sarebbe indotta senza alcun tipo di contatto diretto.
lo studio è stato pubblicato su Nature.
molto interessante ma l’assenza di contatto diretto è relativamente importante: se si tratta di un oggetto non a pezzi cambia poco, se ci sono già frammenti il campo magnetico li influenzerà a seconda delle caratteristiche magnetiche e delle masse dei pezzi
Nuovo articolo di Luca Frigerio pubblicato su AstronautiNEWS.it.
L’articolo invece mette proprio in luce come riesca ad agire su metalli non ferromagnetici ma conduttori, come il rame ad esempio. È proprio questa la novità.
esatto ma non tutti gli oggetti si comportano allo stesso modo. le correnti indotte ci sono ma sono diverse a seconda di come risponde l’oggetto al campo, il che dipende dal materiale, dalla forma, dalla dimensione, dall’orientamento rispetto al campo…
Voglio dire che se si tratta di oggetti già frammentati il vantaggio che mi sembra maggiore è il poter influenzare i frammenti più che evitare collisioni tra i frammenti.
È stato un inizio di novembre intenso… per non avere detriti.
Più di 62000 incontri quasi ravvicinati a meno di 5 km di distanza, mentre nel secondo tweet della discussione riporta gli incontri a meno di 1 km che hanno superato quota 4000.
Sono state effettuate tante manovre per evitare rischi di collisioni.
Giusto per rendere l’idea, 1 km di differenza a 7,6 km/s corrisponde a poco più di un decimo di secondo di distanza.
Ecco come NON si risolve il problema dei detriti:
Due funzionari statunitensi confermano un importante test russo sulle armi anti-satellite durante il fine settimana e il comando spaziale degli Stati Uniti afferma che sta seguendo un “evento generatore di detriti” nello spazio. Il Dipartimento di Stato dovrebbe rilasciare presto una dichiarazione
Pare sia stato distrutto il satellite Kosmos-1408.
L’equipaggio a bordo della ISS si è rifugiato nei loro veicoli di rientro a causa dei passaggi di nubi di detriti.
Queste cose non dovrebbero accedere. Aspetteremo le dichiarazioni.
Sono proprio curioso di sentire le dichiarazioni dei russi. Sulla ISS ci sono, ovviamente, anche dei loro astronauti.
Le dichiarazioni ufficiali mancano, ma sembra proprio che tutto parta dal test ASAT dei russi.
Ecco la dichiarazione ufficiale da parte USA:
il film “gravity”, nella sua pochezza di realismo, centra in pieno un problema molto attuale… purtroppo